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Locarno a Roma 19°. Pardo tra Isadora ed il Senegal
La kermesse cinematografica di stanza a Locarno, celebre Film Festival che si svolge da ben 72 anni sulle sponde del Lago Maggiore, giunge a Roma per presentare le sue perle come ogni anno per la sua 19° edizione, grazie alla collaborazione con Estate Romana per Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale, SIAE, con il contributo della Regione Lazio per la promozione dei Fondi Europei. Organizzata da ANEC Lazio in stretta collaborazione con il 72° Locarno Film Festival, Fondazione Cinema per Roma I CityFest, l'Ambasciata Svizzera in Italia e l'Istituto Svizzero di Roma (ISR), si svolgerà dal 5 all’8 settembre, per la prima volta all’interno del CineVillage Parco Talenti, cuore verde del Terzo Municipio di Roma.
Alla conferenza stampa del 3 settembre ha partecipato la nuova Ambasciatrice della Svizzera in Italia, Malta e San Marino, Rita Adam: “Iniziare questo periodo di lavoro a Roma con il Festival del Cinema di Locarno in realtà è come restare in vacanza, quindi ringrazio grandemente ANEC Lazio per aver supportato il festival a Roma in questi 19 anni in cui una rassegna dei nostri film sono stati rappresentati al pubblico cinefilo romano. E sono felice di accogliere la nuova direttrice artistica parigina Lili Hinstin, dopo l'italiano Carlo Chatrian da poco passato a Berlino. E, come direbbe il nostro Presidente del Festival Marco Solari, sono qui a presentare “uno dei dieci festival piu' importanti al mondo”.
Il Delegato del Locarno Film Festival Lorenzo Buccella continua, approfondendo sui film: “Locarno è una grande vetrina per i film proposti: ha infatti lanciato nuovi autori, che è la sua vocazione storica, sostenendo attivamente questo tipo di cinema, soprattutto nelle proiezioni in Piazza Grande, dove si raccoglie una platea di 8000 persone e che ne ha raccolte ben 60.000 nella totalità del festival. Il debutto quest'anno di Lili Hinstin ha presentato il film Magari con cui ha debuttato Ginevra Elkhann come regista il 7 agosto in prima mondiale con la presenza di Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher. Poi quest'anno abbiamo istituito un nuovo premio chiamato Utopia, apposta per Enrico Ghezzi, per affermare che c'è un “prima ed un dopo Enrico Ghezzi”. Prima edizione del premio, ha come fine il rendere omaggio a intellettuali e artisti che con il loro prezioso operato hanno reso realizzabile una grande utopia legata all'universo del cinema. Tra i film in rassegna c'è Camille, che apre con la storia di una reporter in Centroafrica, Camille Lepage ed i rischi connessi al raccontare un conflitto in pieno svolgimento: il film ha ricevuto il Premio del Pubblico. Il Pardo d'Oro Cineasti del Presente ed il Premio per la miglior opera prima sono andati ad una regista senegalese, Mamadou Dia, col film Baamum Nafi (Il padre di Nafi), che racconta di come in un villaggio comincia a prendere piede l'integralismo. Love me tender, secondo film della regista Klaudia Reynicke, della Svizzera italiana, - che aveva debuttato a Locarno con Il nido - su una donna che, in difficoltà, rompe tutti i cliché. C'è poi un film dedicato a Isadora Duncan ed al suo tormento per aver perduto i suoi due figli, intitolato Les enfants d'Isadora: è indirettamente su di lei e molto introspettivo, ed ha permesso al regista Damien Menivel di aggiudicarsi il Pardo per la miglior regia. Il regista giapponese Fukada ha presentato Yokogao (Una ragazza scomparsa), sui “doppi fondi” famigliari mentre Cat in the wall (un gatto nel muro) delle due registe Mina Mileva e Vesela Kazakova indaga le reazioni inconsulte ad un evento inatteso, un gatto intrappolato nel muro appunto. “
Siamo felici di presentare di nuovo Locarno a Roma e auguriamo al pubblico di presenziare al maggior numero di film di questa preziosa rassegna cinematografica svizzera.