Supporta Gothic Network
Loving. Il primo matrimonio interrazziale
Loving è il cognome di questa coppia interrazziale di coniugi che dà il nome a questo film tratto da una storia vera e da un documentario di Nancy Buirski intitolato The Loving Story. Loving, quasi una predizione su ciò che unicamente li avrebbe supportati in questa battaglia per un matrimonio fondato su sentimenti sinceri e senza le barriere della legge discriminatoria dello stato della Virginia che li ha condannati. Jeff Nichols ha deciso di farne un film, dopo Shotgun Stories e l'ultimo Midnight Special in cui vi è Joel Edgerton, qui protagonista insieme a Ruth Negga, di questo film presentato a Cannes nel 2016.
Central Point è la piccola cittadina della Virginia dove vivono e si amano Mildred (nata nel 1939) e Richard (nato nel 1933), lei nera, lui bianco. Aspettano un bambino e decidono di sposarsi, ben sapendo che lo stato in cui vivono glielo proibisce essendo di due razze diverse, si recano a Washington D.C. per regolarizzare il loro status di marito e moglie andando a vivere presso la famiglia di lei. Di notte vengono arrestati e portati in carcere oltreché divisi: solo il padre potrà pagare la cauzione a Mildred, lui non può perchè quel matrimonio che sancirebbe quell'unione e diritti e doveri per le persone comuni, per loro è un capestro: sono condannati all'esilio dallo stato per 25 anni e se saranno ancora trovati insieme in Virginia, saranno di nuovo arrestati: questa è la sentenza del giudice Bazile.
Vanno a vivere a Washington dal cugino di Mildred e danno alla luce altri bambini, mentre tentano di rifarsi una vita in una città pericolosa per i loro figli e loro, abituati a vivere in campagna, un avvocato dell'UCLA (American Civil Liberties Union) li contatta per perorare la loro causa, è Bernard Cohen (Nick Kroll), cui è giunta la lettera scritta da Mildred a Robert F. Kennedy sulla loro vicenda. Da quel momento in poi si apre uno squarcio sulla speranza di un futuro più giusto per loro. La vicenda raggiungerà la Corte Suprema degli Stati Uniti e vinceranno la causa il 9 aprile del 1967 ed il 12 giugno dello stesso anno la Corte Suprema emetterà la sentenza definitiva contro tutte le leggi che impediscono l'unione interrazziale in quanto incostituzionali. La battaglia è vinta ed il Loving Day di ogni anno ricorre il 12 giugno.
Jeff Nichols ha diretto un bel film, molto verosimile e credibile e forse per questo un po' ostativo nella visione di volta in volta: i due coniugi formati da Joel Edgerton e Ruth Negga sembrano proprio quelli veri, soprattutto lui, chiuso, riservato, quasi muto e profondamente sincero, sembra un irlandese trapiantato in Virginia che più bianco non si può, quasi albino. Lei è bellissima e con un'espressività profonda, amorevole e decisa col marito col quale è sempre in armonia, superando anche i momenti più difficili, come quello della causa contro lo stato della Virginia e l'incontro con la stampa (il fotografo di LIfe per primo), cui lui si sottopone comprendendo quanto fosse importante, per loro e per tutti gli altri nelle loro condizioni, dare rilevanza a ciò che facevano. Un film che dovrebbe insegnare che l'impegno civile conta e che cinquant'anni fa, in America, non era affatto scontato avere la legge dalla propria parte quando si tratta di diritti, proprio come oggi.