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L'uomo di neve. Orrore nel gelo nordico
Un thriller perfetto, mozzafiato, freddo e lucido nella sua progressione: cerebrale e teso, in cui un serial killer continua ad uccidere ossessivamente nello stesso modo nelle lande innevate della Norvegia. Tra Oslo e Bergen, il Detective Harry Hole, un Michael Fassbender in splendida forma, si aggira alla ricerca di indizi e sentieri da battere per rintracciare L'uomo di neve, insieme a Rebecca Ferguson: ottimamente diretti entrambi nel gelo norvegese dallo svedese Tomas Alfredson, che ha già due frecce al suo arco: Lasciami entrare (2008), tratto dal romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvist; e La talpa (2011), remake del famoso spy-movie con Michael Caine.
Il film è tratto da un libro che fa parte di un ciclo dedicato al detective dallo scrittore norvegese Jo Nesbø e che in lingua originale si intitola Snømannen: è un romanzo giallo pubblicato in Norvegia nel 2007 e in Italia nel 2010 da Edizioni Piemme. Settimo romanzo della serie con Harry Hole protagonista, accede ai fasti del grande schermo con un trama da brivido nordico e si svolge tra Oslo e Bergen in Norvegia: siamo all'inizio dell'inverno e alla prima nevicata una donna scompare trovando di fronte alla sua casa un pupazzo di neve, che vedrete all'inizio del film anche in un altro luogo. Harry Hole è un detective purtroppo dedito all'alcool cui però viene affidato il caso perchè nel suo periodo migliore è diventato celebre per le sue soluzioni, esiste una “letteratura” su di lui e le sue indagini. I casi che si susseguono sembrano legati anche al sospetto suicidio di un altro detective che viveva a Bergen e che è interpretato da Val Kilmer, per questo viene mandata un'investigatrice ad aiutarlo per connettere i casi: Rebecca Ferguson interpreta Katrine Bratt.
Sulle note del Peer Gynt di Edvard Grieg, in particolare il brano Nella sala del re della montagna che corrisponde al suono del cellulare di Charlotte Gainsbourg che intrerpreta Rakel, l'ex compagna di Fassbender, si snoda la storia dei fallimenti di Herry come uomo, che sembra essere il motivo per cui il serial killer comincia a perseguitarlo...
Il finale della colonna sonora, curata da un Marco Beltrami in stato di grazia dà il polso dell'intensità della misteriosa tensione che regge l'intera pellicola senza momenti di noia. Personaggio calibrato su Fassbender al millimetro è Harry Hole, come anche la Katrine di Rebecca Ferguson. Splendidi panorami di neve e ghiaccio per la fotografia di Dion Beebe, sono lo specchio suggestivo di una regia acuta e sottile in tutti i suoi movimenti, attendiamo fiduciosi altre prove di Alfredson.