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Marco Travaglio. Silenzio si (continua) a rubare
Intitolando il suo cofanetto (libro + DVD) “Silenzio si ruba” edito da Chiarelettere, Marco Travaglio non ci ha certo detto niente di nuovo ma ha ribadito ancora una volta la sua visione drammaticamente lucida della politica di oggi.
L'opera è uscita da qualche mese ed è assolutamente al passo con il quadro presente dove, ad aprire un giornale, non si sa più che scandalo pigliare.
Gli interventi che il giornalista ha settimanalmente proposto nel suo Passaparola suonano come sempre puntuali e ironici ma assumono un tono amaramente concreto, man mano che la marcescente macchina dello Stato mostra i suoi volti più decadenti. Viene da chiedersi se al peggio non ci sia veramente fine e soprattutto se esista una via d'uscita...
Più che di Commedia Italiana qui si parla di Tragedia, perché negli scandali grotteschi de “La misteriosa fidanzata di B.” e di “O la borsa o Lavitola” si intravede tutta la miseria di un Paese avviato allo sfacelo, preso in ostaggio da una classe politica senza vergogna che, proprio in questi giorni, popola le cronache con nuove sfaccettature della propria abiezione.
A dare un senso (o almeno una forma) a questo orrendo Carnevale di vizi privati e pubbliche...fandonie, ecco i racconti del vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano”, spietati e coraggiosi giustizieri in un teatro dove, da Destra a Sinistra, ogni bilancia sembra truccata.
In queste cronache precise e irresistibili, il caustico senso dell'umorismo di Travaglio strappa sorrisi amari. Diceva Palazzeschi che “Il riso fa buon sangue, ed è il profumo della vita in un popolo civile”, ma cosa succede quando è la civiltà stessa ad essere passata di moda?
La risposta non ce la offre nemmeno Travaglio, ma ben venga il suo Diario Politico perché l'ignoranza non è certo una benedizione.