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I morti non muoiono, quindi, Kill the Head!
E Jarmush ritorna al cinema dopo lo straordinario, eclettico, magnetico, film sui vampiri Only Lovers Left Alive (2014) - Patersone Gimme Danger non erano notevoli - e di nuovo mette insieme una squadra di attori (non solo) "alternativi" con la musa di Derek Jarman, Tilda Swinton. I morti non muiono (The Dead don't Die),fa la rima ad un film del 1975, mix di zombie e gangster scritto dal grande Robert Bloch (dal cui romanzo omonimo è tratto Psycho).
Passiamo prima di tutto in rivista il cast che, per uno zombie-movie, è veramente all-stars: Bill Murray, Adam Driver, la già nominata Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Caleb Landry Jones, Rosie Perez, Sara Driver, RZA, Selena Gomez, Carol Kane, Austin Butler, Luka Sabbat ed due cantanti della scena rock incredibili come Iggy Pop e Tom Waits. Questi ultimi impersonano le parti, il primo dello zombie, il secondo del barbone naturista, ovvero Bob l'eremita che vive nel bosco e che è l'unico che sembra capire come comportarsi dall'inizio.
Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes ed in apertura del festival, ed ha una curatissima colonna sonora come tutti i film di Jarmush, a partire dal titolo: The Dead Don't Die, è infatti una hit country di Sturgill Simpson che sarà il leitmotiv di tutto il film e curata inoltre da lui stesso e Carter Logan sotto il nome di SQÜRL, come in altri suoi film.
In una minuscola cittadina degli Stati Uniti, Centerville (scritto proprio così, non "Centre", come dovrebbe, con la sottoscritta "Proprio una bella città") veramente minuta visto che c'è un solo motel, un solo bar/ristorante dove approviggionarsi ed una sola pompa di benzina con annesso baretto gestito da un ragazzo appassionato cinefilo soprannominato Frodo e supernerd Bobby Wiggins (Caleb Landry Jones, comincia ad imbrunire molto tardi, i cellulari si spengono e, ad un certo punto, si rianimano i morti come in ogni degno film di zombie da Romero in poi. Il primo che intuisce quello che sta per accadere è l'agente di polizia Ronald "Ronnie" Peterson (Adam Driver), poco creduto all'inizio dal suo capo, lo sceriffo Cliff Robertson (Bill Murray). Gli zombie o "rianimati" (reanimated) sono il correlativo della fine del mondo che le news proiettano sul piccolo schermo: parodia allo stesso tempo di vecchi film horror alla Carpenter e Romero di critica sociale - il consumismo che li divora da vivi li divora anche da morti e così l'ubriacona di turno è alla ricerca dello Chardonnay; quanto la maggioranza di tutti gli altri sono alal ricerca del wifi - ed anche di quelli di fantascienza alla Tim Burton (cfr. Mars Attacks, 1996), dove ha una parte rilevante l'algida Tilda Swinton nella parte di Zelda Winston, direttrice dell'Happy Ever After, la sua compagnia di pompe funebri della cittadina, in versione Uma Thurman/Kill Bill. Iggy Pop è un redivivo, o redimorto, fate voi, e fa coppia con Sara Driver (amica filmaker di Jarmush oltreché attrice); Chloë Sevigny interpreta la poco sveglia e molto sensibile agente della polizia Minerva "Mindy" Morrison.
Una delle battute finali è sui titoli di coda: "Could be a Dead End" (una strada senza uscita), sappiate quindi che, se non ve lo vedete in originale, molta dell'ironia distillata da Jarmush, viene perduta, in ogni caso "Kill the Head" (decapitateli), che è anche il nome di una delle produzioni.