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Museo Bilotti. In volo sui muri dipinti di Mimmo Frassineti
Entriamo al Museo Bilotti di Roma come in una passeggiata tra l'Urbe meno conosciuta, quella dipinta sui muri delle periferie, a testimoniare un passaggio di consegne tra passato e presente: tutto derivante dalla seconda metà del Novecento, da quegli anni '70 in poi che si adagiano sulla fine del secolo scorso a ricordargli movimenti di protesta che piano piano si sono tradotti in pittura su muro, un'arte che voleva prima comunicare messaggi ora anche figurative mosse d'apertura verso la tipica purezza spuria di opere che abbelliscono il tessuto urbano di per sé stesse. A cura di Alberta Campitelli e Carla Scagliosi, la mostra fotografica di Mimmo Frassineti risiederà qui fino al 17 gennaio 2016, mostrando a tutti i muri “pinti” spesso al di fuori delle “Mura “di Roma.
Alla Borghesiana ci accoglie una bimba dagli occhi azzurri che guarda fiduciosa nel muro dipinto da Danilo Pistone conosciuto col nickname di Neve: Gli occhi colorati dei bambini, mentre le rane di Van Illik salgono su un muro del Quadraro che fa parte del progetto di MURo Museo di Urban Art di Roma. I topoloni di Hitnes stazionano giustamente sul muro del centro sociale sgomberato dal nome di Pantegana, mentre la bellissima orientale di Fin Dac è deturpata da chi i murales non li vuole (al Quadraro per MURo).
A Via dei Pisoni una donna à la Modigliani è stesa su una facciata e ben si staglia attorno ad una finestra di un locale; quello che ci piace di più è però il murale di San Basilio che ricopre l'intera facciata di un palazzo di fiori giganteschi che sembrano usciti dall'incrocio di immaginari di fantascienza. L'opera è a firma di Liquen e fa parte del progetto Sanba promosso dall'associazione Walls di Simone Pallotta.
Il murale storico è invece quello del collettivo del 1977 L'asino che vola, composto tra l'altro da figure come Carlo Zaccagnini e Isabella Rossellini, che lo fecero, riuscendoci, per spingere il Comune a restaurare alcuni edifici del centro storico che altrimenti sarebbero stati forzatamente abbandonati dagli abitanti. Mimmo Frassineti così ha dipinto con le sue fotografie uno specchio del tempo, attraversando dalla protesta fino alla modalità decorativa, spicchi di Roma, indagando ben oltre la superficie dei “muri”.