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Questo film è il debutto dietro la macchina da presa del drammaturgo settantacinquenne, Israel Horovitz che porta sullo schermo una delle sue più acclamate pièce teatrali. Samo nei paraggi di Un americano a Parigi, cioè Mathias (Kevin Kline), che arriva nella capitale francese spiantato e senza denaro, ed intenzionato a vendere immediatamente l'appartamento ereditato alla morte del suo tanto detestato padre, situato nel rinomato Marais quartiere in di Parigi.

Si da il caso che l'appartamento è occupato da Mathilde (Maggie Smith) una novantenne snob e dedita a pasteggiare con vini pregiati fra cui il celeberrimo Chateauneuf du pape, e da sua figlia Chloé (Kristin Scott Thomas), sessantenne avvizzita e appassita che sobbalza e si scandalizza oltremodo quando apre la porta della toilette e trova il povero Mathias sul water. Qui l'americano scopre che fino alla morte di Mathilde dovrà pagare un mensile esorbitante per le sue tasche, 2400 euro, frutto del contratto tutto francese del "viager", (il vitalizio ipotecario dell'immobile: una variante della nostra nuda proprietà) stipulato dal genitore .

Ci sono dichiarazioni di guerra da entrambi i fronti e le varie vicissitudini riscrivono tutta la storia di Mathias, fino a portarlo allo stremo e alla deriva esistenziale. Horovitz mette nel piatto tutti gli ingredienti del suo teatro e, con dei tempi quasi perfetti, riesce come in una commedia di Marivaux, a scandagliare sia l'interiorità sia l'esteriorità dei suoi amati personaggi. La sua maestria è nel dare ad ognuno di loro il proprio momento drammaturgico per accellerare le conoscenze l'uno dell'altro.

La prima parte è tutto appannaggio di Mathias, la parte centrale è di Clhoé, ed il finale di Mathilde. Il cinema di Horovitz  mostra un pò la corda quando descrive la sua fascinosa e melanconica Parigi che ricorda quella di Woody Allen. Un'altra scivolata veniale e l'happy ending troppo buonista, ciò non inficia il risultato finale della sua opera ora tenera ora arcigna che non smette mai di essere filosoficamente graziosa. Se tu non mi ami io non sarò amato.