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New Cold War. I Killing Joke ed il Virus
Il 2015 sembra foriero di Cassandre letture per il 2020: tra queste, oltre al notorio Bill Gates che “preannuncia” il pericolo globale dei virus pandemici – che in realtà ci sono sempre stati, comprese due influenze, l'Asiatica e quella di Hong Kong, rispettivamente nel 1957 e nel 1969, di circa un milione di morti ciascuna – ce n'è una addirittura postpunk, quella, notabile, dei Killing Joke.
Il 23 ottobre 2015 è uscito il quindicesimo album in studio di una band punk leggendaria: i Killing Joke, qualche mese dopo il famoso TED sulle pandemie da temere in futuro secondo Bill Gates. La prima hit rilasciata dai Killing Joke si chiama, predittivamente, I am the Virus.
Quello che contiene il testo di I am the Virus ma non solo, di tutto l'album Pylon (Traliccio), sembra una passeggiata di Houdini sulla corda del futuro-presente, a partire da Autonomous Zone fino a New Cold War e Panopticon, con chiari riferimenti a quello di Bentham. Ci sono due canzoni sulle pandemie: c'è anche Plague, dopo I am the Virus. Ma osserviamo il testo di I am the Virus:
Death misery and tears
Calculated waves of fear
Drawn up by think tanks
Theres a darkness in the west
Oil swilling
Guzzling corporates
Central banking
Mind-fucking omnipotence
I am the fury
The spirit of outrage
I am the fire
I am the virus
I am the furnace
Where resentment glows
I am the bias
I am the virus
(Traduzione mia: Morte, miseria e lacrime/ ondate di paura calcolate/ dirette da gruppi di esperti/ c'è l'oscurità in Occidente/ petrolio che spruzza/società che lo tracannano/banca centrale/onnipotenza indifferente/Sono la furia/lo spirito dell'indignazione/sono il fuoco/sono il virus/sono la fornace/dove il risentimento risplende/sono il preconcetto/sono il virus). Non c'è nemmeno bisogno di commentare, tanto è evidente il gioco di nodi estemporanei con l'oggi: dal declino sottoterra del petrolio fino alle banche centrali, e le ribellioni odierne di Berlino, Londra e Parigi, sull'orlo della guerra civile per combattere le inutili restrizioni.
False flags and Black Ops
Tavistock manufactured shocks
Something's gone horribly wrong
Hot flushes for the Neo-con
A population
In deep denial
Contagion released
From a Vial
(Traduzione mia: False rappresentazioni e operazioni segrete/shock confezionati dalla Tavistock/ qualcosa è andato orribilmente male/docce gelate per i neoconservatori/una popolazione in profonda depressione/contagio rilasciato da una fiala.) La Tavistock è una organizzazione britannica non-profit che esiste dal 1947, che si occupa di scienze sociali, come vediamo nell'ultimo censimento in Ontario svolto da loro del 2016. Questo ad una prima occhiata ma, se si indaga, è nata nel 1921 per volontà della CIA che l'ha usata per programmi di esperiementi sociali come MK-Ultra, in cui militari ma anche civili, venivano sottoposti a "trattamenti" con droghe come l'LSD, fino ad arrivare all'elettroshock per indagare la soglia di abbattimento della coscienza e ottenere la completa ubbidienza a qualsiasi livello: lo spiega molto bene Alessandro Sieni nella sua trasmissione radiofonica Nuovo Mondo intitolata: Tavistock Institute lo specialista del controllo mentale.
La Tavistock, come la Planned Parenthood di Margaret Sanger in America, ricevette numerosi fondi da John Rockfeller, e nel 1967 John D. Rockefeller III vinse il premio a lei dedicato, annunciato dalla celebre quanto controversa organizzazione per il controllo delle nascite fondata dalla Sanger nel 1921: la Planned Parenthood-World Population.
All'inizio l'associazione di Sanger era denominata American Birth Control League poi evolutasi nell'odierna Planned Parenthood, tra cui uno dei maggiori contributi proviene da Bill Gates, il cui padre ne fu direttore quando Bill era piccolo.
Spieghiamo perchè è così controversa Margaret Sanger (Corning, 14 settembre 1879 – Tucson, 6 settembre 1966): negli stessi anni '20 aveva fondato anche The Birth Control Review su cui scriveva, nientepopodimeno che Ernst Rüdin, il Direttore della sterilizzazione genetica di Adolf Hitler: l'articolo di Rüdin venne pubblicato nell'aprile del 1933 su The Birth Control Review e Rudin era un suo caro amico. Nel giugno dello stesso iconico anno, la rivista pubblicò un articolo di Leon Whitney, intitolato “Selective Sterilization”, che “con fare adamantino lodava e difendeva il programma pre-Olocausto per la purificazione della razza del Terzo Reich.” (cit. da: Marie Ann Dion, in The Courier Herald, “Hitler, The Ku Klux Klan, and Margaret Sanger”).
Tanto per condire meglio il profilo eugenetico della Sanger, ricordiamo che era amica di H.G. Wells e Julian Huxley che, al contrario del fratello, celebre scrittore di fantascienza, erano apertamente eugenisti. La stessa Sanger lo dichiarava esplicitamente in uno dei suoi libri: “The Pivot of Civilization” (Il fulcro della civilizzazione). Citiamo: “Piu' bambini dagli idonei, meno dai non idonei”. Naturalmente, tra questi ultimi, c'era la Black People americana, come dichiarato da lei stessa in The Negro Project, in cui usava i leader neri per cooptare tutti gli altri a partecipare al suo programma di controllo delle nascite, sia attraverso aborti sia sterilizzazioni. Per aver aperto una clinica dove praticò uno di questi aborti, ad una giovane madre dal nome di Sadie Sachs, e che concorse nel far morire, la Sanger fu arrestata, come viene raccontato nell'articolo del New York Times.
Il controllo demografico della popolazione è stato un'agenda non così nascosta sin dalla pubblicazione del Club di Roma “Limits to Growth” (Limiti alla crescita, approfondimento nel link) nel 1972 ed anche di The Population Bomb (1968) scritto dal Professor Paul R. Ehrlich e sua moglie, Anne Ehrlich, scienziati della Stanford University, di stampo malthusiano ed è stato sempre travestito in molti modi per nascondere il suo vero scopo, che rimane palesemente antiumano.
Alla luce della lettura del Rapporto Kissinger del 10 dicembre 1974 che fondava le basi per il controllo della popolazione a livello globale - desecretato dal dipartimento di sicurezza degli Stati Uniti nel 1989 - per l'emergenza del deperimento delle risorse naturali, problema studiato da Kissinger proprio in Limits to Growth, - è evidente che la questione della sovrappoplazione mondiale, giunta ad 8 miliardi nel 2020, è la questione centrale.
Il Rapporto Kissinger, è conosciuto anche come National Security Study Memorandum or NSSM-200, ed è intitolato: “Implications of Worldwide Population Growth for U.S. Security and Overseas Interests.” (Implicazioni per la sicurezza degli Stati Uniti e dei suoi interessi all'estero rispetto alla crescita mondiale della popolazione). Redatto dopo la prima grande conferenza sul tema a Bucarest, è stato il risultato della collaborazione tra la CIA e la United States Agency for International Development (USAID), con i Dipartimenti di Stato, Difesa e Agricultura.
Io mi chiedo quanto le metodiche per combattere il virus covid-19, c'entrino effettivamente con la protezione da quest'ultimo perchè, a partire dal “distanziamento sociale”, passando per le mascherine, coprifuoco, chiusura delle attività commerciali e di locali per la ristorazione, divieto di incontrarsi tra le persone perchè a prescindere è “pericoloso per la diffusione del virus anche tra asintomatici sani”, queste sono tutte devolute ad interrompere le libere comunicazioni ed incontri tra esseri umani, e mai queste misure sono state praticate nel corso di altre pandemie, non ultima l'HIV (AIDS), ancora in corso con 35 milioni di morti dal 1981 e più di 1,5 milioni nell'anno in corso (dati UNAIDS).
A volte, al posto della voce di Jaz Coleman, mi sembra quasi di sentire Gates cantare, sempre profeticamente:
I am the virus
I am the Hydra-headed beast
I am the worm you can never delete
I am the dangers that never sleeps
(Trad.mia: Sono il virus/sono l'idra dalle mille teste/sono il verme che non potrai mai cancellare/sono i timori che non dormono mai). Ma, naturalmente, il creatore di Microsoft e di Windows, il sistema operativo piu' attaccato e vulnerabile ai virus, non ha la voce bassa, cavernosa, potente del cantante dei Killing Joke (Lo scherzo che uccide).
Chioso con le parole dell'autore di 1984, in cui è prefigurata una società totalitaria cui nemmento tanto lentamente andiamo assomigliando: "Più una società si allontana dalla verità, più odierà coloro che la rivelano". George Orwell.