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Nimbus Records. L'Artis Quartett Wien fa palpitare Zemlinsky
L'Artis Quartett Wien presenta un CD di cui già la copertina affascina, riproducendo gli appartamenti disegnati da Otto Wagner a Vienna, del 1899, e rimanda ad un clima e ad un'epoca particolare per l'Austria: i motivi dello Jugendstil ad opera di Koloman Moser sono un tratto che ben riproduce la vivacità ibrida dei primi due Quartetti di Alexander Zemlinsky pubblicati da Nimbus Records.
Siamo in un'atmosfera da Secessione Viennese (fondata nel 1897 da Klimt, Moser ed altri): sembra quasi di vedere la facciata del Secession Palast di Vienna con la sua cupola dorata (lì la hanno soprannominata il “cavolo dorato” per la sua forma, ridorato appunto negli anni '80) con la scritta: “Al tempo la sua arte/All'arte la sua libertà” (Der Zeit Ihre Kunst/Der Kunst Ihre Freiheit): quanto sia vero questo per la musica di Zemlinsky è particolarmente evidente, fortemente influenzato da Brahms e la cui opera Es war einmal... fu diretta all'Hofoper di Vienna da Gustav Mahler al primo palpito del 1900.
Un omaggio a Brahms nelle sue irregolarità metriche compare proprio nel primo quartetto, il Quartetto per archi n. 1 in la maggiore op.4 del 1896 che è uno dei più rilevanti ad essere scritto prima dell'avvento della Seconda Scuola di Vienna. Il brillante Allegro con fuoco che apre improvvisamente il brano, rimanda alle ballate scandinave con la sua vitalità clamorosa giunta all'apice nell'Allegretto, che si nota soprattutto nella vivacità del fraseggio insieme all'articolazione ritmica. Breit und Kräftig, il terzo movimento, è largo e potente come traduce il titolo, incorporando anche un secondo tema romantico che si dischiuderà il finale Vivace e con fuoco, un raffinato esempio di musica da camera profondamente romantica ricca di un fiorire di temi originali che l'Artis Quartett Wien fa sbocciare in tutta la sue prelibata freschezza primaverile.
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Nel 1901 Mathilde, la sorella di Zemlinsky, sposò Arnold Schönberg: a lei fu dedicata Verklärte Nacht, qualche anno dopo però, intorno al 1908, l'affaire di Mathilde con Richard Gerstl, scoperto da Schönberg, condusse al suicidio dell'amante e il musicista accusò in parte il fratello di lei, compromettendo la loro amicizia (tutto questo risuona nel Quartetto Op.10). Un altro fatto afflisse Zemlinsky: la sua studentessa Alma Schindler, di cui era invaghito (come tanti altri come Kokoshka per esempio), sposò Gustav Mahler dopo aver chiuso la storia con lui nel 1901. Il Quartetto per archi n.2 Op.15 del 1915, risente di questi struggimenti dell'anima e li riproduce con effetti suggestivi. Inoltre, nel fraseggio di apertura del primo violino, re-mi-sol, si nasconde il monogramma dell'autore attraverso il ritorno cifrato ai numeri 2-3-5 (presente anche nel Quartetto Op.4), fino ad arrivare a riprodurre, attraverso le note, anche il nome di Mathilde. Si ode anche un echo del tempo mahleriano e spesso il violoncello, lo strumento di Schönberg, domina su tutti.
La scrittura di questo quartetto è oltremodo virtuosa sia nel contrappunto sia nelle complessità dlele forme armoniche, mettendo sempre in rilievo l'organico potere della musica di imprimersi nell'anima e del corpo dell'ascoltatore senza mezzi di intermediazione: aspetto che l'Artis Quartett Wien ha riprodotto con particolare efficacia in tutta la sottigliezza degli scorci motivici, nel suo peregrinare incessante tra gli archi affiatati, gravidi di significativa compostezza.
Una nota di merito alla Nimbus Records ed all'Artis Quartett Wien per l'operazione di incisione completa dei Quartetti di Alexander Zemlinsky.