No Green Pass. Proteste contro la discriminazione

Articolo di: 
Livia Bidoli
Piazza del Popolo

Le proteste del 9 ottobre in tutta Italia e lo sciopero generale dei sindacati di base dell'11 ottobre 2021 hanno una sola matrice: la lotta contro la discriminazione senza nessuna ratio sanitaria. Il green pass è un lasciapassare di origini fasciste che non ha nessun fondamento scientifico, tantomeno sanitario. E' una minaccia contro la popolazione ed i diritti di tutti, lavoratori e non. A Roma c'erano 50.000 persone pacifiche a Piazza del Popolo, me presente: non ho avuto nessuna difficoltà a girare per tutta la piazza ed ho scattato moltissime foto e video. E spiegherò anche come l'attacco alla CGIL è stata orchestrato e manipolato a fini politici contro la piazza, che rappresenta la voce democratica degli italiani e italiane. 

A chi fa comodo l'attacco alla CGIL?
Di sicuro non a chi manifestava: non ai 50.000 (Piazza del Popolo contiene circa 65.000 persone ed era piena) che erano a manifestare pacificamente a Roma.
Soprattutto evita ai sindacati una chiara discussione sul primo articolo della Costituzione: il diritto al lavoro.
Che prescinde da un trattamento sanitario, peraltro non obbligatorio. Ergo, faceva comodo proprio ad evitare un dibattito su questo.
Nicola Porro a Quarta Repubblica lo sottolinea  e parla di "orchestrazione", di "scaletta televisiva", e trasmette un video che ne è la prova. Bastava capire questo per rimanere in piazza e continuare a manifestare democraticamente contro le decisioni del governo supportate dai sindacati confederati.

L'aggressione alla CGIL a Corso d'Italia era orchestrato appositamente perchè era chiaro che si dovesse in qualche modo svuotare una piazza dalle 50.000 persone che la occupavano per manifestare democraticamente.
Cosa di meglio che dirigere la folla verso Corso d'Italia attraverso villa Borghese e fare poi apparire tutti i manifestanti, e non solo quelli affluiti davanti alla sede della CGIL come invasati?
Castellino e Fiore sono degli accoliti dei poteri forti e dei "grandi amici" della Digos: come si sa da anni, in primis lo sa la sinistra che, anche stando al governo, non ha mai sciolto Forza Nuova. Castellino ha proprietà a Londra ed un'agenzia immobiliare, mentre Fiore detiene la società finanziaria Meeting Point, sempre a Londra fondata a insieme a Massimo Morsello, ora deceduto. Chi gli permette tutto questo dopo un simile passato?

Castellino aveva un daspo, come ha potuto accedere?

A piazza del popolo verso le 17 hanno cominciato ad inneggiare slogan contro la CGIL e Landini convincendo molti a salire per Villa Borghese dove non sono stati fermati dalla polizia, inerte anche davanti alla sede della CGIL. Azione perfettamente cogitata, così da far passare la CGIL e Landini per dei martiri e non per dei traditori della costituzione e dei lavoratori, avendo avallato un provvedimento inutile oltreché che scellerato, quello del green pass per tutti i lavoratori. La risposta la CGIL però l'ha avuta lunedì 11 ottobre a Milano, ed altrove, dove i lavoratori dei sindacati di base, i portuali di Genova e Trieste, li hanno chiamati traditori ed hanno manifestato contro di loro.

Perchè i lavoratori manifestano contro il green pass?

Perchè gli si nega il lavoro sulla base di un provvedimento liberticida, incostituzionale, illegittimo e che non garantisce nulla, prima di tutto dal contagio: sono centinaia di migliaia in tutto il mondo i vaccinati che si contagiano, tarsmettono il virus e vanno incontro anche a situazioni di aggravamento delle condizioni ed a decessi, a partire da Israele e Londra. Un vaccino a M-RNA che è una terapia genica e nemmeno alla terza dose garantisce l'immunità. Il green pass serve quindi a vari scopi, soprattutto non a quelli sanitari e di protezione della popolazione.

Il green pass è infatti l'obiettivo tramite la vaccinazione surretiziamente forzata perché con esso il controllo, che ora somiglia vagamente ad un falso controllo sanitario, pur essendo collegato a dati fiscali, sarà del tutto economico; ed a riprova è lo stipendio ad essere subito sospeso come clava efficace per ottenere l'ubbidienza dei lavoratori di qualsiasi tipo, in qualsiasi contesto.

Gianlugi Paragone rilancia su quanto accaduto il 9 ottobre alla CGIL e nel centro di Roma, vicino a Montecitorio, dove ci sono stati gli scontri, che hanno ferito anche una giornalista della stampa, Flavia Amabile, che ha preso delle manganellate pur essendo in servizio:
"Riepilogando: Lamorgese ha fatto finta di niente, lasciando che gli estremisti di destra si infiltrassero nella protesta pacifica della capitale per alzare la tensione. Poi, dopo le violenze di una piccola minoranza dei presenti, ecco il governo invocare rapidamente una stretta, con limitazioni per le manifestazioni da qui a seguire. L’ennesimo colpo, durissimo, a una democrazia sempre più di facciata. Tra gli applausi di politici, dal Pd a Renzi passando per M5S e Salvini, che hanno da tempo tradito il mandato ricevuto dagli elettori."

Carlo Freccero, noto regista ed inventore di programmi per RAI e Mediaset, e che da tempo ha preso posizione, come Agamben e Cacciari, rilancia il referendum contro il green pass:
"Se sostengo il referendum - sottolinea Freccero all'Adnkronos - significa che sono a favore della Costituzione e che voglio difenderla da ogni attacco. Con il referendum vogliamo risolvere l'attuale deficit democratico con le armi della democrazia diretta. Però anche manifestare è un diritto, diritto costituzionale. Diritto che ormai ci viene negato nei fatti perché ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata. E, come ci ricorda la celebre la frase di Cossiga, basta infiltrare una manifestazione per screditarla".

Per concludere, noi siamo sprofondati nella biopolitica, come la spiegava Michel Foucault, giustificata anche nel passato dalle epidemie; ed in una deriva autoritaria che perdura da due anni, ed il posto dell'Italia nella scala dei regimi del momento è al primo posto.
Ripeto ancora, il lasciapassare verde rappresenta un obbligo surretizio senza garantire nè immunizzazione tantomeno garanzie su eventuali danni immediati e futuri, di cui il governo si libera non prendendosi alcuna responsabilità attraverso lo scudo penale per i medici e per sé stesso, con il cosiddetto "consenso informato".
La tessera verde obbligatoria per qualsiasi tipo di lavoro, pubblico o privato, esiste solo in Italia: nemmeno in Francia c'è un obbligo se non per i sanitari (dimostratosi inutile in quanto non esclude il contagio in quanto non immunizza, piuttosto garantisce - a detta delle case farmaceutiche produttrici - un abbassamento delle aggravanti, senza peraltro escluderle).

Qui c'è la petizione firmata da un centinaio di professori universitari che hanno sottoscritto l'appello di tre docenti di filologia dell'Università Federico II di Napoli. Tra i firmatari molti docenti di medicina.

Cito, chiosando, Giorgio Agamben, la sua dichiarazione al Senato:
"È il green pass l'obiettivo e non il vaccino in modo da svuotare completamente il parlamento della sua prerogativa democratica di decidere in nome e per il mandato dei cittadini.
La biopolitica ha già superato il dettato della costituzione ed andrà avanti verso un sistema di sorveglianza e controllo completo".
Di questo dovrebbero preoccuparsi i cittadini.
Tutto ciò che viene fatto in nome di una biosicurezza assolutamente velleitaria e senza nessuna base scientifica.

Pubblicato in: 
GN Speciale No Green Pass
Scheda
Titolo completo: 

NO GREEN PASS 9 e 11 ottobre 2021

No ad una Biopolitica della discriminazione senza alcuna ratio sanitaria

Manifestazioni no green pass in tutta italia del 9 ottobre 2021

Sciopero dell'11 ottobre

Milano, corteo sciopero generale: contestazioni davanti Camera del Lavoro all'indirizzo della CGIL

Roma Sindacati di base in sciopero