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Notizie dall'altro mondo al Tordinona. La medianica lucertola solare
Uno spettacolo tra macabro e grottesco con un’attrice di spicco, ovvero Elisabetta De Palo, nella parte della medium, realmente vissuta nella seconda metà dell’800, Eusapia Paladino: la grafia più certa per il nome è Eusapia Palladino, nata a Minervino Murge nelle Puglie nel 1854, e morta a Napoli dimenticata e sola nel 1918. Notizie dall’altro mondo è uno spettacolo prodotto da La DifférAnce e la regia ed il testo sono di Riccardo Reim, per questa serata eccentrica al Teatro Tordinona fino al 17 ottobre 2010.
Si viene catapultati in una sala nera con tavolini illuminati da candele ed un grande tavolo tondo sul palco, attorno due persone sedute sulle sedie giacciono colle braccia riverse sul piano orizzontale. Una sorta di ciarlatano vestito con calzari e unghie laccate nere si agita declamando le virtù della medium, mentre un altro con calzari indiani lustra le scarpe con fare incredulo e leggermente sogghignante. Lorenzo D’Armento continua ad interpretare con enfasi la promozione della psichica che a fine Ottocento organizzava appunto delle serate eccentriche, alle quali partecipavano nobili e grossi nomi anche della scienza come Pierre Curie ed il fisiognomico Lombroso. Uno di questi incontri si svolse nel 1901 al Circolo Scientifico Minerva di Genova. La sua fama trascese i confini italiani, purtroppo la medium “aiutava” i suoi poteri medianici con stratagemmi che le guadagnarono l’ostracismo di molti. I poteri telecinetici sono stati però confermati dalla maggioranza.
La prima dello spettacolo si è svolta nell’Auditorium Vallisa di Bari lo scorso venerdì 17 settembre in un’atmosfera ricreata naturalmente tra le mura duecentesche della ex Chiesa medievale nel centro antico di Bari. Il setting gotico ha avvolto di una strana tensione le due coppie che anche a Roma hanno recitato la parte degli invitati a colloquio con la medium, a mani giunte tra luci blu e arancioni che stemperavano di viola il clima già macabro, con punte esilaranti conferite dai continui svenimenti di tutti. La giovane sposa che urla come un’ossessa in preda a visioni sabbatiche, il marito paralizzato dal terrore che la sorregge, ed infine la coppia non sposata che riserva un esxploit finale che nemmeno la medium sa spiegare.
La chiosa poetica della bravissima Elisabetta De Palo, voce e recitazioni perfetti in tutte le escalation della tragicommedia burlesca, vira verso l’alto con la narrazione della storia sulla lucertola solare che diventa cieca verso la fine della sua vita e, nascondendosi in una crepa la riacquista al sorgere del sole. E si ode quasi quella partitura musicale che ha applicato allo studio della drammaturgia, essendo cantante jazz per Forti, Tomelleri, Bedori e molti altri, quando conclude: “Bisogna saper cambiare occhi, guardare altrove”. In sottofondo il motivo nuovo del compositore delle musiche di scena, Raffaele Nicolì, echi da operetta su una cornice ancora inquietante.