Nuove uscite per la Brillant. Dalle danze di Shostakovich ai rondò di Mozart

Articolo di: 
Emanuele Amoroso
Brillant Shostakovich

L’etichetta Brilliant prosegue nel riproporre ottime incisioni di alcuni anni fa, a prezzi economici e soprattutto a vasto raggio, andando a coprire man mano tutto il repertorio sinfonico, cameristico e corale. Tra le recenti uscite si segnalano i due concerti per pianoforte di Shostakovich nell’esecuzione di Cristina Ortiz, il concerto per due e per tre pianoforti di Mozart, nonché il doppio cd dedicato alle sinfonie di Borodin, eseguite da Mark Ermler a capo dell’Orchestra Sinfonica del Bolshoi.

Shostakovich compose a distanza di una ventina d’anni i suoi due concerti per pianoforte e orchestra. Nonostante la distanza temporale e la conseguente diversa visione artistica, data da un turbinio di avvenimenti personali oltre che musicali occorsi, si possono ravvisare in entrambe le pagine delle tematiche affini. Innanzitutto quell’alternarsi di frasi ritmate, aspre, taglienti, ispirate ai tempi di marcia e vaste zone di malinconico, introspettivo melodiare: proprie di tutta la sua lunga parabola artistica. Va aggiunto, inoltre, il citazionismo, più o meno velato, da Chaikovskij, Ravel, Rachmaninov, Mahler, dal suo coevo Prokofiev. Anche questa necessità si può cogliere sino alle sue più tarde composizioni, basti solo pensare all’ultima sinfonia, in la maggiore, op. 141: Wagner e Rossini fanno capolino nella landa di disperazione sulla quale svaniscono le note.

I due concerti, per i quali si ha anche l’incisione con al pianoforte lo stesso autore, sono letti da Cristina Ortiz con sonorità, tocco e visione d’insieme differente dalla tradizione cui si è abituati. Suono più perlato, meno asciutto e scarno, ampio fraseggio ove possibile, maggior cantabilità e meno senso di sarcasmo caratterizzano la sua esecuzione, affascinante proprio per il sapersi discostare da un solco in apparenza inderogabile. Con pari convinzione concerta Paavo Berglund, riuscendo a trovare nella Bournemouth Symphony Orchestra fraseggio morbido ed ottima affidabilità delle singole sezioni, spesso messe allo scoperto dall’orchestrazione di Shostakovich. CD senz’altro da ascoltare con attenzione, completato dalle Tre danze fantastiche op.5 (Three Fantastic Dances), primo e già maturo saggio pianistico del giovane Shostakovich.

L’incisione delle tre sinfonie di Borodin, nonché dello schizzo sinfonico dedicato alle impressioni delle steppe asiatiche (In the Steppes of Central Asia), rientra invece nel solco della tradizione. Fraseggiare ampio e solenne dove la melodia di Borodin lo permette, timbri vivi e robusti nelle varie sezioni, precisa attenzione alla forma e agli equilibri interni tra i movimenti: un ascolto più che godibile, sorretto dall’ottima Orchestra Sinfonica del Teatro Bolshoi di Mosca (meno convincente, ma pur sempre di buona levatura, l’Orchestra Filarmonica Armena, diretta da Loris Tjeknavorian, per Nelle steppe dell’Asia centrale).

Mark Ermler concerta con sicurezza, attento a restituirci Borodin per quella che è stata la sua influenza sulle nuove correnti russe della seconda metà dell’Ottocento. Non va a scardinare la tradizione sinfonica europea, ma vi sa coniugare le ricerche sul repertorio musicale più propriamente russo, senza però raggiungere i vertici di genialità che furono propri di Mussorgskij. Risultano, quindi, le sue, sinfonie dal solido impianto, affascinanti per l’alternanza ritmica, melodica e timbrica presenti. Brilliant le propone ora in un doppio CD, separato dal corpus dell’integrale altrimenti acquistabile e comprendente anche la produzione cameristica ed operistica del musicista-scienziato russo.

I concerti per due e tre pianoforti (rispettivamente in mi bemolle maggiore e in fa maggiore) sono pagine di minor frequentazione nelle sale da concerto, spesso affidate al puro piacere esecutivo e quasi giocoso (in alcuni casi, a sottolineare il caso estemporaneo è lo stesso direttore d’orchestra che si affianca al pianista). Nell’incisione proposta János Ferencsik accompagna con sicurezza i pianisti Zoltán Kocsis, Dezsö Ranki e András Schiff, guidando l’Orchestra di Stato Ungherese con stile ed eleganza. Ne risulta il piacevole scorrere d’un Mozart scherzoso, nel quale compare ugualmente, a sprazzi come suo consueto, quella vertigine d’abisso che ha caratterizzato la quasi totalità della sua produzione.
Completano il CD i due Rondò per pianoforte e orchestra in re e la maggiore. Pagine di altrettanto gradevole ascolto, eseguite nello specifico da Annerose Schmidt, accompagnata dalla Filarmonica di Dresda, direttore Kurt Masur.

Pubblicato in: 
GN15 Anno V 19 febbraio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Novità Brillant Classics

Dmitri Shostakovich  Piano Concertos - Three Fantastic Dances
Piano Concertos - Three Fantastic Dances
Bournemouth Symphony Orchestra
Conductor Paavo Berglund
Pianoforte Cristina Ortiz

Piano Concerto No. 1 in C Minor, Op. 35
Piano Concerto No. 2 in F, Op. 102
Three Fantastic Dances, Op. 5

Alexander Borodin Symphonies n. 1-3
Symphonic Orchestra of the Bolshoi Theatre
Conductor Mark Ermler
Armenian Philharmonic Orchestra
Conductor Loris Tjeknavorian

Symphony No. 1 in E-Flat
Symphony No. 2 in B Minor
Symphony No. 3 in A Minor
In the Steppes of Central Asia

Wolfgang Amadeus Mozart Concertos for 2 and 3 pianos
Hungarian State Orchestra
Conductor János Ferencsik
Dresdner Philharmonie*
Conductor Kurt Masur*

Pianoforte: Zoltán Kocsis, Dezsö Ranki, András Schiff,  Annerose Schmidt*

Concerto for 2 Pianos and Orchestra in E-Flat, K. 365
Concerto for 3 Pianos and Orchestra in F, K. 242
Rondo for Piano and Orchestra in D, K. 382*
Rondo for Piano and Orchestra in A, K. 386*