Opera di Roma. Le spumeggianti ali del pipistrello viennese

Articolo di: 
Livia Bidoli
Il Pipistrello

Una spumeggiante soirée a Vienna, o in qualsiasi altra capitale dell'allora Austria Felix immaginata da Johann Strauss figlio per questa operetta tradotta in balletto da Roland Petit: il 31 dicembre per una serata speciale di Capodanno, il 3 gennaio per la prima vera e propria, e fino all'8 gennaio 2017, Il Pipistrello (Die Fledermaus, 1874) chiude l'anno passato ed apre il nuovo in una cascata di danze di buonaugurio. Lo spettacolo inaugura la tournée della nuova direzione Abbagnato a Parigi al Théâtre des Champs- Élysées dal 13 al 15 gennaio 2017.

Il doppio cast è eccezionale: Friedemann Vogel, principal dancer del balletto di Stoccarda, e la stella russa Maria Yakovleva, prima ballerina della Wiener Staatsoper – dove a Capodanno è lo spettacolo clou –, proveniente dal Marinskij di San Pietroburgo, hanno aperto il balletto nelle prime due serate del 31 dicembre e del 3 gennaio; a seguire Rebecca Bianchi, prima ballerina del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma, danzerà con Vogel il 4 e 5 gennaio; alternato a Michele Satriano, il 6, il 7 e l'8 gennaio. Sul podio David Garforth e supervisore alle coreografie di Roland Petit, Luigi Bonino, protagonista nella veste di Ulrich della prima assoluta del 1979, creata appositamente per lui, la protagonista Zizi Jeanmaire nel ruolo di Bella e Denys Ganio in quella dello “svolazzante” marito pipistrello Johann

L'atmosfera de Il Pipistrello è di una briosità assoluta, esattamente come i valzer di Strauss e questo tratto caratterizzante si mantiene per tutta la durata di un balletto che dire “delizioso” è poco: le acrobazie, gli entrechats, le pirouettes, le échappées accanto alle petites batteries raccontano la fluidità di una storia che è sempiterna. La ricca ed elegante madre altoborghese Bella, insieme ai figli, festeggia il Natale con Johann, marito di Bella e Ulrich, amico di famiglia. Bella è preoccupata perchè il marito, proprio come un pipistrello, di notte svolazza nei locali notturni per conoscere altre donne. Interviene Ulrich, con il quale si è confidata, che le regala un paio di forbici per le ali da pipistrello del marito, non prima però di averlo riconquistato proprio sullo stesso terreno su cui gioca lui. Bella riuscirà nell'impresa riportando il marito a casa dopo averlo sedotto in un club e poi raggiunto in prigione dove è finito per colpa di una rissa scatenatasi perché lui, in maniera troppo pressante, aveva manifestato la sua attrazione pe la “perfetta sconosciuta” che non aveva riconosciuto come sua moglie. In questo travestimento continuo tra lei e lui, l'unica protagonista assoluta rimane la danza, che in modo perfettamente sincrono con lo sfondo narrativo e musicale spinge i protagonisti a riconciliarsi attraverso lo stratagemma della seduzione astuta suggerita da Ulrich.

Il balletto è stato concepito da Roland Petit come una grandiosa serie di volteggi virtuosistici, tours en l'air, glissades, manéges, che divertono il pubblico fin dall'iniziale volo per aria del protagonista Johann quando fugge dal letto coniugale indossando le ali da pipistrello – che si riveste inoltre di risvolti metaforici ovviamente a sfondo erotico, come erotica è la ricerca notturna di Johann; ci ricordiamo anche l'ultima fatica di Kubrick Eyes Wide Shut (1999,) tratta dal Doppiosogno schnitzleriano, come avvertimento dello stesso stato di crisi coniugale dalle accezioni apertamente più oscure. Qui si rimane tra le due façades: da una parte l'alta borghesia di stampo viennese, rappresentata da Bella e dal suo matrimonio; dall'altra il demi-monde di Chez Maxim, dei locali notturni dove le classi sociali si mescolano, e le ballerine di can can ballano accanto alle dame del belmondo, e tutti insieme sorseggiano champagne.

La caratura della ballerina russa Maria Yakovleva (Bella) è di un'eleganza e di una rifrazione virtuosistica indiscutibili: non appena poggia le punte; nondimeno lo spumeggiante Johann di Friedemann Vogel, che nel cognome (Vogel in tedesco vuol dire uccello) conserva quelle ali dietro la schiena a renderlo inafferrabile quanto i suoi passi; Ulrich, interpretato da Antonello Mastrangelo, è di una verve sagace e frizzante, conducendo in verità il gioco di liberazione-seduzione e riconquista di Bella e Johann. Alessio Rezza, nella parte del garçon da cabaret, è notevole (rivestirà il ruolo di Ulrich il 7 gennaio alle 15). Il Corpo di Ballo è molto in forma e mostra un'eleganza all'altezza degli altri grandi teatri europei e quindi un lavoro di prima classe della direttrice Abbagnato insieme al nuovo Maître du Ballet Benjamin Pech, étoile de l'Opéra de Paris come Eleonora Abbagnato: è evidente l'affiatamento dato dalla conoscenza, l'expertise e la raffinatezza che hanno tradotto insieme a Luigi Bonino, Direttore Artistico dei Balletti Roland Petit e supervisore alla coreografia.

L'allestimento del Teatro alla Scala di Milano, con le scene di Jean-Michel Wilmotte e i costumi di Luisa Spinatelli, è sinonimo di eleganza e sobrietà, con un divertente secondo atto su un giardino a scacchiera ed il ritorno del bianco e nero come garbata unione cromatica a contrasto, come i costumi di Bella in bianco nella prigione (in nero il tutù invece nella sala da ballo su calze eburnee); ed il completo ovviamente nero di lui. A completare, metaforicamente entrambi in nero, si libreranno nel valzer finale. Sotto le luci garbate di Jean-Michel Désir, ci deliziamo sulle note che conduce con sicurezza il Maestro David Garforth con un'Orchestra perfettamente in linea con il fulgore dello spettacolo. Lunghi applausi di un pubblico fortemente divertito e abbagliato da questa luminosa raggiera danzante.

Pubblicato in: 
GN10 Anno IX 6 gennaio 2017
Scheda
Titolo completo: 

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2016/2017
Il pipistrello
Musica di Johann Strauss figlio

Speciale Capodanno sabato 31 dicembre ore 19.30; prima rappresentazione martedì 3 gennaio ore 20.00; repliche mercoledì 4 gennaio ore 20.00; giovedì 5 gennaio ore 20.00; venerdì 6 gennaio ore 16.30; sabato 7 gennaio ore 15.00; sabato 7 gennaio ore 20.00; domenica 8 gennaio ore 16.30

Balletto in due atti
Durata: 45 minuti - (intervallo) - 45 minuti
Direttore David Garforth
Coreografia Roland Petit
Supervisione coreografica Luigi Bonino
Scene Jean-Michel Wilmotte
Costumi Luisa Spinatelli
Luci Jean-Michel Désiré

Interpreti principali
Bella Maria Yakovleva 31 dic, 3 gen
Rebecca Bianchi 4 gen, 5 gen, 6 gen, 7 gen (15.00 e 20.00), 8 gen
Johann Friedemann Vogel 31 dic, 3 gen, 4 gen, 5 gen
Michele Satriano 6 gen, 7 gen (15.00 e 20.00), 8 gen
Ulrich Antonello Mastrangelo 31 dic, 3 gen, 6 gen
Marco Marangio 4 gen, 5 gen, 7 gen ( 20.00), 8 gen
Alessio Rezza 7 gen ( 15.00)

Orchestra, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera  di Roma

Allestimento del Teatro alla Scala di Milano

Théâtre des Champs- Élysées

Prima rappresentazione venerdì 13 gennaio ore 20.00; repliche sabato 14 gennaio ore 15.00; sabato 14 gennaio ore 20.00; domenica 15 gennaio ore 17.00

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