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Oscar 2012. The Artist stravince agli Academy americani
L'84° edizione degli Academy Awards, svoltasi domenica 26 febbraio al Kodak Theatre di Los Angeles e presentata dal veterano Billy Crystal, ha visto trionfare il sorprendente The Artist, già vincitore di 3 Golden Globes, diretto del regista francese Michel Hazanavicius. Il film, muto e in bianco e nero, ha conquistato ben 5 statuette, tra cui quella per miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista (Jean Dujardin).
Pareggia il conto dei premi, sebbene prevalentemente tecnici, l'ultimo film di Martin Scorsese, Hugo Cabret, aggiudicandosi, tra gli altri, quello per le scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (al loro terzo riconoscimento dopo The Aviator sempre di Scorsese e Alice in Wonderland di Tim Burton), la cui dedica finale è stata tutta per l'Italia.
Tra gli attori, oltre alle vittorie “annunciate” dei non protagonisti Octavia Spencer (per il ruolo dell'irrefrenabile domestica Minny in The Help di Tate Taylor) e Christopher Plummer (che interpreta un anziano vedovo che rivela la propria omosessualità al figlio in The Beginners di Mike Mills), spicca la vittoria (la sua terza) dell'intramontabile Maryl Streep per l'intensa interpretazione di Margaret Tatcher in The Iron Lady di Phyllida Lloyd (vincitore anche per il miglior trucco).
Nel corso della serata, scandita dagli sketch comici di Billy Crystal (memorabile quello insieme a Melissa McCarthy di Le amiche della sposa di Paul Feig), e dall'incredibile esibizione acrobatica del Circ du Soleil, sono stati assegnati anche i premi alla carriera al grande attore James Earl Jones, al leggendario truccatore Dick Smith e alla celebre presentatrice Oprah Winfrey, premiata per i suoi meriti umanitari.
Da ricordare infine il quarto Oscar della sua carriera all' “assente ingiustificato” Woody Allen per la sceneggiatura originale di Midnight in Paris, il premio per il miglior adattamento della sceneggiatura di Paradiso Amaro al sempre più acclamato Alexander Payne e il primo Oscar della storia a un film iraniano, assegnato al coinvolgente A separation di Asghar Farhadi, già vincitore dell'Orso d'oro al Festival di Berlino.
Volendo trovare un filo conduttore, o se volgiamo, l'impronta tematica che ha caratterizzato questa edizione degli Academy Award, potremmo dire che essa è sicuramente la nostalgia come fuga da un presente drammatico e inglorioso, come emerge dalla massiccia presenza tra le pellicole nominate, di film che “guardano al passato”, come ad esempio War Horse di Steven Spielberg, La Talpa di Tomas Alfredson, My week with Marilyn di Simon Curtis, The Tree of life di Terrence Malick, oltre ai già citati The Artist, Hugo Cabret, The Iron Lady e Midnight in Paris.
Appena dismesse le insegne degli Oscar 2012, sono già cominciati a spuntare i primi pronostici sulla prossima edizione, che avrà luogo il 24 febbraio 2013. Tra i possibili contendenti potrebbero esserci Lincoln di Steven Spielberg con Daniel Day-Lewis e Tommy Lee Jones, sull'ascesa del 16° presidente degli Stati Uniti, Argo di Ben Affleck, che racconta la storia vera di un gruppo di agenti della CIA che liberarono sei ostaggi americani fingendosi membri di una troupe cinematografica nella Teheran del 1979, e Django Unchained, l'ultima fatica western di Quentin Tarantino, in cui uno spietato schiavista (Leonardo DiCaprio) si ritrova a dover fare i conti con uno schiavo liberato (Jamie Foxx) e il suo mentore (Christoph Waltz).
Altre pellicole dal sapore di Oscar potrebbero essere The Great Gatsby di Baz Luhrmann tratto dal capolavoro di F. Scott Fitzgerald e interpretato da Leonardo DiCaprio, The Hobbit di Peter Jackson, dal romanzo in cui J.R.R. Tolkien racconta i fatti antecedenti a quelli de Il Signore degli Anelli, e The Dark Knight Rises, l'attesissimo capitolo finale della saga di Batman targata Christopher Nolan. Per l'Italia potrebbe riservare qualche sorpresa il cast di To Rome with love di Woody Allen, previsto in uscita nelle sale il prossimo 20 aprile, in cui spicca il nostro Roberto Benigni.