Passioni e Desideri. Il bivio della vita

Articolo di: 
Alessandro Menchi
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Le nostre azioni, per quanto piccole e insignificanti ci possano apparire, hanno spesso conseguenze enormi e imprevedibili, sia sugli altri che su noi stessi. E ciò è vero soprattutto in amore. Il 20 giugno esce nelle sale italiane l'ultimo film di Fernando Meirelles, Passioni e Desideri, scritto da Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon – Il duello) e ispirato al dramma Il girotondo (Der Reigen) di Arthur Schnitzler. Un film corale, che ha in Crash (2004) di Paul Haggis e Babel (2007) di Alejandro González Iñárritu, i suoi più recenti e celebri antecedenti strutturali.

La storia, ambientata fra Londra, Vienna, Parigi, Denver e Bratislava, si articola attorno alle vicende di dieci personaggi, tutte legate fra loro dal filo invisibile del caso. La prima è incentrata sulla scelta di una giovane donna (Lucia Siposová) di diventare una prostituta e sul mancato appuntamento del suo primo cliente (Jude Law), un uomo d'affari inglese che, a un passo dall'incontro, ci ripensa e decide di restare fedele a sua moglie (Rachel Weisz). Quest'ultima, a sua volta, decide di troncare la sua relazione extraconiugale con un giovane fotografo brasiliano (Juliano Cazarré), il quale subito dopo viene lasciato dalla fidanzata (Maria Flor). Questa, sull'aereo di ritorno per Rio, conosce un anziano signore (Anthony Hopkins), in viaggio per il riconoscimento di un cadavere che potrebbe essere quello della figlia scomparsa. Una tormenta di neve li tiene bloccati all'aeroporto di scalo, e la ragazza, rimasta da sola per un attimo, incontra un ex-stupratore appena rilasciato dal carcere (Ben Foster), con il quale tenta di avere un rapporto sessuale. Lui però si rifiuta, restando fedele al programma riabilitativo che sta affrontando. A queste vicende ne seguono altre sospinte da questi eventi, in un effetto domino incalzante, finché nel finale, ciascuna di esse trova un epilogo che dà senso alla casualità di ogni incontro e alle scelte intraprese.

“Diceva un saggio: se nella vita incontri un bivio, prendilo. Il problema è che si era scordato di dire quale strada prendere”: con queste parole si apre e si chiude il film, suggerendo che è la scelta, più che l'amore, il tema centrale di Passioni e Desideri. Una scelta che, nella società attuale, quella globalizzata, quella dell'era 2.0 e della crisi economica, sembra dissolversi nel caos relazionale. L'agire del singolo sembra soccombere sempre ai poteri forti, al “sistema”, e questo produce una forma di nichilismo etico generalizzato. Ma mai come adesso l'agire individuale è, invece, carico di responsabilità. Come suggerisce il titolo originale, 360 (gradi), ogni azione ha un ritorno, e nel villaggio globale, tale ritorno è spesso accelerato, aumentato di forza, come il famoso effetto farfalla che vuole che un batter d'ali di un insetto provochi tornadi dall'altra parte del mondo. E i batter d'ali dei personaggi, sempre in bilico fra le due strade del bivio della vita, smuovono sempre, inconsapevolmente, la vita degli altri, ripercuotendosi infine sulla propria. Nell'amore, tale bivio è spesso rappresentato dalla fedeltà, ma nel film esso assume varie forme: dal compromesso nella storia della prostituta, all'accettazione in quella dell'anziano che cerca la figlia; dalla religione in quella del dentista musulmano, alla salvezza in quella dell'ex-detenuto. 

Lo stile con cui Meirelles racconta questo caleidoscopio di desideri e di passioni, cambia forma a seconda del timbro emotivo di ogni storia. Anche grazie all'ottima fotografia di Adriano Goldman, la temperatura di ogni scena è ben rispettata, e anzi, valorizzata, dalle scelte di colori, tutte legate da una logica che trova nel tiepido grigiore urbano la sua coerenza. Dal punto di vista della fotografia, Passioni e Desideri è volutamente l'opposto di City of God (2002), molto più arido e bruciante nella rappresentazione del mondo delle favelas brasiliane. Mentre trova più assonanze con The costant gardener (2005), in cui i conflitti culturali erano espressi anche attaverso il congelamento dei personaggi occidentali nel torrido clima africano. Quello che, invece, manca in Passioni e Desideri rispetto agli altri due film, è un tocco in più di cattiveria che sporchi un finale fin troppo roseo e rassicurante. Quel tocco che produce il brivido della scelta, laddove il bivio può nascondere anche un abisso.

Pubblicato in: 
GN32 Anno V 18 giugno 2013
Scheda
Titolo completo: 

Passioni e Desideri (360)

GENERE: Drammatico, Romantico
REGIA: Fernando Meirelles
SCENEGGIATURA: Peter Morgan
ATTORI: Anthony Hopkins, Rachel Weisz, Jude Law, Ben Foster, Moritz Bleibtreu, Jamel Debbouze, Mark Ivanir, Peter Morgan, Tereza Srbova, David Frost

Uscita al cinema 20 giugno 2013

FOTOGRAFIA: Adriano Goldman
MONTAGGIO: Daniel Rezende
PRODUZIONE: Revolution Films, BBC Films, Dor Film Produktionsgesellschaft
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Australia, Brasile, Francia, Gran Bretagna 2011
FORMATO: Colore