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Piero Barbareschi. Negli occhi della Musa a Praga
Il "nostro" Piero Barbareschi ha pubblicato un libro come se fosse uno spartito per una forma sonata: La musica negli occhi per la casa editrice A & B, raccontando, in forma di romanzo, uno spaccato di vita di un giovane pianista napoletano nell'era digitale con tanta immaginazione e a zonzo come musicista in erba. Ho detto "nostro" perchè Piero dal 2011, da quando l'ho conosciuto per l'uscita di un suo cd con Wide Classique, è entrato a far parte della squadra di giornalisti di Gothic Network dedicandosi in particolare alla musica, suo terreno di approfondita conoscenza.
Pianista riconosciuto dalle plurime collaborazioni, quella dell'Armida con Diego Fasolis per la prima al Festival della Valle d'Itria è una di quelle che ricordo con maggior piacere insieme a tante altre, come quelle con Rudolf Barshai, Giuseppe Garbarino, Federico Maria Sardelli, spesso nell'ambito del barocco di cui è specialista, anche con strumenti originali. Elenchiamo una scelta delle sue piu' importanti collaborazioni sia con il pianoforte sia col clavicembalo, sia come solista che in varie formazioni da camera: in quest'ultima veste con solisti prestigiosi fra i quali i violinisti Félix Ayo, Cristiano Rossi, Thomas Christian, Thomas Schrott, Mario Hossen; i flautisti Mario Ancillotti e Mario Carbotta; il mezzo soprano Susanne Kelling, nelle più importanti città italiane ed all'estero (Francia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Stati Uniti), ospite d'importanti istituzioni e Festivals. Il suo repertorio spazia dal ‘600 agli autori del ‘900 e contemporanei, comprendendo anche prime esecuzioni assolute. Membro fondatore con Marcello Defant dell'ensemble barocco “Officina de li Affetti”, ha collaborato con numerose orchestre fra le quali l'Orchestra Sammartini di Milano, I Filarmonici di Torino, l'Orchestra da camera di Fiesole, i Virtuosi di Praga , Salzburg Chamber Soloists, Orchester Konservatorium Bern, Jugendsinfonieorchester di Potsdam, I Filarmonici di Verona, Vox Aurae, Orchestra Internazionale d'Italia. Aggiungiamo che Piero Barbareschi ha effettuato registrazioni per la RAI TV e per le case discografiche Nuova Era, Dynamic e Musikstrasse, incidendo, per quest'ultima, un doppio CD con l'integrale dei sei Quintetti op.56 di Luigi Boccherini, insieme al Quartetto Elisa (prima registrazione in Italia). Ha inoltre effettuato per la Tactus la prima registrazione moderna di due concerti per pianoforte ed orchestra d'archi di Giovanni Simon Mayr. Al momento si trova a Sofia per l'incisione dell'integrale delle sonate per violino e cembalo obbligato di Bach, di prossima pubblicazione.
Mozart a Praga, dove si trova il giovane, gioca un altro ruolo predominante - anche per la prima assoluta di Don Giovanni all'Opera di Stato nel 1787 e La clemenza di Tito nel 1791: come ci ricorda anche il cd sovracitato per Wide Classique su strumenti originali e dedicato a Mozart e Beethoven. Se dovessimo citare i cd sarebbe un elenco lungo, soltanto io ne ho recensiti almeno 5 nel lasso di tempo che va dal 2011 ad oggi, quindi sotto proporrò un elenco sinottico per darne conto in forma piu' chiara e diacronica.
Un percorso in qualche modo di agnizione attraverso lo studio della musica, di incontri musicali, con i maestri della sua musa che coincide con il suo indirizzo di vita, un Bildungsroman che apre il cuore alla vicinanza delle note, alle narrazioni come sentieri formulati attraverso quei "movimenti" che ci conducono ad un primo tema e poi ad un secondo, nella magica Praga, terra foriera di invisibili trame.