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Pisa Anima Mundi. Mozart e la sua Messa di gioia
Il 25 settembre, alle ore 21.00, nello straordinario ed inimitabile ambiente che è la Cattedrale di Pisa, l'Orchestra e Coro del Mozarteum di Salisburgo “Musicacosì”, con i solisti Claire Craig, soprano, Karin Torbjörnsdottir, mezzosoprano, Alexander Hüttner, tenore e Johannes Gruber, basso, sotto la direzione di Josef Wallnig, hanno eseguito la splendida Messa in do minore K 427 per soli, coro e orchestra di W.A.Mozart.
“Anima Mundi 2014”, XIV Rassegna di Musica Sacra a cura dell’Opera della Primaziale Pisana, nel 950° anniversario della posa della prima pietra della Cattedrale, si è svolta a Pisa dal 12 al 27 settembre 2014, organizzata come sempre dall’Opera della Primaziale Pisana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, dal Comune e dalla Provincia di Pisa, con il sostegno di Società Cattolica di Assicurazione e Fondazione Cattolica di Assicurazione. Nata nel 2001 da un'idea artistica proposta dal Maestro Giuseppe Sinopoli, dal 2006 è impostata sotto la prestigiosa direzione artistica Sir John Eliot Gardiner, il quale ha affermato “ ...Mi ha sempre affascinato l'idea di trovare il punto di intersezione fra l'architettura e la musica. E poter esplorare questo tema in un luogo come Pisa mi sembra un sogno...”
In effetti immaginare una location più suggestiva, non solo in Italia, è difficile. La magia e l'energia che emana Piazza dei Miracoli è unica, e la possibilità di ascoltare musica, in questo caso Mozart, all'interno delle navate della Cattedrale rende ogni occasione di ascolto un privilegio ed un'esperienza emozionante.
Ogni messa mozartiana lascia stupiti per la bellezza e l'ispirazione ma questa in particolare, la K427, presenta ulteriori elementi di riflessione che ne rendono l'ascolto, se mai possibile parlando di Mozart, ancor più coinvolgente.
La K427 “Grande Messa” è una composizione unica nel catalogo mozartiano per diversi motivi: composta e dedicata alla moglie Costanza, che ne intepretò alcune sezioni, costruita in maniera atipica rispetto alla struttura tradizionale, non del tutto completata e, non ultimo, eseguita per la prima volta nel 1783 in quella Salisburgo (nella Peterskirche, non certo nel Duomo territorio esclusivo dell'ormai ostile acrivescovo Colloredo...) dalla quale Mozart si era allontanato nel 1781, sbattendo la porta, per cercare un'adeguata visibilità e considerazione a Vienna.
Queste brevi notizie storiche solo per dare un'idea della particolarità della composizione. La recensione risulta molto complicata, come avviene sempre con Mozart, perchè non è mai facile trovare le parole adatte.
L'orchestra e coro del Mozarteum di Salisburgo “Musicacosì”, ensemble giovanile di altrissimo livello, diretto da Josef Wallnig e con la direzione del coro affidata a Silvia Spinnato, hanno regalato al pubblico che riempiva ogni spazio disponibile della Cattedrale pisana un esecuzione splendida e partecipata. Oltre alle sensazioni che provoca la Musica di Mozart, riempiva il cuore di gioia vedere giovani musicisti eseguire con entusiasmo queste partiture, con lo sguardo rivolto con attenzione e rispetto al direttore che, con gesto essenziale ma efficace, li osservava sorridendo anch'esso con complice soddisfazione e gioia.
La parola gioia, ripetuta più volte in queste righe, è forse quella che più si adatta a rappresentare la reazione intellettuale provocata dall'ascolto di Mozart. Gioia intesa non come banale felicità, ma sensazione totale di appagamento e godimento del cuore e dell'anima.
Esecuzioni come questa rinnovano l'incantesimo: sin dalle prime battute del Kyrie iniziale è apparso chiaro che la serata sarebbe stata un evento da ricordare. Molto bene i solisti Claire Craig, soprano, Karin Torbjörnsdottir, mezzosoprano, Alexander Hüttner, tenore e Johannes Gruber, basso, con Claire Craig in evidenza sia nel Kyrie che nel celebre Laudamus. Preciso e curato il coro sia nelle sezioni dedicate che nel dialogo con i solisti.
Chi ama Mozart e questa sua Messa in particolare avrà atteso una sezione particolarmente cara, trovando nell'esecuzione di questo ensemble adeguata gratificazione e commozione.
Poco più di un'ora di musica, trascorsa troppo velocemente e che ha lasciato una sensazione di totale appagamento. Abbiamo già scritto in altre occasioni che Mozart è nutrimento dell'anima. Occasioni come queste ne danno la conferma.