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Il titolo originale di questo film è Solace: conforto, consolazione, che è in realtà snodo e soluzione al film, oltreché quesito importante alla lettura ragionata della pellicola. Il regista Afonso Poyart è alla sua prima opera con una major (l'esordio è stato con 2 conigli nel 2012) e si trova a dirigere due attori come Anthony Hopkins e Colin Farrell.

Il giro intorno al titolo è prioritario perchè modifica il punto di vista della storia: si passa dalle Premonitions (premonizioni) di Hopkins che recita la parte di un collaboratore in pensione dell'FBI, il Dottor John Clancy; mentre nel titolo originale ruota intorno al serial killer ed alle sue strade sanguinarie del conforto.

Tutto scaturisce da un'indagine ferma al punto di partenza e parecchi omicidi insoluti e senza movente: l'agente Joe Merriwether (Jeffrey Dean Morgan) pensa di rivolgersi allo psicanalista sensitivo e amico di vecchia data, John Clancy, piuttosto riottoso a venire in aiuto di lui e dell'agente Katherine Cowles (Abbie Cornish), che però gli ricorda tanto Emma, la figlia morta di leucemia. Durante il film scopriremo quanto condividono Clancy, il serial killer e gli stessi cadaveri.

Costruito come un thriller à la Seven (David Fincher, 1995)  non ha la stessa conturbante pregnanza: vediamo un Anthony Hopkins che fatica e dei primi piani dei suoi occhi senza motivazione. La regia segue il super 8 ed è piuttosto granulosa, una patina più fine sarebbe stata più adeguata all'argomento trattato, che è uno dei più drammatici oggi. Colin Farrell, qui nella parte di Charles Ambrose sembra fuori fase, come se gli fosse stata indicata una missione che non ha nulla a che fare con lui.

Anni luce da Il tocco della medusa (The Medusa Touch di Jack Gold, 1978) con Richad Burton che ha una serie di premozioni veramente fatali ed una locandina con gli stessi occhi  ghiaccio e pietrificanti che suggeriscono quelli della locandina con Hopkins e da cui sembra essere ripresa facendo sperare.