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Il ragazzo invisibile. Eredità speciali
Una delle poche volte in cui si parte dal film per arrivare al romanzo e alla graphic novel: la pellicola di Gabriele Salvatores, Il ragazzo invisibile, ha dato seguito ad entrambe a cura di Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, che sono gli autori della sceneggiatura del film che presentiamo.
Protagonista del primo film su un supereroe italiano, un ragazzino delle medie di nome Michele Silenzi, è Ludovico Girardiello, che studia effettivamente teatro a Vittorio Veneto; nel cast,Valeria Golino che interpreta la mamma ispettrice di polizia, Giovanna; Fabrizio Bentivoglio nei panni del collega Basili; Noa Zatta invece è la ragazzina di cui è innamorato Michele, dal nome di Stella. Il film, targato per adolescenti, si arricchisce dello sfondo science-fiction nel momento in cui Michele, indossando un orribile tutina marroncina comprata a pochi euro in un negozio cinese dopo esser stato derubato dai compagni bulli a scuola, si rende conto, scappando da una festa, di esser diventato invisibile.
Nella parte del padre russo Andreij, vediamo Christo Jivkov, che introdurrà Michele alle sue speciali doti di “invisibilità” e a come controllarle. Sullo sfondo, la storia di ragazzi speciali dai poteri sovrumani che però sembrano più una maledizione che una fortuna, essendo rapiti ed usati dall'esercito russo per scopi militari, ed avendo oltretutto un rovescio della medaglia che spiegherà poi il film.
Essendo un film con un target molto preciso, gli adolescenti, la storia suonerà un po' semplice agli adulti, però spicca la fotografia di Italo Petriccione, sulle lande desolate ed innevate che immaginiamo russe ma che potrebbero essere anche croate o più genericamente girate nel territorio martoriato della Ex-Jugoslavia, malinconiche come le virate sul mare di questa cittadina poco riconoscibile ed estremamente nostalgica.