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Roma Barocca Ensemble. Eco e Narciso, un ritrovato Scarlatti
Fra i libri antichi del salone vanvitelliano della Biblioteca Angelica accanto alla Basilica di Sant'Agostino dove risiede il dipinto della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, il concerto dell'Accademia dell'Arcadia con la RomaBarocca Ensemble del 10 giugno si è svolto a chiosa di un convegno alla Biblioteca Hertziana (8 e 9 giugno) sulla figura della Regina Maria Casimira Sobieska di Polonia, vedova del vincitore dei Turchi Giovanni III Sobieski, nel terzo centenario della sua morte (Blois 1716) il 10 giugno, e davanti alla quale si eseguì per la prima volta con omaggio dedicato a firma di Domenico Scarlatti (1685-1757).
Il concerto, che gode del sostegno del Museo Nazionale di Palazzo di Wilanów (Varsavia), già residenza reale di Maria Casimira e Giovanni Sobieski, nonché del patrocinio dell’Ambasciata di Polonia in Italia è stato introdotto dal Professor Gaetano Platania, Professore di Storia dell'Europa Orientale all'Università della Tuscia di Viterbo. Il Prof. Platania ha illustrato il percorso di Maria Casimira Sobieska tra politica ed arte nella Roma di primo Settecento, raccontando anche gli aneddoti riguardanti la sua partenza dalla Polonia alla volta di Roma ed il comportamento iconoclasta e poco rispettoso del cerimoniale di lei anche verso il Papa in Vaticano.
In una girandola borgesiana, che i libri rappresentano in questa sala, ci siamo volti alla riproduzione di questo recupero importante di Scarlatti, realizzato attraverso una operazione di filologia sperimentale compiuta dal Professor Lorenzo Tozzi, che ha collazionato il libretto romano di Carlo Sigismondo Capece (l’opera andò in scena nel gennaio del 1714 nel Teatro domestico della Regina a Palazzo Zuccari a Trinità dei Monti dove è oggi ospitata la Biblioteca Hertziana) con quello di Paolo Rolli per un rifacimento quasi radicale ad opera dello stesso Scarlatti (con aggiunte del suo amico Rosengrave) per il Narciso londinese del 1720 (allo haendeliano Teatro di Haymarket).
Lo spaccato che ne è derivato (14 numeri) relativo ai due ruoli principali di Eco e Narciso, interpretati ora rispettivamente dal mezzosoprano Beatrice Mercuri e dal sopranista Angelo Bonazzoli, è stato appunto Amor d’un’ombra e gelosia d’un’aura ovvero «Eco e Narciso». La RomaBarocca Ensemble, composta da Carolina Pace, all'oboe e flauto; Ewa Augustynowicz e Paolo Perrone ai violini; Gianfranco Russo, alla viola; Matteo Scarpelli al violoncello, ha trovato il Prof. Tozzi al cembalo e alla direzione, per un'esecuzione attenta e curatissima in ogni dettaglio, financo i costumi d'epoca a cura di Costumi di Ilaria Scullino (Accademia di Belle Arti Roma). Beatrice Mercuri indossava un costume ispirato all'epoca in blu indaco e capelli d'argento; mentre il sopranista Angelo Bonazzoli, dotato talento virtuoso, era vestito con un abito sontuoso in rosso che riproduceva un modello per Luigi XIV, regnante in quel momento storico.