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Roma Cinema Fest 2014 Gala. The Knick e Trash. Tra ospedali grand-guignol e favelas
Un film ed una serie di telefilm sono stati presentati nella sezione in concorso di Gala, dedicati in parte al tema della discriminazione e del valore dei soldi: cominciamo dalla serie di telefilm diretta da Steven Soderbergh che forse di tutti ha avuto maggiore risonanza a livello mediatico anche per le dichiarazioni fatte in precedenza da lui stesso circa il suo abbandono definitivo della carriera di regista. The Knick viene dal nome dell’ospedale dove è primario chiururgo Clive Owen che recita nella figura del cocainomane Dottor Thanckery.
Uno dei focus della serie viene introdotta nella prima puntata: il razzismo per nulla occultato non solo di Thackery, ma di molti altri nell’ospedale, che accetta il dottore di colore Algernon Edwards solo dopo pressioni e minacce da parte dell’amministratore dell’ospedale, che gli spiega molto chiaramente che Edwards deve essere assunto sulla scorta delle donazioni di suoi amici facoltosi. Gli attori e la regia sono di livello però il tutto risulta piuttosto freddo e “spoglio”, proprio come in un ospedale, inoltre è solo per palati forti: le scene delle operazioni sono da grand-guignol con un’accuratezza da brivido nei rilievi dei dettagli.
Trash di Stephen Daldry, produzione britannica, con Rooney Mara e Martin Sheen, vede come protagonisti dei giovani attori brasileri, Wagner Moura e Selton Mello, dei ragazzini delle favelas che trovano per caso un portafogli che li condurrà alla scoperta della “cosa giusta” da fare, come dicono gli americani. Vivendo in una discarica e raccogliendo i rifiuti riciclabili cercando quelle poche cose di valore che aldilà della cinta di cancelli non valgono invece un penny, Raphael, Rato (Gabriel) e Gardo scelgono di risolvere l’enigma che gli pongono le carte dentro il portafogli, nonostante le minacce pesanti della polizia corrotta.
Con dei nomi come Gabriel - soprannominato Rato, come ratto, perché vive nelle fogne – e Raphael, l’iconologia cristiana è ben presente, coi suoi arcangeli e la ricerca simbologica della chiave nella Bibbia, padre Julliard (Martin Sheen) che li aiuta insieme all’assistente americana Olivia (Rooney Mara), abbiamo un quadretto bonario da una parte; mentre dall’altra la polizia ed il candidato sindaco Santos sono i violenti ed i corrotti contro cui combattono i tre ragazzini seguendo la pista di José Angelo (anche questo non è un nome a caso), tra le favelas di Rio.
Un film che, alla proiezione per le scuole, ha ricevuto scrosci di applausi e di certo è piaciuto anche ai grandi, sebbene una buona dose di inverosimiglianza con la realtà sicuramente lo condisce a fondo.