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Santa Cecilia 2013-14. Da Peter Grimes alle stelle contemporanee
Nonostante i grandi e profondi tagli che continuano ad annoverarsi nel settore Cultura in Italia, al contrario dell'indirizzo degli altri paesi dell'Unione Europea, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, presentando la nuova Stagione 2013-2014, continua ad essere in pari col bilancio col 52% delle risorse generate dai biglietti e con poco meno di 1000 eventi nel prossimo anno.
Come ci informa il Presidente dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia Bruno Cagli, si comnfermano, oltre alle star internazionali del calibro di Maazel e Gergiev, due nomi tra i tanti, anche tutta la messe di iniziative dedicate all'avvicinamento alla musica addirittura prenatale, e quelle rivolte ai più piccoli con “Tutti a Santa Cecilia!”, che si rinnova. Grandi debutti saranno quelli di Cornelius Meister e di Sir Mark Elder, ed un'attenzione particolare sarà riservata alla musica contemporanea, a cominciare dal secondo concerto della stagione, a novembre, con due brani di Ligeti, ed ancora Dallapiccola, Lang ed una prima assoluta per Francesco Antonioni, intitolata “Gli occhi che si fermano”, in febbraio, un organismo sonoro che si avvampa in un volto presagito nel suo domani (da “Il tuo volto domani” di Javier Marias).
Ad aprire l'anno uno dei capolavori di Bejamin Britten, di cui ricorre il centenario della nascita, con il Peter Grimes: “Un'opera che ho diretto due volte a Bruxelles e poi al Covent Garden”, ci rivela il Maestro Antonio Pappano, “e parla del “mob”, di questa folla indistinta della società di un paesello che si unisce tutta contro un uomo solo, il protagonista Peter Grimes, fulcro del dramma.”
Per quanto riguarda la contemporanea un'altra opera è “Il prigioniero” di Dallapiccola, che si occupa di del problema della fratellanza, pensiamo al Florestano di Fidelio di Beethoven, o alla Passione secondo Matteo di Bach: “Ed è per sottolineare proprio questo tema che ho chiamato dopo a suonare il terzo e quarto movimento dalla Nona di Beethoven: dalla sordina di Dallapiccola, dal nulla, si passa al fagotto, ricomincia la vita. Questo sarà anche il programma che suoneremo ai Proms di Londra nella Royal Albert Hall la prossima estate, con un'orchestra sempre più affiatata e ricca di solisti prestigiosi, come la tromba solista di Tomasoni, chiamato dal Concertgebouw di Amsterdam il prossimo anno.”
Una parola al nuovo Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera, che si sta già occupando del Festival di Villa Adriana e promette un impegno sincero ed a tutto campo, oltre ad una presenza fissa a Santa Cecilia: ”Sono venuta ad ascoltare lunedì scorso il Maestro Pappano suonare Verdi e Britten e l'ho visto dirigere con tutto il corpo, e spero tanto che questa eccellenza sia messa a disposizione di tutti, e che tutti possano provare la stessa gioia. Vorrei tanto che questo palco giri il più possibile per tutta la Regione Lazio.” Gli ricordiamo della gloriosa Orchestra di Roma e Lazio purtroppo disciolta, che eseguiva tutti i concerti prima in Sinopoli e poi a Viterbo e a Latina, oppure di Roma Sinfonietta a Frascati e del Festival del Teatro Antico delle Ville Tuscolane, e ci ha assicurato di porvi estrema attenzione con lo sguardo acuto di chi non è abituato a fare politica, piuttosto ad amare e a fare arte.
Angelo Bozzolini ha invece diretto un film prodotto da Alpenway per promuovere all'estero, ed in patria, l'Accademia di Santa Cecilia con un bel corto che racconta di quanto la musica sia sapore, odore, pane quotidiano nel luogo di nascita del Belcanto come aveva ricordato Cagli all'inizio della conferenza stampa. Un altro riconoscimento arriva subito dopo da Amnesty International, che consegna all'Accademia ed al Maestro Pappano il Premio Arte e Diritti Umani, lo stesso giorno, il 28 maggio, della sua nascita ben 52 anni fa, a rinfrescare un unione mai sopita tra Musica e Diritti umani inalienabili.
Il Concerto di fronte al nuovo pontefice, insieme alla tournée con date salisburghesi, annovera inoltre l'esecuzione e l'incisione del Requiem di Britten, insieme alla partecipazione a Bucarest al Festival Enescu e a MITO a Milano, nonché a Umbria Jazz: tanto per garantire un'apertura a tutto campo all'Orchestra ed al suo Coro diretto dal Maestro Gabbiani.
Per ultimo vorremmo ricordare uno dei gioielli nati dall'Accademia: l'Orchestra Barocca di Santa Cecilia, che condurrà uno dei concerti clou della Stagione da Camera (purtroppo ridotta da 28 a 20 concerti), diretta da Federico Maria Sardelli, da noi seguito qui ed in altre sedi, con un concerto dedicato a Vivaldi, e dal Presidente Cagli otteniamo una gradita promessa (prima di tutto a lui) di un excursus sul Barocco – Roma, città capitale per quello musicale ed artistico – prossimo venturo, sempre più ampio.