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Santa Cecilia in Cavea. Williams suona per la pace
L'Accademia di Santa Cecilia di Roma ha scelto di chiudere in una unione simbiotica con uno dei più grandi compositori di musica per film, John Williams, che ha scritto per uno dei più grandi registi di cinema: Steven Spielberg. Il 28 luglio l'intera Cavea del Parco della Musica era piena di fan dell'uno e dell'altro. A dirigere, la bacchetta di Frank Strobel (classe 1966) l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia.
John Williams (New York, 1932) inizio la sua carriera come pianista ed una delle sue più conosciute collaborazioni fu con Henry Mancini sul riff di Peter Gunn non di meno Elmer Bernstein e Jerry Goldsmith lo chiamarono per le loro colonne sonore, ma ben presto scrisse le sue e con Fiddler on the Roof (Il violinista sul tetto) nel 1971 vinse il suo primo Academy Award. Da qui in poi è una sequenza interminabile di collaborazioni, tra cui Steven Spielberg (Cincinnati, 1946) nel 1974 prima con Sugarland Express e poi con Jaws, con quest'ultimo vinse un altro Academy. Durante la serata le abbiamo ascoltate – e visti i frame - anche altre due di colonne sonore premiate con l'Academy: E.T. L’Extraterrestre (1982), e Schindler’s List (1993), due capolavori filmici. Da La lista di Schindler, considerato da molti il suo film più completo, sono eseguiti due brani, il primo è Jewish Town con il violino solista protagonista come nel secondo, il tema principale del film. Non sono mancati poi il tema da Jurassic Park (1993) e due brani da Lo squalo (1975), come dalla celebre trilogia dedicata al celebre archeologo alla ricerca dei tesori nascosti Indiana Jones, con le suite dai film del 1981, 1984, 1989 e 2008 con protagonista Harrison Ford (1942); Dartmoor invece è tratto da War Horse del 2011.
Dopo le meravigliose sequenze di Hook - Capitan Uncino (1991), con il compianto Robin Williams
si avvicinano gli strali dissonanti degli extraterrestri da La guerra dei mondi ed il film più ermetico e stravagante di Spielberg, tra Area 51 e l'alieno che avrebbe dato forma ad E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo del 1977.
Il brano più incredibile di tutti c'è parso l'assolo del clarinetto (che però non è indicato il nome del Maestro che lo suona e quindi non possiamo nominare) in The Terminal del 2004, con Tom Hanks intrappolato in un aeroporto perchè proveniente da un paese immaginario, Krakozhia, dove è avvenuto un colpo di stato e quindi dai documenti non più validi. Dopo E.T. E lo scrosciare degli applausi ci sono stati due bis, il primo, molto commovente, è dedicato al film che Spielberg ha dedicato all'attentato terrorista di Settembre nero del 1972 e che ora risuona stranamente nei nostri cuori per le recenti tragedie: Munich, Monaco di Baviera dove è nato lo stesso Frank Strobel, specializzato nella conduzione di orchestre come la European Film Philharmonic Institute – Berlin, dedicate all'esecuzione di colonne sonore dei film, ci ha commosso con questa penultima esecuzione prima del secondo bis dalla suite di Indiana Jones.