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Santa Cecilia inaugura con Strauss in alta quota originaria
Alle parole di Bruno Cagli, Presidente-Sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia: “La cultura deve essere un vanto per l'Italia”, non ci sono che applausi alla conferenza stampa di inaugurazione della Stagione di Santa Cecilia 2014-2015. Con presenti il Direttore musicale Sir Antonio Pappano, Lidia Ravera, Assessore alla alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio, Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, si dà inizio ad una promozione concreta della cultura alta per tutti.
Le parole di Lidia Ravera fanno eco a Cagli asserendo: “Ho una sola parola che mi viene in mente per Santa Cecilia: “gratitudine”, è un esempio da imitare l'Accademia: loro sono fornitori di “gioia”, ovvero di quella pienezza emotiva nel termpo presente e grazie alla cui fama mondiale ci raggiungono a Roma i più grandi diffusori di cultura a livello internazionale, e questo grazie alla qualità artistica di Santa Cecilia. L'efficienza, la trasparenza, l'attenzione alla formazione musicale dei giovani nel nostro paese deve molto all'Accademia che in questo caso viene promossa con una Cartagiovani che darà diritto – un piccolo cadeau in collaborazione – ai giovani a comprare i biglietti di galleria dei concerti del Festival Prokofiev a soli 5 euro. Un rilievo concreto alle nostre parole per promuovere lo spettacolo dal vivo.” Le fa eco Giovanna Marianelli: “Il lavoro svolto da Santa Cecilia ha dato un contributo rilevante per portare la cultura al pubblico giovane.”
Le parole di Antonio Pappano sono tutte per la gloriosa Alpen Symphonie di Richard Strauss di cui si celebrano i 150 dalla nascita e presentata anche domenica alle 11 da Quirino Principe nella Sala Cori insieme agli Amici di Santa Cecilia: “Questa Sinfonia è unica, anche a livello cinemaografico, per il quale è soprattutto conosciuta: “in alta quota”. La sinfonia, (chiamata così da Strauss, è in realtà un poema sinfonico ultimato nel 1915, N.d.R.) è un'ode alla Natura, alla sua completezza con l'uomo in senso cosmologico ed originario, andando oltre la religione ed il senso panico su cui converge la musica è di una tale complessità psicologica da essere condiviso in ogni singolo movimento che la compone, e sono ben 22 i movimenti!”
Dall'esperienza di una scalata nelle Alpi tra l'alba e il tramonto. Strauss, che negli anni giovanili frequentò le montagne della Baviera, iniziò la composizione del poema nel 1899 e, tra interruzioni e successive riprese, di cui completò la scrittura della Alpen symphonie nel 1915, concependola per un'orchestra numerosissima, composta da 125 musicisti. Non di meno spessore sono la famosa “cavalcata“ di Musorgskij Una notte sul Monte Calvo, e la partecipazione straordinari del pianista russo Evgeny Kissin che ascolteremo nel celebre Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Rachmaninoff.