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Santa Cecilia. L'intimità di Schumann e Brahms con Pappano e Carbonare
Il programma della Stagione di musica da camera dell'Accademia di Santa Cecilia, venerdì 20 marzo 2015, è stato dedicato a sublimi esempi di Hausmusick ( musica in casa) di Robert Schumann e Johannes Brahms, con Alessandro Carbonare, al clarinetto, e Antonio Pappano, al pianoforte.
Un concerto insolito a Santa Cecilia, in quanto vedeva protagonista il clarinetto insieme al pianoforte, invece del solito violino o meno spesso del violoncello, e perciò ancora più interessante e gradito; il maestro Pappano, infatti, nella musica da camera come in quella sinfonica, ama proporre composizioni meno popolari, che usualmente non sono nei programmi dei concerti. A questo si aggiunge che si tratta di quel tipo di composizioni che, secondo una consuetudine diffusa in Germania nell'ottocento e non solo, venivano suonate in casa fra parenti e amici: l'Hausmusick. Per questo associano il piacere di fare musica ad un'atmosfera di affettuosa e allegra intimità, aperta alla libera espressione dei diversi sentimenti, inclusi l'ironia e il libero gioco musicale. Queste caratteristiche si adattano perfettamente al maestro Pappano, al suo modo di vivere la musica e il raffinato dialogo con Alessandro Carbonare ne è stato un esempio, è stato l'incontro di due amici che fanno gioiosamente musica insieme nel salotto di casa.
L'occasione in cui Brahms ( 1833-1897) già avanti negli anni nel 1894 presentò le sue due nuove sonate a casa della sua grande amica Clara Wieck, vedova da molti anni di Schumann, è illuminante per comprendere l'atmosfera dell'Hausmusick. Brahms aveva scritto le sue sonate per clarinetto per uno straordinario virtuoso, Richard Mühfeld, con lui e l'amico comune a entrambi, il violinista Joachim, si presentò nel salotto di Clara. Brahms suonò con Richard Mühfeld le due sonate e poi fu sostituito al pianoforte da Clara, che sempre con il clarinettista eseguì i Phantasiestüke op.73 di Schumann. I musicisti cominciarono ad comporre musica per il clarinetto, che era stato creato poco prima, a circa metà del XVIII secolo, ma solo all'inizio del secolo successivo le innovazioni tecniche ne modificarono il suono e ampliarono notevolmente l'estensione dello strumento, la cui duttilità dinamica e timbrica affascinò i compositori.
I Phantasiestüke op.73 (1849)il cui titolo originale significativamente è Soiréstüke è un'opera di carattere intensamente romantico formata da tre brani uniti da un percorso musicale ed emotivo. La struttura musicale dei tre brani è uguale tema con daccapo e coda, c'è un legame anche tra le tonalità, il La minore del primo diventa La maggiore nel secondo, con nella parte centrale un episodio in Fa maggiore e la terza in La maggiore. Il primo brano ha un carattere malinconico e sognante, è elegiaco il secondo e infine il terzo è brillante con una serie di variazioni sui temi della composizione.Le Romanzen op. 94 dello stesso anno furono un regalo di Natale per Clara, possono essere eseguite anche con la viola, sono brani con una struttura ABA; il primo in La minore ha un carattere melanconico, il successivo ha un primo tema sognante mentre il secondo in La maggiore è appassionato, nell'ultimo in La minore l'atmosfera alterna toni drammatico a elegiaci.
La bravura del clarinettista Richard Mühfeld sedusse un Brahms che, sentendosi ormai stanco e intristito dalla perdita di persone a lui care, non voleva più comporre, tanto da indurlo a cambiare idea e così arrivarono il Trio in la minore, op. 114 ed il Quintetto in si minore op. 115 con questo strumento protagonista (1891-92) mentre le Sonate per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 1e 2 sono del 1894. L'atmosfera delle sonate è romantica, intensa intima, affine alle composizioni di Schumann. La prima sonata in quattro movimenti è in Fa minore, la tonalità dei tre primi movimenti mentre il finale è in Fa maggiore. Il primo Allegro appassionato, intimo e pensoso è in forma sonata in cui i diversi temi dell'esposizione non sono tutti rielaborati ma vengono tutti riproposti prima della coda finale.
Lo stesso clima sottolineato da una vena malinconica è quello dell'Andante un poco adagio, segue l'atmosfera l lieve e ironica dello Scherzo e ribadita nel conclusivo Vivace. La seconda Sonata in Mi bemolle maggiore è in tre movimenti il primo movimento in Mi bemolle maggiore, Allegro amabile, è elegiaco in forma sonata, i tre temi esposti sono intensamente cantabili, segue lo sviluppo e una breve coda riassuntiva dei tre temi. Il successivo Allegro appassionato è composto da uno Scherzo in Mi bemolle maggiore e Trio in Si bemolle maggiore in cui si sente l'eco dei temi popolari così cari a Brahms. Il conclusivo è l'Andante con moto. Allegro è un tema con variazioni, in cui il Mi bemolle maggiore si alterna alla pensosa tonalità minore.
Le sonate sono state eseguite in ordine inverso, il virtuosistico finale della prima deve essere sembrato più adatto alla conclusione del concerto che ha riscosso un grande successo testimoniato dai lunghi e calorosi applausi del pubblico presente, che in conclusione hanno convinto a concedere due bis. Il primo In a sentimental mood di Duke Ellington nel titolo richiama l'atmosfera dominante del concerto in chiave blues, il secondo è uno scatenato brano di musica kletzmer dominato dal virtuosismo del clarinetto entrambi i bis sono stati salutati con entusiasmo dagli ascoltatori. Due brani che hanno sottolineato la grande duttilità di questo strumento che ne ha decretato la centralità anche nelle Band di Jazz come nelle bande e nella musica popolare.