Supporta Gothic Network
Satori di Don Winslow. Un poliziesco zen tra Cina e Giappone
Da pochi giorni negli scaffali di tutte le librerie, per i tipi della Bompiani nella bella traduzione di Alberto Cristofori, è apparso in lingua italiana il romanzo Satori di Don Winslow, uno degli autori contemporanei americani più rappresentativi nell'ambito della detective story.
Don Winslow ha esordito con il romanzo A Cool Breeze on the Underground, non ancora pubblicato in traduzione italiana. Da The Death and Life of Bobby Z è stato ricavato nel 2007 il film omonimo (uscito in Italia come Bobby Z, il signore della droga, Milano, Rizzoli, 1997), diretto da John Herzfeld e interpretato da Laurence Fishburne.
Di Don Winslow sono già stati pubblicati in Italia, negli ultimi anni, alcuni notevoli romanzi, che spesso comprendono pagine di valore assoluto, e ciò anche a prescindere dal fatto che si tratta di testi appartenenti alla cosiddetta letteratura di genere.
Il potere del cane, L'inverno di Frankie Machine (di cui pare Robert De Niro abbia acquistato i diritti cinematografici e sia intenzionato a portare sullo schermo il protagonista), soprattutto, ma anche La pattuglia dell’alba, sono sicuramente tra questi, mentre è risultata piuttosto deludente (soprattutto se e perché paragonato ai titoli appena citati) l’ultima uscita per Einaudi, La lingua del fuoco: è apparso in libreria nello scorso autunno ma è passato abbastanza sotto silenzio (peraltro si poteva ben intendere che si trattasse di una delle prime opere, che risentiva ancora di ingenuità strutturali oltre che di un eccesso di traslato del vissuto dell’autore: Winslow infatti ha anche svolto attività di consulente assicurativo e tale era la professione svolta dal protagonista della novel) .
Satori - il cui titolo proviene da una parola della cultura zen che vuol dire "improvvisa illuminazione", come spiega Carl Gustav Jung nella premessa a La grande liberazione. Introduzione al Buddismo Zen di Suzuki Daisetsu Teitaro, ed è stato usato anche da Jack Kerouac nel romanzo Satori in Paris nonché dai King Crimson nel disco Beat, con il pezzo "Sartori in Tangier", che presenta una variante grafica - non è invece opera giovanile quanto per contro perfettamente matura tanto dal punto di vista della costruzione della storia che stilisticamente. Non siamo solo in presenza di un bel romanzo di genere scritto, come al solito, assai bene, ma anche e in primo luogo un gioco letterario di altissimo livello, dato che costituisce (di fatto ma non solo) il prequel di Shibumi - Il ritorno delle gru di Trevanian, di cui Gothic Network si è occupata in uno degli scorsi numeri.
In Satori, Winslow “s’appropria”, trent'anni dopo la sua creazione, del personaggio–mito Nicholaj Hel, e, prendendo spunto da una zona sostanzialmente grigia e lacunosa dell’epopea originaria, la colma. Arriva al punto di riempire anni che nel romanzo di Trevanian sono appena accennati: quelli della piena formazione dell’assassino/esteta.
1951, siamo a Tokyo. Nikolaj Hel, nato a Shanghai durante la Prima guerra mondiale, da un’aristocratica russa e da un misterioso padre tedesco, sopravvissuto all’atomica di Hiroshima, si trova in prigione per aver ucciso il suo padre spirituale, un generale giapponese accusato di crimini di guerra.
È già esperto di hoda korosu, una tecnica di combattimento molto particolare che consente di uccidere un uomo a mani nude. Parla sei lingue, ed è dotato di un particolarissimo ed assoluto sesto senso che gli consente di fiutare (letteralmente) il pericolo.
Ed è per queste motivazioni che i servizi segreti americani lo reclutano per una missione tanto segreta quanto “impossibile”: uccidere un consigliere militare sovietico a Pechino, mettendo fine a decenni di amicizia tra Cina e Urss.
A preparare Nicholaj per l’incarico è la bella Solange, una ex prostituta francese che finisce (forse) con l’innamorarsi di lui. Insieme affronteranno un mondo in preda al caos e alla violenza, cercando di districarsi tra sospetti e tradimenti, sino ad un finale che, ovviamente, non è proprio possibile raccontare.