Scientology. La prigione nella risposta

Articolo di: 
Livia Bidoli
Tom Cruise e Scientology

Il titolo di questo film è molto chiaro in originale: Going Clear: Scientology and the Prison of Belief: in italiano, Going Clear: Scientology e la prigione della fede. D'altronde, Alex Gibney è lo stesso regista di un altro film che scoperchiava la fossa della pedofilia clericale, ovverossia Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God (2012). Questo documentario è invece su Scientology e la sua Chiesa, fondata da Ron Hubbard nel lontano 1954, prima dedito alla fantascienza e divenuto celebre con una pubblicazione del 1950 intitolata Dianetics: la forza del pensiero sul corpo.

Per Ron Hubbard, il libro Dianetics fu come un ariete per il successo: diventò un bestseller in pochi giorni ed oggi è un marchio registrato del Religious Technology Center di Scientology. Dentro vi è illustrato il metodo usato per “allenare mente e corpo” ed avere il massimo dalla vita – questo era lo scopo della maggior parte dei lettori: è fondato su un patchwork pseudoscientifico di psicoterapia e ipnosi coadiuvata dal cosiddetto e-meter, inventato da Hubbard nel 1966. Questo “artefatto religioso“, servirebbe a misurare  lo stato delle caratteristiche elettriche del campo statico che circonda il corpo umano, e queste a spiegare se vi sono degli ostacoli al benessere mentale e fisico e allo sviluppo delle facoltà della persona “misurata”con lo strumento, stabilendo poi la cura appropriata. In realtà, svariate ricerche hanno dimostrata che l'e-meter non misura affatto la resistenza elettrica del corpo umano in quanto presa in un punto ed in un modo sbagliati.

La parte però più sconvolgente di questi cosiddetti “ciarlatani del XX secolo” è il loro profilo mediatico: dentro l'organizzazione di Scientology ci sono attori del calibro di Tom Cruise e John Travolta che, nonostante le plurime accuse da parte di ex dirigenti di Scientology intervistati nel documentario, come Marty Rathbun – braccio destro di David Miscavige, capo del consiglio di  amministrazione – e Mike Rinder, ex portavoce della Chiesa, continuano incessantemente a difenderla. Rathbun l'ha abbandonata nel 2004, mentre Rinder nel 2007: quello che hanno raccontato sulle persecuzioni subite, fisiche e psicologiche, dentro e fuori Scientology, dà i brividi. Paul Haggis (Crash), il regista cinemaografico, ne ha fatto parte per 35 anni fino al 2008, per poi dare voce alle sue confessioni nel libro di Lawrence Wright, dal quale il film è tratto.

Quello che però il film pone come questione di fondo – al di là delle beghe legali che hanno visto Hubbard latitante per non aver pagato le tasse per anni e con dimora su un'isola delle Hawaii prima di fondare la Sea Organization, l'ordine religioso che vive per mare – è: come mai tanta gente ha o ritiene di aver bisogno di Scientology? Perchè un'evidente setta parapsicologica di sfruttamento delle debolezze ed insicurezze umane è riuscita ad acquisire lo status “clericale” di “Chiesa”, con un seguito così massmediatico? Perché intellettuali come Paul Haggis vi si sono avvicinati e rimasti dentro per ben 35 anni? Di tutte le possibile risposte, questa è la più mostruosa.

Pubblicato in: 
GN32 Anno VII 2 luglio 2015
Scheda
Titolo completo: 

Going Clear: Scientology e la prigioen della fede
Going Clear: Scientology and the Prison of Belief
GENERE: Documentario
ANNO: 2015
REGIA: Alex Gibney
SCENEGGIATURA: Alex Gibney
FOTOGRAFIA: Samuel Painter
MONTAGGIO: Andy Grieve
MUSICHE: Will Bates
PRODUZIONE: HBO Documentary Films, Jigsaw Productions, Sky Atlantic
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
PAESE: USA
DURATA: 119 Min

Uscita al cinema 25 giugno 2015