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Secret Love. Cinismo all'inglese
Il nuovo film di Eva Husson, Secret Love, è uscito dopo il disastroso precedente Les filles du soleil del 2018, ed adatta un romanzo di Graham Swift del 2016 con la sceneggiatura di Alice Birch. Presentato al Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale del Film di Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, Secret Love (tit. orig. Mothering Sunday), ha come protagonisti Odessa Young, la star della serie tv The Crown Josh O' Connor, il Premio Oscar Olivia Colman, il Premio Oscar Colin Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson, ed arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red.
Il film è tratto dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift (edito in Italia da Neri Pozza con il titolo Un giorno di festa): ma cosa significa "Morhering Sunday"? E' importante saperlo perchè situa immediatamente il film nel suo coacervo di conflitti sociali e di conseguenti discriminazioni: "mothering sunday" è il pomeriggio lasciato libero alle persone di servizio nelle case dei ricchi per andare a trovare la madre. Cosa però che Jane Fairchild (il suo cognome traduce "bel bambino", o "bambino biondo", da "fair", chiaro; l'attrice è l'australiana Odessa Young) non farà, anzi, andrà a trovare il suo amante ricco fin da quando era bimba, ovvero Paul Sheringham, vicino dei Niven dai quali lavora a servizio. Pagata da piccola per questi "servizi", oggi rifiuta i soldi offertili da Paul, sebbene comparirà di nuovo una moneta fra di loro, donata da Mister Niven (Colin Firth) per questo pomeriggio "libero" che data in realtà dalla mattina. Le metafore sono plurime, a livello di arredo, come le orchidee, ed una la ruberà proprio lei, una appena sbocciata tra altre già secche di questa famiglia ricca ma anziana, che ha perduto tutti i figli tranne Paul, come i Niven, durante la prima guerra mondiale. Anche i ricchi piangono? Si, ma rimangono cinici e dotati di una black humour come al solito e la moglie di Godfrey Niven ("Godfrey suona tanto come "godfree", libero da Dio, in inglese), ossia Olivia Colman nella parte di Clarrie Niven avrà il coraggio di dire a Jane che "lei è fortunata perchè non ha nessuno e niente da perdere, e quindi nulla di cui dispiacersi": incommentabile il cinismo di questa battuta.
In breve il film si incentra su un racconto fatto da ricchi sui "poveri" che poi però godranno di un piccolo rilievo sociale poichè Jane diventerà una celebre scrittrice con l'amante nero e filosofo: una serie di luoghi comuni che potrebbe far pensare quasi ad una ridda di "erudizione" concettuale di cui far nutrire il pubblico affinché la "sfortunata elite" non sia accusata di troppo cinismo, oppure è questo il punto di vista dell'autrice, chissà?
In ogni caso in questa primavera del 1924 ed in uno sfondo plumbeo con la ricercata colonna sonora di Max Richter, Vivaldi Recomposed (edizione riarrangiata del 2022), si situano la maggioranza degli eventi che nulla hanno di romantico, a meno che non si chiami con questo appellativo il solito "mercimonio" del desiderio e dell'erotismo a danno dei subordinati, e la mancanza concreta ed inappellabile da parte di chi detiene posizioni di potere di emanciparsi e fare scelte che non siano dettate solo dagli "interessi di famiglia". Ci piacerebbe vedere ogni tanto qualcuno che "disobbedisce", come talvolta, fortunatamente, succede nella realtà; non c'è bisogno di "incidenti".