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Serj Tankian. La morte non ha confini
Lo scorso 5 ottobre, Serj Tankian con l'Orchestra Filarmonica Italiana ha cantato in Sala Santa Cecilia al Parco della Musica di Roma, presentando Elect The Dead Symphony: con la stessa orchestra è andato anche a Firenze, ed in Italia è una sicurezza per lui suonare con loro, come ha detto a più riprese, durante tutto il concerto, sia complimentandosi con il direttore d'orchestra (di cui però non compare il nominativo nel programma di sala), sia con il primo violino.
Non è la prima volta che Serij Tankian porta al Parco della Musica un'opera sinfonica: Elect the Dead Symphony, è infatti uscita nel 2010 su CD e poi DVD live del concerto con la Auckland Philarmonia Orchestra ed inizialmente era un progetto da studio ma senza orchestrazione sinfonica - uscito per la sua etichetta discografica, la Serjical Strike Records, come suo primo progetto da solo nel 2007-. Due anni fa ha portato Elect the Dead in Cavea, riportando un altro successo strepitoso: brani come Sky is over, Gate 21 (dal secondo album solo, Imperfect Harmonies, 2010), per cui ha concesso anche un bis finale, Lie Lie Lie, o Empty Walls, sono stati subito intonati da suoi fan che, come dice lui stesso: “E' riuscito a portare ad un concerto di musica classica!” Le parti orchestrali da sole infatti sono state varie durante l'esposizione del concept album Elect The Dead, ed intervallate dal suo racconto sull'Orca - omonimo studio album concepito come una colonna sonora -, la killer whale, destinata anche lei all'estinzione come tutte le altre specie.
La parte sinfonica, che ha aperto con un ouverture in cui all'inizio l'Orchestra Filarmonica Italiana non sembrava a proprio agio, ha poi conquistato respiro e le parti solo strumentali della sinfonia si sono dimostrato di sicuro gusto ed anche di media difficoltà, seguendo comunque quello che è un andamento tipico di Tankian: parti melodiche sospese da seguenti ritmiche con improvvisi picchi esplosivi. Si deve poi evidenziare come la Sinfonia Elect The Dead è stata composta da Tankian in collaborazione con i 70 elementi della Auckland Philharmonia Orchestra neozelandese, con cui è andato in tour in Nuova Zelanda ed ha scalato le loro classifiche come anche quelle greche tramite l'incisione dal vivo. Tutti gli arrangiamenti orchestrali sono stati invece curati da John Psathas, compositore di origini greche e neozelandese di nascita, che collabora abitualmente con due importanti orchestre neozelandesi, la Auckland appunto e la New Zealand Symphony Orchestra.
Abbiamo notato poi due usuali collaboratori di Tankian: Dan Monti alla chitarra acustica e ai backing vocals e Erwin Khackikian al piano, che hanno dato un touche raffinato entrambi all'esibizione burlesca di Tankian, che passava dall'ironia sulle menzogne della politica italiana (riferimento a Lie Lie Lie, Bugia, bugia, bugia, N.d.C.), ad invettive sul capitalismo selvaggio (Money), fino alle parti liriche su cui scherzava nondimeno: Blue, Baby, The Charade. Solo su Empty Walls e Sky is over è stato quasi sempre seriamente coinvolto e compunto, offrendo al pubblico il microfono per il motivo centrale, e chiamando a cascata sotto il palco per il bis di Sky is over.
Fra le canzoni, abbiamo notato il pezzo Borders, il secondo dopo Feed us, che ci ha fatto venire in mente subito quei confini che hanno superato tutti quegli immigrati ora distesi nell'acqua oppure sulla terra ma senza fiato, senza quel respiro che a Lampedusa, terra di mezzo, fra la disperazione e la speranza, cercavano come trampolino di lancio per una terra promessa che ha il nome di Europa. Quei confini invisibili tra i flutti hanno lasciato alla deriva centinaia di morti lo scorso 3 ottobre, sulle coste dell'isola italiana, e sono sicura che, nonostante Tankian non lo sapesse, essendo armeno, quindi partecipe della memoria di un genocidio, quello del suo popolo, ed avendo fondato una associazione che si occupa di difendere i diritti dei più deboli, Axis of Justice, sicuramente è d'accordo con chi scrive e avrebbe dedicato loro un concerto che, sintomaticamente, si intitola Elect The Dead.