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Sinister. Il Bogeyman in super8
Proveniente da un altro horror misterico come L'esorcismo di Emily Rose (2005), Scott Derrickson ha girato stavolta un prodotto a metà strada tra horror e thriller con protagonista un serial killer variamente pervertito e spaventoso, che si chiama Mr Boogie, come gli uomini neri della cultura inglese e che probabilmente nella tradizione etimologica è parente diretto di Buughul, demone che rapisce i bambini come Bogeyman.
Con un attore come Ethan Hawke il film funziona e spaventa, oltre ad agghiacciare fin dalle prime scene che mostrano bambini impiccati ad un albero mentre soffocano: nonostante quindi non sia splatter, anzi, per questo, la sensibilità ne viene piuttosto urtata in profondo.
Chiaramente non si va a vedere un film horror senza queste premesse quindi cercherò di spiegare ciò che in realtà può effettivamente sconvolgere di questo film nella media per quanto riguarda regia, scenografia, fotografie, tutte adeguate, e con una buona prova attoriale da parte di Ethan Hawke, dicevamo. Il non detto di questo film è infatti pressante perché in qualche modo sottende la retorica psicanalitica per cui i bambini sono in qualche modo non solo le vittime ma anche i colpevoli, e possono diventare, consapevoli o meno, strumenti di un assassino.
Altro elemento interessante del film è la trama: piuttosto ovvia all'inizio, - compreso il ritrovamento delle pellicole -, poiché in ogni casa maledetta c'è stato un omicidio, incuriosisce con la parentesi dell'indagine senza però trovare troppa sostanza e contenuto perché non procede nell'approfondimento, che invece avrebbe reso più affascinante il percorso tra le case, i giardini, ed il luogo di residenza temporaneo di questo scrittore in cerca di stimoli che è interpretato da Ethan Hawke.
La fotografia è ben curata da Chris Norr ed anche i trattamenti delle pelicole ritrovate, con alcuni effetti che sono ben riprodotti ma senza stupire troppo. Alcuni passaggi musicali, sia dovuti a Christopher Young – ormai consueto a divagazioni tra commedia e horror ma più a suo agio in quest'ultimo – è ben accompagnato da nomi come Ulver e Andréa Nebel con i suoi Aghast Manor.