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Southpaw. Il colpo mancino di Jake Gyllenhaal
Un film coriaceo nel vero senso della parola quello di Antoine Fuqua, Southpaw si presenta fin dall'inizio con un Jake Gyllenhaal perfettamente nella parte, sia fisica – i muscoli spiccano come si deve ad un vero boxeur – sia attoriale, nela sceneggiatura asciutta di Kurt Sutter e nella fondamentale fotografia di Mauro Fiore. Le musiche firmate James Horner si controbilanciano con brani di 50 Cent, qui nella parte di Jordan Mains, e del famoso e controverso Eminem qui con Phenomenal.
Billy Hope (Jake Gyllenhaal) è un peso mediomassimo che aspira al titolo, e nell'ultimo incontro sanguinerà parecchio prima di conquistarlo. La moglie Maureen (la bella Rachel McAdams), teme per la vita del marito e lo prega di smettere prima che quelli che oggi lo osannano, si trasformino in “scarafaggi” non appena cadrà. Il nemico numero uno di Hope, il pugile colombiano Miguel 'Magic' Escobar (Miguel Gomez) lo provoca durante una serata di beneficenza e, durante la colluttazione, parte un colpo fatale per Maureen. Da questo momento in poi la vita di Hope (“speranza” in inglese) avrà un tracollo e perderà tutto, compresa la figlia Leila che sarà data in affidamento temporaneo. Lui proverà a rialzarsi e riconquistare tutto con l'aiuto di Titus 'Tick' Wills (il bravo Forest Whitaker), allenatore di ragazzi di strada che cerca di rimettere in sesto da famiglie sbandate. Molto simile a quello che ha passato Billy in orfanotrofio, ed anche Maureen, il pugile troverà in lui un supporto per ricominciare.
Il mondo della boxe è analizzato piuttosto dal di dentro, la violenza dei colpi dei combattimenti è tutta evidenziata sia durante i round sia durante gli allenamenti, particolarmente lo studio dell'attacco e della difesa con Whitaker/Tick come allenatore di Hope, e nel combattimento finale con Escobar, che chiaramente fa rima con il cartello della coca. Buona quindi la regia per un film quasi di genere, però lontano dai vari Rocky e da The Wrestler.
A proposito del titolo, Southpaw si riferisce ad un pugile che avanza con da destra e si difende col destro per sferrare i suoi colpi più duri con la sinistra, esattamente come Gyllenhaal nel film.