Stradivarius edita le sonate di Leonardo Leo in prima mondiale

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Leonardo Leo

Un bel CD Stradivarius, distribuito da Milano Dischi, in prima registrazione mondiale, che propone sette sonate per flauto e continuo di Leonardo Leo. Protagonisti l'Ensemble Barocco di Napoli: Tommaso Rossi, flauto dolce, Ugo Di Giovanni, arciliuto, Marco Vitali, violoncello, Raffaele Di Donna, flauto dolce basso e Patrizia Varone, clavicembalo.

Leonardo Leo (1694-1744) è un personaggio di spicco della cosiddetta “scuola napoletana”, che nell'ambito del barocco italiano ed europeo rappresentò un punto di riferimento per la quantità di autori, qualità della produzione musicale, innovazioni formali e timbriche. Ancora oggi il patrimonio di manoscritti degli esponenti di questo stimolante mondo musicale, conservati in fondi pubblici e privati, costituisce un universo in parte inesplorato che contiene tesori che attendono solo di essere riportati in vita e valorizzati.

La meritoria iniziativa di Tommaso Rossi, coadiuvato dagli altri musicisti dell'ensemble, rappresenta un ulteriore tassello di un mosaico di recupero culturale che, per la mole del materiale inedito, non è dato sapere quando si concluderà.

Operazioni di questo genere spesso riportano in vita e liberano dall'oblio autori poco noti ma non per questo di scarso valore. Nel caso specifico di Leo è quasi paradossale che, a fronte di una fama consolidata e mantenuta nel tempo, una parte della sua produzione fosse scomparsa dal repertorio. Esempio perfetto questa serie di Sonate per flauto e continuo, in questa occasione in prima registrazione mondiale.

Leonardo Leo, al pari di altri suoi illustri contemporanei (Scarlatti, Porpora, Durante), utilizza un linguaggio subito riconoscibile per gli addetti ai lavori e molto piacevole per i frequentatori meno abituali di questo repertorio. La “Scuola napoletana” è armonicamente inconfondibile, raffinata, sempre attenta all'esaltazione dell”affetto” con slanci lirici, inventiva melodica e ritmica unita ad una scrittura spesso elaborata senza essere solamente virtuositica.

Tommaso Rossi mette in luce tutte queste caratteristiche, che nel caso di Leo derivano anche dalla grande produzione di drammi in musica, esaltando nelle varie sonate i momenti espressivi, gli slanci dinamici degli allegri, la poesia dei tempi lenti nel dialogo fra lo strumento espressivo ed il continuo, creando atmosfere, come è corretto che sia in questi casi, che vanno al di là del numero dei componenti, ma ne svelano gli aspetti strumentali insiti nella scrittura, mostrando all'ascoltatore un affresco timbrico ricco di sfumature e giochi di luce.

Ulteriore contributo all'esaltazione delle potenzialità della scrittura la costruzione timbrica del continuo che, giocando sulla presenza-assenza di alcuni strrumenti e sulle peculiarità timbriche (ci riferiamo oltre al cello ed al cembalo, all'arciliuto ed al flauto dolce basso), rendono l'ascolto delle sonate in successione una continua scoperta di quadri sonori che evitano il rischio, sempre in agguato in questi cd monografici, di prevedibile ripetitività.
Sette sonate quadripartite, per un totale quindi di 28 tracce: una sorta di campionario affascinante di un linguaggio ancora oggi fresco e coinvolgente, merito della genialità dell'autore ma anche, ed in questo caso, soprattutto, della qualità e perizia nell'esecuzione di Tommaso Rossi e degli ottimi musicisti che lo affiancano.

Pubblicato in: 
GN14 Anno VII 19 febbraio 2015
Scheda
Titolo completo: 

Leonardo Leo
Recorder Sonatas

Ensemble Barocco di Napoli
Tommaso Rossi, flauto dolce
Ugo Di Giovanni, arciliuto
Marco vitali, violoncello
Raffaele Di Donna, flauto dolce basso
Patrizia Varone, clavicembalo

CD Stradivarius STR 33969