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Stradivarius. Rasi e Marisaldi, capolavori bachiani per viola da gamba e clavicembalo
Le splendide sonate di J.S.Bach per viola da gamba e clavicembalo nell'interpretazione di Alberto Rasi e Patrizia Marisaldi in un CD Stradivarius, distribuito da Milano Dischi, offrono la possibilità, per chi ancora non le conoscesse, di scoprire gli ennesimi capolavori di un autore imprescindibile ed irraggiungibile del repertorio barocco.
Dal punto di vista dei fruitori e degli appassionati J.S.Bach è senza dubbio uno degli autori più conosciuti da chiunque abbia affrontato la scoperta della musica classica e del suo repertorio. Un autore che oggi, come detto, appare imprescindibile ma che paradossalmente è stato letteralmente riscoperto all'inizio del secolo XIX grazie alla esecuzione della sua monumentale Passione secondo San Matteo.
CD come questo consentono di svelare aspetti del repertorio bachiano meno conosciuti, ma non per questo, cosa impossibile quando si prende in considerazione Bach, meno affascinanti. Senza dubbio potrebbe incuriosire l'ascoltatore meno esperto la presenza e l'utilizzo di uno strumento, la viola da gamba, che appartiene ad un mondo musicale ormai lontano ma che, in occasioni come questa, non solo con questo autore ma anche grazie alla perizia e sensibilità di Alberto Rasi, rivela tutta la sua bellezza timbrica e le infinite sfumature espressive.
La viola da gamba, è necessaria una preventiva precisazione, anche se all'ascolto può apparire simile al violoncello, è strumento appartenente ad altra famiglia e con una propria e ben precisa identità costruttiva, accordatura e modalità di utilizzo. Per molto tempo insostituibile presenza nella musica strumentale rinascimentale e barocca, e con un repertorio sterminato, già all'epoca di Bach cominciava a vedere terminato il proprio ciclo storico, sostituito appunto dal violoncello.
Bach compose per violoncello le celebri Suites, anch'esse capolavori insuperati, ma volle anche scrivere, e ci piace pensare ad una sorta di omaggio per uno strumento ormai in decadenza, dei brani nei quali era possibile esaltare tutte le caratteristiche espressive della viola da gamba. Le tre sonate eseguite da Alberto Rasi con l'inappuntabile presenza di Patrizia Marisaldi al clavicembalo, furono composte in un periodo della vita di Bach, quello della permanenza a Kothen, nel quale videro la luce altri capolavori assoluti come le sonate per violino solo e per violino e cembalo obbligato.
Secondo un usanza tipica dell'epoca alla quale anche Bach non si sottraeva, una delle sonate, la BWV 1027, è presente nel catalogo bachiano anche in una versione per due flauti e basso continuo (BWV1039), con una diversa ripartizione delle linee musicali affidate in questo caso alle due mani della cembalista ed allo strumento ad arco. Non se ne abbiano a male gli amici flautisti, ma a nostro parere la versione per viola da gamba è molto più affascinante ed intrigante.
Tutto ciò premesso e cercando di esprimere adeguatamente una valutazione della qualità dell'esecuzione, la prima cosa che ci viene in mente è che, come accade ogni volta che si eseguono o si ascoltano simili capolavori bachiani, è garantita un'overdose di dopamina e di gratificazione mista al consueto stupore ed ammirazione per la perfezione della struttura, la condotta delle parti ed ovviamente alla bellezza ed ispirazione.
Bach è così, ed in questo CD Alberto Rasi e Patrizia Marisaldi con la loro esecuzione lo confermano, si può ascoltare applicando diversi parametri di valutazione, rivolti appunto alla forma, al perfetto equilibrio nel rapporto delle voci, all'apparente e disarmante ovvietà con la quale vengono elaborate le idee ritmiche e melodiche. Il risultato è sempre lo stesso. Un'ennesima dimostrazione della genialità al servizio della musica regalata come privilegio e dono prezioso a chi desideri ascoltare.
Nelle tre Sonate, sapientemente inframmezzate da duetti per cembalo solo, inappuntabili nell'esecuzione quasi a voler consentire all'ascoltatore di predisporsi con nuova e rinnovata consapevolezza all'ascolto di un'altra sonata dopo aver smaltito l'emozione per la precedente, appaiono molte delle caratteristiche tipiche del linguaggio bachiano sia del repertorio cameristico ma anche per strumento solista ed archi o, come nei poetici adagi, delle forme più ispirate di musica vocale religiosa.
Uno splendido CD senza dubbio da ascoltare con gratitudine per gli esecutori ed emozione, quell'emozione che ogni occasione di ascolto della musica bachiana pervade l'anima e ci rasserena. Ne abbiamo bisogno.