Suicide Squad atto secondo. Il contagio viene dalla stella marina

Articolo di: 
Teo Orlando
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Nell'eterna disfida Marvel/DC, è la casa madre di Superman e Batman che cerca, in questi mesi dominati dalle misure anticovid, di mettere a segno un colpo magistrale, proponendo un film che, dietro le consuete azioni di violenza e di combattimenti tra supereroi, invita a riflettere sulla manipolazione delle coscienze e sulla proliferazione di tutti i tipi di malattia, fisica e psichica. È dalla mente dello sceneggiatore e regista James Gunn, già noto per I Guardiani della Galassia (sia pure basandosi sui fumetti dei personaggi della DC), che arriva l'avventura d'azione dei supereroi The Suicide Squad – Missione Suicida, con lo schieramento di alcuni dei delinquenti più degenerati della DC, e sotto l'egida della Warner Bros Pictures.

Lo scenario iniziale è il penitenziario federale di Belle Reve, ossia una prigione di altissima sicurezza che "ospita" esseri metaumani e altri vari supercriminali. Dea ex machina è l'agente segreto Amanda Waller, che l'ha scelta come quartier generale della Suicide Squad, ossia una squadra assemblata volta per volta e composta da criminali, dotati di poteri metaumani o di peculiari abilità di combattimento, le cui pene possono essere ridotte qualora acconsentano a svolgere delle missioni suicide. Alcuni tra i più potenti e crudeli di questi anti-eroi indossano dei dispositivi che causerebbero menomazioni o anche la morte nel caso di tentativi di fuga.

Un primo gruppo di desperados fallisce miseramente la missione segreta che viene loro affidata, lasciando sul terreno cadaveri, feriti e prigionieri. Sicché la Waller decide di "alzare" il tiro, "reclutando" alcuni dei più incalliti criminali reclusi nel famigerato penitenziario: la nuova squadra è guidata da Bloodsport (Robert DuBois/Idris Elba), un mercenario in grado di trasformare in arma qualsiasi oggetto (un po' come il Bullseye antagonista di Daredevil nei film e fumetti Marvel) e noto per aver ferito gravemente addirittura Superman con pallottole alla kryptonite: viene convinto dalla Waller a entrare nel gruppo con metodi ricattatori. Gli altri membri principali sono il paradossale Peacemaker (Christopher Smith/John Cena), reduce dalla Guerra del Golfo e sostenitore della pace da imporre con qualsiasi mezzo, in particolare con ogni tipo di arma; la giovane portoghese ammaestratrice di topi Ratcatcher II (Cleo Cazo/Daniela Melchior), il metaumano da laboratorio Polka Dot Man (Abner Krill/David Dastmalchian) e l'inquietante ibrido uomo-squalo King Shark (Nanaue, personaggio ottenuto con la tecnica digitale della motion capture, ma con la voce di Sylvester Stallone), con una certa propensione per l'antropofagia.

La missione di questo squadrone così pittorescamente assemblato è quella di penetrare in una misteriosa fortezza situata in un piccolo stato centro-americano (l'isola di Corto Maltese, doveroso omaggio al personaggio di Hugo Pratt), dominato prima da una famiglia patriarcale e poi da militari golpisti antistatunitensi: in questa fortezza-prigione, Jotunheim, è insediato il progetto Starfish: a dirigerlo è lo "scienziato pazzo" Gaius Greves, noto negli ambienti criminali come Thinker (Peter Capaldi), caratterizzato caricaturalmente da elettrodi piantati nel cranio. Ma prima di arrivare alla fortezza, la squadra dovrà liberare due membri chiave della prima missione, il colonnello Rick Flag (Joel Kinnaman) e Harley Quinn (Margot Robbie, già vista in Birds of Prey e Bombshell – La Voce dello Scandalo"), abile combattente e psichiatra, ma psicopatica imprevedibile, già fidanzata del Joker, il nemico numero uno di Batman, forse l'unico personaggio che nel film riesce a rivelare un certo spessore psicologico.

Il film si caratterizza per l'azione frenetica, per alcune parti che mirano a un certo impegno "politico"  e per una misurata dose di ironia: amalgama che a nostro parere non è ben riuscito, e non solo perché la DC lascia alla Marvel l'appannaggio dei personaggi più moralmente complessi (i cosiddetti "supereroi con superproblemi"), ma anche perché le parti di azione e di violenza sono eccessivamente preponderanti. Senza fare dello spoilering, diremo che nel villain del film, un po' caricaturale, si possono scorgere anche degli echi di una critica alle misure securitarie e condizionanti le coscienze e i comportamenti adottate in seguito alla cosiddetta pandemia.

Infatti, il "cattivo" si rivela essere una gigantesca e policroma stella marina di origine aliena (Starro), che The Thinker ha ereditato dagli scienziati nazisti di turno: tale creatura si impadronisce degli esseri umani attraverso dei suoi microcloni, quasi spore che assorbono l'energia vitale di ogni uomo, a mo' di simbionti (come nel romanzo Il terrore dalla sesta luna - The Puppet Masters - di Robert A. Heinlein e in altre sue imitazioni). Cosa che era già stata sperimentata da The Thinker su cavie umane sottoposte a torture inimmaginabili. Ma anche la squadra suicida riesce a sconfiggere il mostruoso arci-simbionte usando, inter alia, i ratti della città che vengono "ammaliati" e pilotati da Ratcatcher II, moderna pifferaia di Hamelin. Il dato fondamentale che ne emerge è che esiste ben poca libertà di pensiero e di azione e tutti, eroi, antieroi, criminali e "buoni" rischiano di essere prede di una mostruosa società del controllo e del condizionamento globale. Il tutto ben scandito da un'eccellente colonna sonora, che forse è l'aspetto meglio riuscito del film.

Pubblicato in: 
GN39 Anno XIII 6 agosto 2021
Scheda
Titolo completo: 

The Suicide Squad

Titolo originale    The Suicide Squad
Lingua originale    inglese
Paese di produzione    Stati Uniti d'America
Anno    2021
Durata    132 min
Genere    azione, fantascienza, commedia
Regia    James Gunn
Soggetto    dal fumetto di John Ostrander
Sceneggiatura    James Gunn
Produttore    Charles Roven, Peter Safran
Produttore esecutivo    Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter Hamada, Chantal Nong Vo, Nicolas Korda, Richard Suckle
Casa di produzione    Atlas Entertainment, The Safran Company
Distribuzione in italiano    Warner Bros.
Fotografia    Henry Braham
Montaggio    Fred Raskin
Musiche    John Murphy
Interpreti e personaggi
Margot Robbie: Harleen Quinzel / Harley Quinn
Idris Elba: Robert DuBois / Bloodsport
John Cena: Christopher Smith / Peacemaker
Joel Kinnaman: Col. Rick Flagg Jr.
Viola Davis: Amanda Waller
Daniela Melchior: Cleo Cazo / Ratcatcher II
David Dastmalchian: Abner Krill / Polka-Dot Man
Peter Capaldi: Gaius Grives / Thinker
Doppiatori originali

Sylvester Stallone: Nanaue / King Shark