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Torino. Salone Internazionale del Libro con la Romania ospite
Anche quest'anno, come da tradizione, Torino ha ospitato il Salone Internazionale del Libro dal 10 al 14 maggio 2012, intitolato Primavera Digitale. L'evento di punta dell'editoria italiana e non solo. La nazione ospite di quest'anno era la Romania, presente con un interessantissimo stand ricco di informazioni e curiosità spesso ignorate, di un paese che negli anni si è fatto sepre più vicino.
Interessante la scelta dell'organizzazione di dotare lo spazio ospite di Ipad, così da poter apprezzare meglio tutte le particolarità e le notizie riguardanti quella che sta diventando una realtà sempre più presente nella nostra cultura. Molti gli incontri realizzati dallo spazio in questione, tra i quali non possono non essere citati quello con la bravissima ed enigmatica Ruxandra Cesereanu e quello con Dumitru Țepeneag, autore di un interessantissimo romanzo edito per i tipi di Aìsara. Ma naturalmente il Salone non è stato solo questo.
L'organizzazione quest'anno ha riunito, a volte sovrapponendoli purtroppo, grandi autori ed interessante nuove proposte. tra i grandi possono essere annoverati Louis Sepúlveda, con un intervento ricco di aneddoti e riflessioni sulla cultura in questo momento storico; un'altra ospite di punta è stata la scrittrice Dacia Maraini alle prese con una bellissima fiaba illustrata con maestria e semplicità. Intreressantissimo e divertente l'incontro con Massimo Gramellini, scrittore e opinionista torinese sempre capace di mediare tra temi d'attualità e leggerezza. Un'altra autrice torinese, Luciana Littizzetto, si è presentata in una veste meno sobria del solito. Impegnata nella presentazione del progetto ARCOBALENO di Don Ciotti, ha dimostrato ancora una volta che essere comici non vuol dire essere leggeri. Naturalmente questa è solo la piccola punta di un iceberg di incontri che per la ricchezza e l'eterogeneità sarebbero bastati a rendere grande il Salone.
Ciò che conta però sono i libri. Come sempre le proposte letterarie non sono mancate, un po' scarse da parte delle grandi case editrici e più ricche ed interessanti da parte delle piccole ma comunque, per quanto concerne la varietà dell'offerta, il pubblico anche quest'anno può dirsi soddisfatto. A prescindere da eventuali sconti, offerti prevalentemente dai piccoli editori, quest'anno, più di altri, la differenza è stata fatta proprio da chi per publicare non può appoggiarsi ai nomi più conosciuti. Attenzione, questo non significa che gli autori presentati da queste case editrici siano meno bravi, molto spesso infatti è vero il contrario, quanto piuttosto che probabilmente tali autori non sono inseriti nei circuiti delle "top ten".
Tra le piccole perle presenti posso personalmente consigliarne qualcuna. inizierei con la BD, casa che si occupa prevalentemente di fumetti e illustrazione che ospitava nel suo stand Silvia Ziche, disegnatrice storica di Topolino, disponibilissima e pronta a personalizzare ogni volume presentatole. Un'altra piacevole sorpesa è stata la presenza di Massimo Centini, condiviso tra diversi editori tra cui Priuli & Verucca e l'Università popolare di Torino, sempre disponibile a scambi di opinioni e battute. Naturalmente anche in questo caso sarebbe impossibile citare tutti gli editori che mi hanno colpito ma credo che sia d'uopo un occhio di riguardo nei confronti di alcuni che più di altri hanno colpito la mente malata di chi scrive.
Inizierei subito dalla Tsunami edizioni, casa specializzata in biografie di rocker e piccoli capolavori quali ad esempio "Parola di Ozzy" raccolta di aforismi, che parolone, del famoso divoratore di pipistrelli. Molto interessanti anche le proposte di Iacobelli che, oltre a collane "serie", presenta una collana incentrata sui miti che hanno formato la generazione degli anni '80: i cartoni animati. Nello spazio della Fandango era invece possibile trovare la lettereratura ricercata che ha sempre caratterizzato le produzioni di questo marchio poliedrico. Un ultima menzione è d'obbligo per la Fanucci, organizzatrice di una conferenza su Philip K. Dick, vero eroe per chi, come me, ha sempre apprezzato i libri di cibernetica e le insalate di matematica.