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Torino Teatro Colosseo. Daniel Ezralow danza l'Uomo contemporaneo
Mercoledì 30 gennaio 2013, presso il teatro Colosseo di Torino, è andato in scena "Open" , il nuovo spettacolo della compagnia di danza di Daniel Ezralow. Il teatro era gremito, la coda alle casse arrivava fino in strada a intasare il traffico e tra gli astanti erano facilmente riconoscibili gli addetti al settore. Impossibile non riconoscere altri ballerini, grazie all'incedere elegante, al particolare modo di sostare in piedi e a all'inconfondibile morbidezza dei movimenti.
Questo è il mondo della danza, un'élite di interpreti dell'effimero e del pathos, in grado di commuovere e sorprendere con un volteggio o in salto. Aggraziati e leggeri, in grado di fare sforzi immani sorridendo, pronti a sopportare dolore e traumi al grido di "the show must go on". Non solo quando si tratta dell'aulico balletto classico, ma anche quando si parla di danza moderna, dove i vari stili attuali, nati dalla strada, si uniscono agli accademici passi dagli altisonanti nomi francesi. Ezralow è stato uno dei fondatori dei Momix e spesso si riconosce quest'impronta nei suoi lavori. Le sue coreografie uniscono agilità, interpretazione e talento, sfruttando al massimo diversi canali comunicativi.
In "Open" gli otto danzatori interagiscono con proiezioni digitali e con un repertorio di musica classica di grande impatto. I ballerini provengono da realtà differenti e hanno unito i loro bagagli artistici per dare vita a uno spettacolo fortemente emozionale, dove la danza classica si unisce inequivocabilmente con la street dance, dove si ride e ci si commuove.
Lo spettacolo si compone di differenti quadri, rappresentanti diversi aspetti della vita dell'Uomo, inteso come Entità Vivente. Sono vecchie coreografie create da Ezralow durante la sua lunga carriera e reinterpretate oggi in chiave moderna. Si tratta di vignette, di brevi scorci di vita contemporanea finemente definiti e concepiti per toccare direttamente il cuore dello spettatore. E' impossibile non ridere durante lo sketch dove due neo sposini si affrontano come due wrestler navigati sull'immaginario ring della vita matrimoniale. O non commuoversi per l'interpretazione che Ezralow dà dell'incontro tra nord e sud del mondo, con una struggente rivisitazione di Romeo e Giulietta, lui nero e lei bianca, lui istintivo e lei rigida e ferrea nel suo pas de bourrée.
Un climax emozionale unico che ha portato a quasi 8 minuti di applausi ininterrotti. Poiché Ezralow ha padroneggiato tutti gli stili comunicativi, dalla pubblicità per la televisione al musical, anche gli inchini finali sono diventati uno show. Con immagini proiettate che invitano al riciclaggio, alla pace, all'apertura mentale, i ballerini hanno giocato tra loro e con il pubblico, dando vita ad una festa cui si è poi unito anche lo stesso coreografo.