Supporta Gothic Network
La truffa dei Logan. Esilarante ma a rilento per Soderbergh
Aveva dichiarato di essersi ritirato dalle scene ma, come il buon Mick Jagger, vi ha rimesso piede prima che tutti si convincessero del contrario: Steven Soderbergh è tornato ad una commedia graffiante ed un cast all stars come al suo solito, a cominciare da Ocean Eleven (e gli altri). Con La truffa dei Logan (Logan Lucky) mette insieme Rebecca Blunt (che forse non esiste!) che esordisce alla sceneggiatura ed una serie di attori tra cui spicca Daniel Craig, lo 007 degli ultimi vent'anni. Insieme e come protagonisti, Channing Tatum e Adam Driver per i due Logan del titolo e Katie Holmes come ex-Logan di Jimmy.
La trama è la seguente: Jimmy (Channing Tatum) e Clyde Logan (Adam Driver) sono due fratelli della provincia americana piuttosto messi male, il primo zoppica ed ha divorziato dalla moglie Bobbie Jo (Katie Holmes) che si è risposata con un altro; Clyde ha un bar sulla strada dove sembra annoiarsi alquanto. Quando Jimmy perde il lavoro perché zoppica e non l'ha trascritto nell'assicurazione sanitaria, pensa alla rapina del secolo: ossia di rubare il denaro nel caveau della Charlotte Motor Speedway nella Carolina del Nord dove si svolge la gara automobilistica Coca-Cola 600, durante il weekend del Memorial Day. Per aver successo però dovranno chiedere aiuto al galeotto Joe Bang (Daniel Craig).
Il film procede, in realtà un po' a rilento per una commedia frizzante come vorrebbe essere, e il macchinoso piano per rubare i soldi sembra funzionare, senonché una fastidiosa quanto puntigliosa ispettrice dell'FBI, Sarah Grayson (Hilary Swank), non ci mette il naso e comincia a dubitare di tutto e di tutti...
Fra un Daniel Craig brutto e ruvido, due “sfigati” come i fratelli Logan, le solite pin-up, Mellie Logan (Riley Keough) e Bobby Joe (Katie Holmes), sembra tutto già visto e forse il dato più interessante di tutti è la “finta” sceneggiatrice Rebecca Blunt, sotto il cuo pseudonimo si nasconde forse la moglie di Soderbergh Jules Asner, lo stesso regista oppure l'improbabile comico John Henson.