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Tunué. Mazinga nostalgia, passato e presente degli otaku
Torna in libreria per Tunué uno dei saggi cardini nel nostro Paese per quello che riguarda lo studio dei manga e degli anime: Mazinga nostalgia di Marco Pellitteri, che nel lontano 1999 portò l'interesse su un fenomeno che durava già da una ventina d'anni.
Vent'anni o quasi non sono pochi, tante cose si sono aggiunte man mano che il tempo passava e per questo motivo la nuova edizione di Mazinga nostalgia è in due volumi corposi, corredati di immagini, con cui si racconta un fenomeno variegato e che ormai ha cresciuto più di una generazione di spettatori.
Negli anni Novanta molti ragazzi e ragazze che da più piccoli si erano appassionati agli anime hanno iniziato a costruire una professionalità intorno al loro interesse, come lo stesso autore del saggio, un fenomeno che poi non ha smesso di crescere e che pone fumetti e cartoni animati giapponesi tra i grossi fenomeni pop a cavallo tra Ventesimo e Ventunesimo secolo.
La nuova edizione di Mazinga nostalgia si lega anche alle celebrazioni per i quarant'anni di Heidi e Goldrake nel nostro Paese, apripista di un'invasione pacifica che ha segnato immaginario, sogni e bisogni.
Marco Pellitteri racconta nelle pagine dei due libri un universo rutilante e vario, con tante tematiche, alcune indubbiamente scomode e non certo per bambini, e personaggi entrati in un pantheon di eroi e eroine alla pari di altri più classici. Non è un caso che l'autore tracci infatti dei paralleli tra Occidente e Oriente, come quello tra il Corsaro nero salgariano e Capitan Harlock, o quello tra Superman e Jeeg robot d'acciaio, o ancora quello tra Candy Candy e i romanzi di Jane Austen e delle sorelle Brönte.
In ogni caso Mazinga nostalgia non vuole fare leva sui ricordi di un passato che oggi non esiste più, ma un approfondimento vasto su un mondo considerato ormai fondamentale per la comprensione della cultura otaku e nerd degli ultimi quarant'anni.
Per cui i due volumi di Mazinga nostalgia sono senz'altro due libri interessanti e da avere per chi era ragazzino allora, ma anche per chi è arrivato dopo e magari ha scoperto manga ed anime grazie a parenti più anziani, a volte gli stessi genitori, oltre a chi è interessato alle sfumature della cultura pop, che in questo caso ha svelato un mondo millenario e affascinante come quello giapponese, capace di coniugare tradizioni e modernità, distopie e buoni sentimenti, con al centro spesso il tema eterno e non certo solo nipponico di crescere e trovare il proprio posto nel mondo, tra mille difficoltà, dolori e gioie.
Due libri che parlano quindi di passato e presente, di passioni che durano e che ne svelano altre nascoste dietro, di compagni di pomeriggi non poi così lontani e di tutto quello che c'era e c'è collegato.