La voglia di vivere. Nonostante tutto

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Locandina di Nonostante tutto

Nonostante tutto è il titolo dello spettacolo andato in scena al Teatro Sacri Cuori di Gesù e Maria a Roma il 24 gennaio scorso, il testo è liberamente tratto  da Memoria del buio, un libro che è un'opera collettiva di 112 prigioniere politiche argentine.

Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia, ne sono rimaste affascinate e dopo averlo letto hanno voluto conoscere le autrici, che vivono attualmente in Italia. Dalla lettura del libro, che contiene i ricordi, le lettere ai famigliari, le trascrizioni dei diari, l'eco degli avvenimenti esterni alle mura delle carceri argentine, in un arco di tempo dal 1974 al 1983, e la liberazione avvenuta in momenti diversi, e dal confronto con le autrici è nata l'idea di trarne una pièce, la cui scrittura è stata affidata a Giulia Donelli. Lo spettacolo è nato dalla sensibilità e dalla volontà delle tre donne, che affermano:"Noi abbiamo letto le loro storie, siamo rimaste stupite dalla loro forza e dalla spiazzante e delicata ironia con cui affrontarono tutto e le abbiamo contattate. In seguito all’incontro, lo scambio umano con quelle protagoniste è stato grande esattamente come ce lo aspettavamo a fine lettura”.

Il testo dello spettacolo non segue pedissequamente il libro ma ne è un eccellente concentrato, basato su due prigioniere, la Negra e Cachita, i nomignoli che useranno nei loro contatti. Le diverse scene che si susseguono, sono brevi ma intense, sono incentrate non sugli aspetti feroci, le torture e le umiliazioni volte a distruggere la dignità della persona, ma sulla volontà di resistenza, di vivere nella speranza che l'incubo finisca. Dai parassiti al desiderio di lavarsi, la gioia per il sole, il desiderio di sapere cosa avviene all'esterno, la voglia di comunicare con il figlio di dieci anni di Cachita, la radio, un bene prezioso ma pericoloso, che deve essere nascosto agli aguzzini, da tutto emerge, indomita, la voglia di vivere e si esprime anche con il canto e il desiderio di ballare.

L'impianto scenico è funzionale e formato di pochi elementi essenziali, che le interpreti muovono per delimitare le celle e gli altri luoghi in cui si svolge l'azione, le luci sottolineano magistralmente gli avvenimenti e lo stato d'animo che generano nelle protagoniste. La fisicità, i movimenti scenici e le voci nell'intensa e coinvolgente interpretazione di Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia hanno dato vita ai due personaggi hanno immerso con rara efficacia il pubblico in quella atmosfera da incubo, ma soprattutto, nel contempo hanno espresso tutta l'ironia, l'allegria e la voglia di resistere … nonostante tutto.

La sensibilità e la generosità di Enrica Chiurazzi, Claudia de Candia e Giulia Donelli in questo caso si sono volte ad Emergency, l'incasso, infatti, tranne le sole spese vive, è stato devoluta al Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya nella zona curda a nord dell' Iraq. In quel centro non si fabbricano solo le protesi per i mutilati dalle mine che provengono da tutto l'Iraq, ma si avviano anche i mutilati, uomini e donne, che altrimenti non potrebbero sostentarsi con le proprie forze, ad una professione, falegnami, fabbri, sarti, con corsi gratuiti e un aiuto in denaro per avviare l'attività. Il contenuto ideale dello spettacolo è vicino a quello di Emergency, che nel suo statuto fondativo dichiara gli obiettivi della sua attività che prevedono, non solo le cure di alta qualità e gratuite delle vittime della guerra e della povertà, ma anche la promozione della pace della solidarietà e dei diritti umani.

Sono passati 40 anni dal golpe che segnò l'inizio della dittatura in Argentina e forse visto il tempo trascorso è il caso di ricordare alcuni punti fondamentali: il colpo di stato non avvenne platealmente come quello che l'aveva preceduto in Cile, al contrario ci fu lo sforzo costante di dare all'esterno un'apparenza di rispetto della legalità. Villa Devoto, dove furono rinchiuse le donne autrici del libro, fu a differenza della famigerata ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada) il carcere vetrina da esibire all'esterno. Questo non significa che non ci fossero crudeli torture, sia fisiche che psichiche, né la morte per fucilazione o nel Rio della Plata gettatati vivi dagli aerei. Tutto quello che avvenne non fu il frutto occasionale del sadismo dei carcerieri, ma fu pianificato e basato sull'indottrinamento dei militari subalterni. Per chi volesse approfondire c'è il libro di Horacio Verbitsky, Il Volo - Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos. I fatti accaduti potrebbero sembrare nati dalla follia dei militari argentini, ma nel suo libro Shock Economy, Naomi Klein ha spiegato in maniera esemplare che si tratta di uno dei possibili metodi per imporre con la violenza l'economia neo liberista, in un paese in cui la maggior parte della popolazione vi si opponeva, è stata insomma una forma di guerra, che ha cancellato quasi totalmente una intera generazione di giovani argentini

Pubblicato in: 
GN12 Anno VIII 28 gennaio 2016
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Sacri Cuori di Gesù e Maria a Roma
24 gennaio 2016 17.30      
Nonostante tutto

Da un’idea di Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia
Scritto da Giulia Donelli

Con Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia

Disegno luci di Elena Guitti
Scenografie di Serena Zuffo

Produzione Indipendente in collaborazione con Il Faro Teatrale e Compagnia Ồyes

Menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro 2013

Spettacolo presentato da il Gruppo di Emergency Nomentana con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia e dell’Istituto italo-latino americano

Vedi anche: 

l volo. Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos. Fandango Tascabili, Roma, 2008. Collezione Fandango Tascabili, 205 pp