West Side Story. Romeo e Giulietta nella New York degli anni '50

Articolo di: 
Teo Orlando
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In occasione del suo 50° anniversario, nel 2011, la trasposizione cinematografica di West Side Story, il più celebre musical mai rappresentato a Broadway, è stata restaurata per restituirle tutta la freschezza dell'originale e per rendere possibile la sua proiezione con le risorse della moderna alta definizione (il film vinse ben dieci premi Oscar). Dal momento che non va dimenticato che le musiche sono dovute alla penna insuperata di Leonard Bernstein, l'Accademia di Santa Cecilia ha pensato di presentare la versione rimasterizzata di West Side Story, con l'esecuzione dal vivo della sua colonna sonora.

Il 21 maggio 2016 l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, diretta dal Maestro Ernst van Tiel, ha eseguito dal vivo la partitura accompagnando in sincrono la proiezione del film con i suoi balletti vorticosi e le sue canzoni senza tempo (che, appunto, si potranno ascoltare con le voci degli interpreti originali). Bernstein accettò di scrivere le musiche dopo essere stato contattato dal regista e coreografo Jerome Robbins, e arrivò a definire West Side Story "una versione moderna di Romeo e Giulietta ambientata nelle periferie durante le celebrazioni di Pasqua".

Originariamente la pièce avrebbe dovuto riguardare le rivalità tra ebrei e cattolici nella New York del dopoguerra, ma poi si decise di focalizzarsi sui contrasti tra gli americani di origine europea e le gangs di portoricani. Bernstein si fece coadiuvare per le lyrics dal giovane compositore Stephen Sondheim, fino ad ultimare la stesura delle musiche nel 1957, quando il musical fece il suo esordio trionfale a Broadway (ma non mancarono proteste da parte di chi trovò scandalosa la descrizione in chiave di musical di eventi violenti come le guerre tra bande rivali). 

La storia è ambientata nel mondo delle bande giovanili nella Manhattan degli anni '50 (da questo punto di vista è un prototipo rispetto a film come Grease o Quadrophenia) e racconta l'amore contrastato tra Maria, sorella del leader della banda di portoricani Sharks, e Tony, membro della banda di americani Jets, provenienti dal Bronx. Alla fine rimarranno uccisi durante un duello per la supremazia territoriale i due leader delle due gangs e lo stesso Tony, mentre Maria sopravviverà simboleggiando l'anelito a una vita comune più equa e giusta.

Quando nel 1961 uscì la versione cinematografica, i registi furono addirittura due, ossia Jerome Robbins e Robert Wise, i quali si affidarono a due star emergenti quali Natalie Wood e Richard Beymer. La Wood, pur di origine russa, incarnava il tipo di bellezza bruna capace di interpretare il tipo di donna irrequieta e libera, refrattaria alle convenzioni sociali (e qui si immedesima perfettamente nella portoricana Maria), mentre Beymer incarna il tipo del giovane idealista e impulsivo (qui è Tony, che "osa" innamorarsi di una donna di altra etnia e imparentata con la banda rivale). I coprotagonisti, George Charikis, nel ruolo di Bernardo, e Rita Moreno, in quello di Anita, sono anch'essi di grande spessore, al punto da vincere l'Academy Award come migliori attore e attrice non protagonisti.

La performance a cui abbiamo assistito si è avvalsa dell'ausilio di moderne tecnologie sviluppate dlla società Audionamix, che ha permesso di isolare i dialoghi espungendo gli elementi orchestrali dalla colonna sonora: ciò ha permesso al direttore e all'Orchestra di Santa Cecilia di accompagnare i dialoghi e le canzoni, lasciate anch'esse in originale, con gli strumenti dell'Orchestra suonati dal vivo.

Nella partitura Bernstein mescola abilmente momenti classicheggianti con tipici motivi della musica leggera americana: dallo swing (Jet Song) al mambo fino al cha cha. Memorabile è poi la canzone America, dove vengono ironicamente lodate le qualità positive dell'American Way of Life, contrapposte alla vita a Porto Rico  (“I’ll drive a Buick through San Juan/If there’s a road you can drive on”), dove l'ironia si riflette nello stile musicale ispanico, scandito da chitarra e percussioni. Nel film Anita canta le parti a favore degli Stati Uniti, mentre Bernardo stigmatizza i pregiudizi razziali, specialmente quelli contro i portoricani (“Life is all right in America/If you're all white in America”). La canzone è stata poi riadattata variamente, dalla cover progressive del compianto Keith Emerson con i Nice (con la melodia principale fusa con alcuni motivi dalla Sinfonia  n. 9, "Dal nuovo mondo", di Antonin Dvořák, e con  il "Blue Rondo à la Turk", uno standard jazz di Dave Brubeck) all'influenza sulla dissacrante "Amerika" del gruppo metal tedesco Rammstein, fino al riuso fattone dai Metallica nell'introduzione strumentale alla canzone "Don't Tread On Me".

Pubblicato in: 
GN28 Anno VIII Numero doppio 26 maggio - 2 giugno 2016
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 21 maggio ore 18 - Lunedì 23 ore 20,30 - Martedì 24 ore 19,30

WEST SIDE STORY
Film with live Orchestra

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Ernst van Tiel direttore
Musiche di Leonard Bernstein

Il musical nella versione cinematografica di Robert Wise e Jerome Robbins (1961), con voci e dialoghi in originale e colonna sonora eseguita dal vivo.Anno:    1961
Durata:    145 min
Regia:    Jerome Robbins, Robert Wise
Soggetto:    Jerome Robbins, Arthur Laurents
Sceneggiatura:    Ernest Lehman, Jerome Robbins, Arthur Laurents
Produttore:    Robert Wise
Fotografia:    Daniel L. Fapp
Montaggio:    Thomas Stanford
Musiche:    Leonard Bernstein
Lyrics: Stephen Sondheim
Scenografia:    Boris Leven, Victor A. Gangelin

Interpreti e personaggi
Natalie Wood: Maria
Richard Beymer: Tony
Russ Tamblyn: Riff
Rita Moreno: Anita
George Chakiris: Bernardo
Simon Oakland: Tenente Schrank
Ned Glass: Doc
William Bramley: Agente Krupke
Tucker Smith: Ice
Tony Mordente: Action