Supporta Gothic Network
XI° Festival di Musica e Arte Sacra. Dal Requiem di Sgambati all'Adagio mozartiano
Inauguratosi nel 2002 e con il motto fondamentale di “L'Arte salva l'arte”, il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, è giunto quest'anno all’undicesima edizione con un programma di eccellenza per la musica ed uno altrettanto ricco per i restauri: entrambe le attività sono contemplate dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, che quest'anno è dedicato all’Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI. Il Festival si svolgerà dal 2 al 13 novembre 2012 tra Roma e la Città del Vaticano.
Il Fondatore e Presidente Generale Sen. Dr. h.c. mult. Hans-Albert Courtial spiega come la Fondazione si regga grazie alla beneficenza dei privati: “Soprattutto tedeschi sono i nostri mecenati: miei connazionali che vedono devolvere ogni singolo euro delle loro donazioni per il Festival e nemmeno una spesa di rappresentanza.” Poi aggiunge,con le parole del fratello del Papa, Georg Ratzinger: “La musica è stata scelta per cantare lodi a Dio come preghiera più fine, che regala un'ulteriore dimensione diventando la strada che porta direttamente a lui”.
I concerti di quest'anno coinvolgono inoltre, come nello scorso anno, l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma che è rappresentata dal Direttore Artistico Alessio Vlad: “L'Opera ringrazia della partecipazione al Festival. Le sinfonie di Bruckner sono dedicate a Dio da un fervente cattolico come il compositore tedesco che è legatissimo a Wagner, cui è dedicato l'Adagio e di cui ricorre il bicentenario l'anno prossimo. Una sorta di requiem solo per il creatore della Tetralogia (la Settima Sinfonia è dedicata a Ludwig II di Baviera, grande mecenate di Wagner cui dobbiamo la l'intera Tetralogia wagneriana, N.d.R.) e che inoltre si avvale di un direttore come Markus Stenz di fondato valore e poco conosciuto in Italia”. Aggiungiamo poi che Bruckner – che nel Festival Sacro di quest'anno è presente con la Settima Sinfonia il 7 novembre nella Basilica di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio - con la Nona ha appena inaugurato la Stagione Sinfonica di Santa Cecilia e che lo scorso anno è stato presente sempre con la Settima diretta da Georges Prêtre insieme ai Wiener Philarmoniker, l'ochestra residente del Festival e presente quest'anno in veste da camera.
Il Maestro Lanzillotta invece presenta il concerto inaugurale del 2 novembre che si avvale dell'Orchestra Roma Sinfonietta, dei Cori da concerto dell’Associazione corale Stuttgarter Liederkranz e di Ulf Bästlein, baritono e Ulrich Walddörfer, direttore: “Siamo onorati del concerto di inaugurazione e felici di aver aggiunto la Messa da Requiem di Giovanni Sgambati al nostro repertorio. Un requiem sinfonico, quello di Sgambati, di grande serenità.”
L'11 novembre ci sarà un doppio concerto alle 18 e alle 21: il primo è in forma privata e viene offerto in Vaticano ai sostenitori della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, con la Missa Anno Santo composta dal fratello del Papa, Georg Ratzinger e direttore il M. Massimo Palombella a dirigere il Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”: “Il programma promuove l'evangelizzazione con due brani da Palestrina e due da Perosi, che sono i due autori che definiscono meglio in senso musicale la Cappella Sistina.” La sera alle 21 nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli vi sarà invece un concerto aperto al pubblico con lo Johann-Rosenmüller-Ensemble (su strumenti storici) insieme al Bach-Chor Siegen con il Vespro della Beata Vergine Maria di Claudio Monteverdi.
Il concerto di lunedì 12 novembre alle 20 offre un programma dalla Polifonia Romana e dalla musica corale cattolica dalle isole britanniche nel tempio mariano della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, con il il Westminster Cathedral Choir diretto da Martin Baker.
Il 13 novembre di nuovo si terrà un doppio concerto alle 16 e alle 21. Il primo si svolgerà in San Pietro con la Santa Messa celebrata da Sua Em.za Cardinale Angelo Comastri ed il Westminster Cathedral Choir diretto da Martin Baker; il secondo nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura alle 21 è tutto dedicato a Mozart – con il famoso Adagio e Fuga in do minore K546 e la Sinfonia in la maggiore K201 oltre ad un altro novero di brani noti di laudi - dall'orchestra da camera dei Wiener Philarmoniker con Chen Raiss soprano.
A cura del Professor Pietro Stamberg che li dirige e li supervisiona per la Fabbrica di San Pietro e con il sostegno della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, sono stati intrapresi e conclusi a tempo debito – cinque anni complessivi – il restauro del prospetto sud della Basilica Vaticana nel terzo lotto, che riguarda il manufatto centrale a croce greca della Basilica, progettato nel Cinquecento da Michelangelo a cui lavorò fino alla morte nel 1564.
La superficie di travertino complessivamente restaurata consta di 14.000 mq., ed insieme a questa è stata restaurata una fontana poco nota, la cosiddetta “Fontana della Burbera” (la burbera è un argano) sulla terrazza settentrionale della Basilica Vaticana: questa era atta a trasportare l'acqua ai piani superiori del Vaticano e fu inzialmente risistemata dal Valadier nel 1826, mentre fu eretta e dedicata in epoca romana ad una moglie pia e devota dal marito e dal figlio, tale Taminia Novatilla della gens Laecania. Il sarcofago marmoreo proviene dalla Tomba di Nerone sulla Cassia dove vennero rinvenuti altri reperti appartenenti alla stessa gens Laecania.
La fontana è ricoperta di salamandre, creature del fuoco, e stupisce pensare che il figlio della signora romana era vicecomandante dei vigili del fuoco antichi, coniugando quindi nel reperto una doppia funzione relativa ai due elementi acqua-fuoco, peraltro rimasta, visto che tuttora vi passano le condutture del sistema anti-incendio della Basilica.