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Otto e mezzo
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Otto e mezzo
Federico Fellini, 1963
Claudia Cardinale
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L’ottantesima stagione concertistica della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti ha offerto un appuntamento di straordinario interesse con il concerto Songs di Michael Mantler, presentato presso l'Aula Magna della Sapienza di Roma, sabato 25 gennaio 2025 alle ore 17.30. Realizzato in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, il concerto ha ripercorso quasi quarant’anni della produzione del compositore e trombettista austriaco (ma attivo soprattutto negli USA), intrecciando in maniera unica linguaggio musicale e letterario e offrendo una panoramica del suo lavoro più recente e delle sue collaborazioni con alcuni dei più talentuosi musicisti contemporanei.
Il seme del fico sacro, una co-produzione iraniano-franco-tedesca realizzata senza il benestare del governo iraniano, vincitore del Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes e candidato agli Oscar 2025 come Miglior Film internazionale in rappresentanza della Germania col titolo in inglese The Seed of the Sacred Fig, è, già dal titolo, una straordinaria metafora della situazione politica in Iran, ma contemporaneamente lo è del Potere come malattia del mondo. Il geniale Mohammad Rasoulof, dopo Il male non esiste, continua ad indagare la mancanza di libertà con la sopraffazione del potere politico sul popolo e l’assenza di democrazia che crea una catena infinita di danni nei confronti dell’umanità: quale argomento più attuale in questo mondo martoriato dalle guerre?
Il Complesso Museale di Santa Maria della Scala dal 17 ottobre al 30 marzo 2025 ospita la mostra Costellazioni. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Banca Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi, a cura del Prof. Luca Quattrocchi, Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena.
La presidenza della Repubblica di Polonia nel Consiglio dell’Unione Europea viene inaugurata in musica all'Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso 17 gennaio con due virtuosi provenienti da mondi musicali geograficamente, filosoficamente e culturalmente distanti: ovvero il polacco Leszek Możdżer e l'israeliano Zohar Fresco. La Sala dedicata a Gianni Borgna ha accolto un nutrito nugolo di appreciators dei due musicisti insieme alle presenze istitutuzionali, tutti convinti dall'improvvisazione sincronica dei due musicisti.
Con Itaca. Il ritorno, il regista Uberto Pasolini dall'Onda (già noto come produttore di Full Monty e per aver realizzato film come Still Life e Nowhere Special), ci offre una rilettura radicale dell’epopea di Omero, spogliandola di mostri, magie e interventi divini. Il regista compie una scelta ben precisa: preferisce concentrarsi sull’intima umanità dei protagonisti, riservando solo alla fine le scene d'azione e costruendo un dramma universale che parla di perdita, speranza e riconciliazione. L’assenza degli dèi, elemento centrale dell’Odissea, è qui una decisione programmatica che segna il distacco dalla tradizione epica: la storia si trasforma in un viaggio psicologico, privo di sovrannaturale, dove gli uomini affrontano il peso delle proprie decisioni senza il conforto o l’intromissione del divino.
Otto e mezzo
Federico Fellini, 1963
Claudia Cardinale