Accademia Filarmonica Romana. Assoli 2025

Il nuovo anno all’Accademia Filarmonica Romana si apre con l’avvio giovedì 23 gennaio in Sala Casella (via Flaminia 118, ore 20) della nuova edizione, la nona, di Assoli, il ciclo che l’istituzione romana dedica alla creazione musicale contemporanea, focalizzata in questa stagione sulla letteratura pianistica dal Novecento ad oggi.

Sei appuntamenti da gennaio a maggio (il giovedì in Sala Casella ore 20), in cui tre pianisti specializzati nel repertorio del Novecento e della musica di oggi – Ciro Longobardi, Marco Scolastra, Erik Bertsch –, suoneranno le musiche di compositori che hanno lasciato il segno nella storia della musica occidentale quali sono stati Olivier Messiaen, Goffredo Petrassi e, ancora oggi, Tristan Murail. Altri tre concerti saranno tenuti da altrettanti pianisti-compositori – Jacopo Petrucci, Giordano De Nisi, Francesco Leineri –, dedicando i programmi alla propria musica e a quella di giovanissimi colleghi, presentando nuove creazioni in prima assoluta.

Per ogni concerto Domenico Turi, direttore artistico della Filarmonica, dialoga con gli interpreti e i compositori per una introduzione all’ascolto delle musiche.

IL CONCERTO DI APERTURA DI ASSOLI

L’appuntamento di apertura sarà affidato a Ciro Longobardi per un approfondimento su Olivier Messiaen, figura centrale della musica pianistica del Novecento, di cui Longobardi in Italia è uno dei più accreditati interpreti. Saranno eseguiti alcuni estratti dal Catalogue d’Oiseaux (1958), una raffinata raccolta di trascrizioni di canti di uccelli ed elementi descrittivi del paesaggio per la cui registrazione discografica il pianista italiano ha ottenuto il Premio Abbiati del Disco. La fedele trascrizione dei loro versi e dell’ambiente circostante nasconde una tecnica compositiva ricca e articolata, che si alimenta di suggestioni combinando soluzioni innovative e variegate modalità di scrittura. A seguire una selezione da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus, un ampio affresco dalla sontuosa ricchezza di immagini sonore, composto nel 1944, un ciclo di venti brani legati da una linea narrativa comune di carattere religioso, indicata da compositore francese come «La contemplazione del Dio-Bambino nella mangiatoia e gli sguardi che si posano su di Lui». Da un punto di vista tecnico, questo lavoro combina diverse sperimentazioni legate allo studio dei registri utilizzati, del timbro e dell’armonia, unite a tratti di virtuosismo.

Finalista e miglior pianista presso il Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel 1994, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, Ciro Longobardi ha suonato come solista e camerista per alcune tra le maggiori istituzioni concertistiche, tra cui Milano Musica, Ravenna Festival, Biennale di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, INA GRM Parigi, Guggenheim Museum New York, Festival di Salisburgo. Nel triennio 2020-22 ha presentato l’integrale della musica per pianoforte solo di Olivier Messiaen in 5 concerti per il Festival Aperto di Reggio Emilia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi dischi, tra cui il già citato Premio Abbiati del Disco per la registrazione del Catalogue d’Oiseaux di Messiaen (Piano Classics). Da allora la registrazione completa dell’opera pianistica del compositore francese è continuata e si conclude a inizio 2025, per un totale di sette dischi e tre cofanetti. Collabora con la Fondazione Prometeo di Parma in qualità di pianista. È membro fondatore del collettivo partenopeo Dissonanzen.

GLI ALTRI CONCERTI DELLA RASSEGNA

Il 27 febbraio protagonista sarà Jacopo Petrucci, pianista e compositore aquilano, classe 1999, che nel suo pezzo Complementary loops esplora la relazione possibile tra suono acustico ed elettronica, mentre nella prima assoluta Variazioni senza un tema, si sofferma sull’arte della variazione. Due i pezzi di Daria SciaPetra e Marina, quest’ultima in prima assoluta –, mentre in Preludio n. 1 di Martina Cavazza Preta la giovane musicista trae ispirazione dalle tecniche compositive di Ligeti e dalle atmosfere di primo Novecento. Completa il programma Ponti al telefono per l’iniziato I. di Antonio La Spina che indaga una dimensione di intimità dove la musica si carica di significati segreti ed emotivi.

Marco Scolastra, pianista molto apprezzato per l’approfondimento della musica del Novecento storico e dei nostri giorni, dedica il suo concerto del 6 marzo a un ritratto sulla scrittura pianistica di Goffredo Petrassi, di cui esegue Partita, Toccata, Petite pièce e una selezione dalle Otto invenzioni, ripercorrendo l’evoluzione compositiva di Petrassi in un arco di cinquant’anni, dal 1926 al 1976.

Il 20 marzo sarà la volta di Giordano De Nisi, pianista e compositore che eseguirà le sue composizioni Sonata, in cui si confronta con la tradizione della forma-sonata, Prismi, raccolta di brevi brani in continua espansione, esplorano il registro acuto dello strumento, e sulle sonorità opposte nerodenso, in prima assoluta, in cui l’attenzione si sposta sulle sonorità più gravi. Il programma ospita anche le prime esecuzioni di Gilberto Bartoloni (Una questione personale: notturno alla maniera della notte) ed Elena Postumi (Lieu de mémoire).

Francesco Leineri, compositore e performer interessato alla contaminazione dei linguaggi artistici, si sofferma nel concerto dell’8 maggio sull’indagine del suono pianistico e delle sue potenzialità. Eseguirà sei brani tratti dai suoi 12 Motivi, un progetto del 2021 che intreccia musica, video, paesaggi sonori ed elettronica con l’obiettivo di indagare il rapporto tra l’individuo e l’ambiente circostante, e, ideale punto di continuità con il suo progetto, sei pezzi tratti da Das Buch der Klänge (Il libro dei suoni, 1979-82), lavoro di rara esecuzione del compositore tedesco Hans Otte. Pervasa da un senso di profonda spiritualità e sensibile alle influenze del minimalismo, la musica di Otte si muove tra l’esplorazione del suono e l’attenzione verso le possibili contaminazioni tra le arti.

Il concerto conclusivo il 22 maggio sarà affidato al pianista italo-olandese Erik Bertsch, altro raffinato interprete della musica d’oggi, che si sofferma su una parte della produzione pianistica di Tristan Murail esplorando le relazioni tra suono, armonia, timbro e risonanza, nell’ambito di una prospettiva che si avvale dell’analisi dello spettro sonoro. I brani proposti da Bertsch comprendono uno scarto temporale di circa 45 anni, che mette in evidenza analogie ed evoluzioni dello stile compositivo del musicista francese. Da Le Misanthrope d’après Liszt et Molière e Impression, soleil levant, entrambi del 2022, a Territoires de l’oubli del 1977 che vide la sua prima assoluta proprio all’Accademia Filarmonica Romana nel 1978 eseguita da Michaël Levinas, dedicatario della composizione.

Assoli si inserisce nella rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2025 sullo Spettacolo dal Vivo

ASSOLI: Il pianoforte dal 900 ad oggi

SALA CASELLA

giovedì 23 gennaio 2025 | ore 20
Ciro Longobardi pianoforte

Olivier Messiaen
da Catalogue d’Oiseaux
L'Alouette lulu
Le Traquet stapazin
da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus
Regard du Fils sur le Fils
Le baiser de l'Enfant-Jésus
Regard de l'Esprit de joie

giovedì 27 febbraio ore 20
Jacopo Petrucci
Jacopo Petrucci pianoforte

Jacopo Petrucci (1999)
Complementary loops (2024) per pianoforte ed elettronica
Daria Scia (1986)
Petra (2022)
Marina* (2024)

Martina Cavazza Preta (1994)
Preludio n. 1 (2023)

Antonio La Spina (1991)
Ponti al telefono per l’iniziato I. per pianoforte, cassa bluetooth e walkie-talkie (2021-23)

Jacopo Petrucci
Variazioni senza un tema* (2025)

giovedì 6 marzo ore 20
Goffredo Petrassi
Marco Scolastra pianoforte

Goffredo Petrassi (1904-2003)
Partita (1926)
Toccata (1933)
Selezione dalle Otto invenzioni (1944)
Petite pièce (1950-76)
Oh les beaux jours! (1942-76)

giovedì 20 marzo ore 20
Giordano De Nisi
Giordano De Nisi pianoforte

Giordano De Nisi (1993)
Sonata (2019)

Gilberto Bartoloni (1993)
Una questione personale: notturno alla maniera della notte* (2024)

Giordano De Nisi
Prismi (2021-25)

Elena Postumi (1994)
Lieu de mémoire n. 2* (2024)

Giordano De Nisi
nerodenso* (2024)

giovedì 8 maggio ore 20
Francesco Leineri
Francesco Leineri pianoforte

Francesco Leineri (1990)
6 pezzi da 12 Motivi (2021) (versione per pianoforte solo)

Hans Otte (1926-2007)
6 pezzi da Das Buch der Klänge (1979-82)

giovedì 22 maggio ore 20
Tristan Murail
Erik Bertsch pianoforte

Tristan Murail (1947)
Le Misanthrope d’après Liszt e Molière (2022)
Impression, soleil levant (2022)
Territoires de l’oubli (1977)

Biglietti: concerto singolo 11 euro. Abbonamento ai 6 concerti 30 euro (promozione valida fino al 21 gennaio).

Info: www.filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
Tutto il programma su www.filarmonicaromana.org