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Alba. Grande Finissage alla Fondazione Ferrero il 15 e 23 febbraio
La mostra Dal nulla al Sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen, si avvia alla chiusura che avverrà il prossimo 25 febbraio. Sono destinati ad aumentare ancora gli oltre 90 mila visitatori che, ad oggi, hanno raggiunto Alba per ammirare le opere straordinarie di Marcel Duchamp, René Magritte, Salvador Dalì, solo per citare alcuni artisti.
Nelle ultime settimane saranno due gli appuntamenti attraverso i quali il curatore della mostra, Marco Vallora accompagnerà il pubblico alla scoperta di nuove testimonianze legate allavventura dada e surrealista.Venerdì 15 febbraio, si svolgerà nell'auditorium della Fondazione Ferrero, alle 21 - consentendo così unapertura straordinaria della mostra in orario serale - la conferenza La macchina che vende i sogni. Il cinema tra Dada e Surrealismo.
L'incontro avrà come protagonista Ugo Nespolo, artista, regista di cinema sperimentale, recentemente insignito a Torino della Laurea honoris causa in Filosofia. Sarà loccasione per un viaggio alla ricerca di quegli elementi teorici che uniscono il cinema alla poetica dada e surrealista, senza perdere mai di vista il legame con larte figurativa.
Durante la serata saranno proiettati spezzoni di alcuni tra i più importanti e sorprendenti film surrealisti: Lâge dor e Un chien andalou firmati da Luis Bunuel e Salvador Dalì, Le mystères du chateau de Dé di Man Ray, Le sang dun poète di Jean Cocteau.
Ugo Nespolo nasce a Mosso, in provincia di Biella, nel 1941, si diploma allAccademia Albertina di Belle Arti con Enrico Paolucci e si laurea in Lettere Moderne allUniversità di Torino. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta a un unico filone, la sua produzione si caratterizza per unaccentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, dartista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto.
Artista e uomo di cultura, cè in lui la convinzione che fare arte non può prescindere dal riflettere sullarte. Nespolo rivendica lesigenza di contaminarsi, scendendo in mezzo alla gente e adattando larte alle sue esigenze, per farla entrare nei circuiti dellesistenza quotidiana. Di qui lattenzione per il design e la pratica assidua di unarte applicata, che ha portato Nespolo a cimentarsi nei settori più disparati, grazie al suo stile unico e inconfondibile.
Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino dal 2011 al 2014, le sue opere sono state esposte nelle più prestigiose gallerie e nei più importanti musei di tutto il mondo, da Milano a Roma e Napoli, da Parigi a Londra, da Chicago a New York, in Cina, in Russia e America Latina.
In occasione del finissage della mostra Dal nulla al Sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen, sabato 23 febbraio alle ore 21, durante una serata intitolata Se il Surrealismo va al museo.... Il racconto di un testimone autorevole, Marco Vallora, incontrerà Bernard Blistène, direttore, dal 2013, del Musée National dArt moderne presso il Centre National dArt et de Culture Georges Pompidou di Parigi.
In mostra è esposto, proprio dalle collezioni del Pompidou, attraverso il Museo J.L. Lacroix di Grenoble, il dipinto di René Magritte Le bon exemple (1953), che raffigura il collezionista greco Alexander Jolas ritratto da Magritte con impermeabile, ombrello e bombetta, su un fondo rosso in cui sembra fluttuare, accompagnato dallimprobabile didascalia Personnage assis.
Studioso dellopera di Magritte cui ha dedicato esposizioni e studi Bernard Blistène è nato nel 1955 e si è formato allÉcole du Louvre e allIstituto dArte e Archeologia di Parigi. Figlio del cineasta Marcel Blistène, ha conosciuto e frequentato molti importanti artisti surrealisti, dei quali potrà forse fornire, nella serata in Fondazione, oltre alla visione di uno studioso, anche una testimonianza di prima mano. A partire dagli anni Ottanta, Blistène ha curato al Centre Pompidou importanti retrospettive (Boltanski, Twombly, Warhol); nel 1990 diventa direttore dei Musées de Marseilles, segnando un periodo di vivacità e dinamismo culturale, creando il museo di arte contemporanea cittadino, il museo di arti decorative e il museo di arte africana, oceanica e nativa americana e promuovendo esposizioni che hanno fatto epoca sia per lapproccio multidisciplinare, sia per essere state le prime in Francia dedicate ad artisti come Basquiat o Gordon Matta-Clark. Nel 1996 ritorna al Centre Pompidou con un incarico direttivo, che lo porterà tra laltro ad essere guest director del museo Guggenheim di New York. Allinizio degli anni 2000 lo ritroviamo alla guida di mostre importanti, oltre che al Pompidou, al Palais de Tokyo e al Grand Palais. Nel 2008 sarà co-curatore della Biennale di Gerusalemme, per ritornare poi al Museo nazionale darte moderna di cui è infine nominato direttore sei anni fa. Curatore e autore in moltissimi cataloghi di mostre, ha inoltre insegnato arte contemporanea allÉcole du Louvre dal 1985 al 2005, dove numerosi giovani galleristi, conservatori e critici darte si sono appassionati alle sue lezioni.
Lingresso alle conferenze è libero fino a esaurimento posti.
Durante le due serate, la mostra sarà aperta al pubblico a partire dalle ore 20.
Per informazioni: tel. 0173 295259
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