Arte contemporanea prossimo futuro

Arte contemporanea: il futuro prossimo venturo. Una ricerca sulle tendenze dei prossimi 5 anni Italia-Estero. Virtù episodiche, vizi periodici e prospettive presentata al Festival di Ravello.

Una maggiore attenzione per la qualità, un crescente sostegno dei privati alle Istituzioni culturali e investimento sui giovani artisti possono salvare le arti visive in Italia dalla marginalità nello scenario artistico internazionale.

L'estratto del'indagine previsionale "Il futuro delle arti visive contemporanee in Italia" realizzato da S3.Studium per il Premio Terna, con l'obiettivo di tracciare uno scenario sulle probabili evoluzioni del settore fino al 2015.

Coordinata da Domenico De Masi e presentata oggi nell'ambito del Festival di Ravello, la ricerca h stata realizzata con il contributo di Achille Bonito Oliva, Critico d'Arte, Fulvio Carmagnola, Professore di Estetica, Mirta D'Argenzio, Art Advisor, Claudia Gian Ferrari, Gallerista, Rocco Orlacchio, Collezionista, Michele Trimarchi, Docente di analisi economica del diritto, Valentina Valentini, Docente di Arti e Scienze dello Spettacolo, esperta di new media.

Al dibattito hanno partecipato anche Cristiana Collu, curatrice del Premio Terna 02 e direttore del MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro e Giovanni Buttitta, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione di Terna.

Secondo le previsioni del "think tank" il sistema dell'arte contemporanea italiana nei prossimi 5 anni potrebbe affrontare una profonda crisi se non si metteranno in campo azioni volte ad incoraggiare l'innovazione e la sperimentazione, a dare spazio e occasioni concrete ai giovani artisti, a creare un vero "sistema Paese" anche per l'arte contemporanea.

Entro il 2015, gli esperti prevedono che l'Italia sarà influenzata dalle correnti internazionali, molto piy che il contrario.

Nonostante questo, una maggiore attenzione alla qualit` e la sinergia tra pubblico e privato permetteranno alle arti visive italiane di affrontare i profondi cambiamenti in atto e trarne nuova vitalit`.

Da un punto di vista geografico, le regioni piy attive saranno Piemonte, Sicilia, Campania e Trentino, mentre Roma, Torino e Napoli saranno le citt` piy dinamiche. Le realt` a grande potenziale saranno il Maxxi di Roma, il MART di Rovereto e il Madre di Napoli.

Secondo gli esperti, inoltre, cambier` profondamente la modalità di fruizione dell'arte contemporanea a livello internazionale. Nel mercato si affacceranno i nuovi Paesi asiatici che, con grande potenziale economico, assumeranno il ruolo di protagonisti.

Dal punto di vista delle tendenze si apprezzer` un ritorno alle tematiche sociali, ad un'arte "impegnata", mentre dal punto di vista territoriale saranno le piccole province a guidare la ripresa: città come Lucca e Catania, desiderose di uscire dalla condizione di isolamento, si apriranno al mondo dell'arte contemporanea con innovazione e sperimentazione. La rivalsa delle piccole province rappresenterà la novità più rilevante dei prossimi anni anche in Europa.

Ma la mancanza di una visione nazionale di insieme che leghi e coordini le iniziative territoriali, la scarsa conoscenza del moderno e del contemporaneo, il limitato risalto riservato al Novecento nei programmi scolastici e universitari, i rapporti ancora troppo poco consolidati tra operatori italiani e stranieri, il diffuso disinteresse dei media, potranno minare il mercato dellarte in Italia. La fragilità prevista del nostro sistema dell'arte, non solo non produrrà nuove tendenze ma potrà impedire ai nostri artisti di affermare la propria creativit` allestero, relegandoli ad un ruolo marginale.

L'Italia, secondo gli esperti, riuscir` ad evitare la flessione del mercato dell'arte registrata altrove, grazie alla crescita di attenzione verso una produzione artistica di qualit` e al radicarsi della consapevolezza che quello dell'arte h un vero e proprio mercato, bene rifugio in un momento di flessione dell'economia. Il collezionismo infatti registrerà un impulso di crescita, sempre meno speculativo e sempre più dal volto umano.

Nonostante il ridimensionamento previsto delle molte fiere commerciali italiane, si allargher` il concetto di arte che diventa "informazione culturale" e nei nuovi luoghi di fiere e festival, attrarr` un pubblico sempre maggiore, anche se meno specializzato. Questa tendenza potrebbe indurre i musei ad ampliare i propri spazi in un'ottica maggiormente commerciale.

Una delle spinte all'allargamento della platea sar` la sempre maggiore relazione tra le varie forme di arte, moda, cinema, teatro e design.

Il ruolo della comunicazione sar` fondamentale per il successo delle iniziative culturali e nel tempo saranno riconosciute le nuove professionalit` dell'arte di carattere organizzativo-gestionale e manageriale, sempre piy attente alla cultura d'impresa, agli aspetti economici, di marketing e di comunicazione, accanto alla figura del curatore.

Il Premio Terna che lo scorso 26 maggio 2009, con l'apertura del bando di concorso, ha inaugurato la sua seconda edizione, conferma la propria vocazione di contribuire alla promozione degli artisti e dell'arte contemporanea italiana coniugando ricerca e competizione, trasmissione di valori e di idee, iniziativa pubblica e privata. Attraverso una serie di ricerche mirate, il Premio Terna sta "costruendo" una memoria scientifica e ora previsionale sulla realt` degli artisti e dell'arte contemporanea in Italia, base di ricerca per gli operatori di settore e per tutti coloro che sono interessati a questo importante fenomeno culturale. Una raccolta resa pubblica periodicamente sul sito HYPERLINK "http://www.premioterna.com" www.premioterna.com. Gli artisti che si sono gi` iscritti al Premio Terna sono 500, il bando si chiude il 10 ottobre prossimo.

La ricerca previsionale, condotta da S3.Studium, è stata diretta da Stefano Palumbo.