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Il sogno del Teatro Valle Occupato. Quadricromie perverse della indicibile Kore
C'è un sogno che si sta realizzando al Teatro Valle di Roma occupato dal 14 giugno 2011, e che dallo scorso 2 settembre si è allargato a Venezia con il Teatro Marinoni Occupato. Il sogno che la cultura non si sia spenta sui soffioni lugubri della politica che taglia il FUS, che non ha altro da fare che respingere la qualità, la competenza, per prmouovere un capitalismo di stampo fordiano che trasforma lavoratori e luoghi dell'arte in operatori e bistrot del merchandising.
36° Cantiere di Montepulciano. Shakespeare a Sarteano col sogno di mezza estate
Il 27 luglio 2011 a Sarteano, nel Teatro degli Arrischianti, una deliziosa bomboniera, è andato in scena Un sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, nell'adattamento di Carlo Pasquini. Lo spettacolo fa parte del programma del 36° Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano.
36° Cantiere di Montepulciano. L'occasione fa l'opera (buffa)
Il 36° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano il 30 luglio 2011 ha offerto una kermesse particolarmente gustosa per i rossiniani: L’occasione fa il ladro, composta nel 1812, a vent’anni, dal “Napoleone della musica” secondo il nostro Giuseppe Mazzini, cui va il merito risorgimentale nell’anno del centocinquantenario, è una farsa (o burletta) in due atti, la prima il 28 luglio 2011, la seconda il trenta al medesimo Teatro Poliziano.
68° Settimana Senese. La fede ne' tradimenti di Attilio Ariosti
Al Teatro dei Rozzi di Siena il 12 e 13 luglio 2011 è andata in scena la prima ripresa italiana, in forma scenica, in epoca moderna, dell'opera La fede ne' tradimenti di Attilio Ariosti (1666 – 1729) su libretto di Girolamo Gigli (1660-1722), la recensione è riferita alla recita del 12 luglio.
68° Settimana Musicale Senese. Silvia Colasanti e l'onirico Faust di Pessoa
Uno degli appuntamenti più interessanti della Settimana Musicale Senese, che permette di conoscere le ultime tendenze della musica italiana contemporanea, è l’opera teatrale nuova che l’Accademia Musicale Chigiana commissiona ormai da anni ad artisti nazionali, differenziatisi per la qualità del loro lavoro. Quest’anno il compito è stato assegnato ad una giovane compositrice, Silvia Colasanti (1975), che si è formata al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Giardini di luglio. Tanzui Dimitri Tanzui
Il 6 e 7 luglio 2011 un doppio happening tra danza, performance, musica ed effetti sonori elettronici nei Giardini della Filarmonica Romana: il trio di ballerine-performer di Immobile Paziente, crea un vissuto intorno al Quartetto n.8 di Dmitrij Šostakovič (1906-1975), formalmente dedicato alle vittime della guerra e del fascismo, ingloba un sottofondo di contrita e nostalgica ribellione al totalitarismo russo di marca staliniana sotto il quale il compositore dovette lavorare, con il denso strascico di angoscia, che i giovani musicisti del Quartetto del Conservatorio Santa Cecilia di Roma ben coagulano nelle corde.
La rivoluzione siamo noi. Impegno sociale e identità smarrita
Il 24 giugno 2011 al Teatro India di Roma è andata in scena La rivoluzione siamo noi, una sorta di lettura recitata, intervallata da brani cantati, ispirata alla Soziale Plastik di Joseph Beuys, un artista tedesco vicino all’antroposofia e alle pratiche sciamaniche, da molti considerato l’Anti-Warhol.
Villa Adriana apre con Le Cirque invisible. Pillole rosse ed un coniglio bianco
Un profluvio di magie ha inaugurato il Festival di Villa Adriana a Tivoli per la Fondazione Musica per Roma: Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thiérrée con Le Cirque invisible hanno irrorato di prestidigitazioni e cavalli fatti di pelli e tessuti dal 16 al 19 giugno 2011, ritornando in quella Roma (o poco fuori) di cui si sentono parte integrante, dove Aurélia, la loro figlia anche lei teatrante e qui a Villa Adriana lo scorso anno con il suo Oratorio e la regia della madre Victoria, nipote del celebre Charlie, star del cinema muto anni ‘20 e ’30.
Le Operette morali di Leopardi. La perenne infelicità umana. Parte terza
La seconda parte dello spettacolo si apre con La scommessa di Prometeo: non si tratta solamente di una rilettura del mito antico (anche secondo l’interpretazione contenuta nel Protagora di Platone) o di una ripresa del dialogo Ermotino di Luciano di Samosata, dove pure assistiamo al concorso di dèi inventori: qui il mito viene riutilizzato nella direzione di una critica radicale alla natura umana.
La battaglia di Legnano. Un'anonima opera verdiana
Il patriottismo italiano sembra essere diventato una moda grazie al quale istituire spettacoli e manifestazioni. Al Teatro dell’Opera di Roma infatti, il 30 maggio 2011, dopo il Nabucco di Giuseppe Verdi è stata la volta de La battaglia di Legnano (stesso compositore) diretta da Pinchas Steinberg con la scenografia di Ruggero Cappuccio; un’opera mazziniana e devota al collettivismo italiano: uno dei tratti che oggi, con maggiore rammarico, manca al nostro popolo.