arte

  • Soir Bleu
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Sembra proprio di accedere alla notte entrando nel bar di Nighthawks (1942) – la ricostruzione cinematografica in scala reale, sono in mostra i disegni preparatori – di Edward Hopper (1882-1967). Incontriamo i nottambuli al bar dentro la galleria del Museo Fondazione Roma dal 16 febbraio al 13 giugno 2010. Insieme alle donne dell’età del jazz – una per tutte, sua moglie Josephine – e della Grande Depressione americana degli anni 1929 fino agli anni ’50 e ‘60.

  • Spider di Alexander Calder
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Fino al 14 febbraio 2010 la mostra di Alexander Calder al Palazzo delle Esposizioni di Roma ci accoglie con un vento naturale, quasi sospinto dai nostri stessi aliti, perché forse son proprio quelli a muovere e a far ruotare tutti i mobiles di Calder, artista americano naturalizzato francese e morto nel 1976.

  • San Giovanni Battista
    Articolo di: 
    Lorena Carpentieri

    A Palazzo Venezia la mostra Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d’Europa, proposta dal Comitato di San Floriano insieme con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e con il Polo Museale Romano espone fino al 31 gennaio 2010 molti capolavori ma uno in particolare ferma l'attenzioine di molti: il San Giovanni Battista di Leonardo Da Vinci. Uno sguardo magnetico che cattura ed avvolge.

  • Astri e particelle
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La mostra Astri e Particelle dell'Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Istituto Nazionale di Astrofisica e l'Agenzia Spaziale Italiana, presenta al Palazzo delle Esposizioni di Roma un escursus immersivo sullo studio dell’universo: dalle ultime scoperte sui neutrini alla primordiale materia oscura. Fino al 14 febbraio 2010.

  • Anthony Suau, World Press Photo 2009 winner
    Articolo di: 
    Alberto Balducci

    World Press Photo è un’organizzazione no profit che dal 1955 promuove ogni anno un concorso fotografico incentrato sul fotogiornalismo, cui migliaia di fotografi di ogni parte del globo partecipano, inviando i loro lavori. É diventato così un punto di riferimento sia tecnico che sociale per questo ampio filone della fotografia contemporanea e, proprio a causa di questo tema, uno specchio della realtà quotidiana del globo.

  • Richard Avedon - In Memory of Late Mr. and Mrs. Comfort
    Articolo di: 
    Alberto Balducci

    Una delle grandi mostre dell’edizione 2009 del Lucca Digital Photo Fest è senz’altro quella dedicata a Richard Avedon, storico fotografo americano scomparso nel 2004, che espone il suo lavoro più particolare, la serie In Memory of the Late Mr. and Mrs. Comfort, oltre ad una selezione di altri scatti più in linea col suo classico stile di ritrattista.

  • Frances
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Una parabola di icone dell’immaginario più spinto: dal conturbante Moreau fino all’irriverente Duchamp rivelano l’ultimo Novecento come irradiante timori e tremori ribelli sustanziati da forme e colori dalle facce molteplici e aggressive. Al Vittoriano di Roma la mostra dal Dada al Surrealismo fino al 7 febbraio 2010 a cura di Arturo Schwarz.

  • Le Grand Diable
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Alla Fondazione Roma Museo dal 4 novembre 2009 fino al 17 gennaio 2010, una mostra sia per bambini, con percorso didattico e ludico creato appositamente (per loro l’ingresso è gratuito), sia per adulti, che nella parte più visionaria, e non solo colorata, di Niki de Saint Phalle saranno rapiti da fantasmi in veste di carte-scultura da predizione.

  • Un altro mare
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un flusso semisopito di sensazioni evase dal tempo, uno spiraglio nel sommerso pneuma dello spazio oscillante nel mare; osservazioni sulla distanza tra il mare e l’uomo, estranei l’un l’altro eppur riuniti nella luce dello sguardo gettato altrove. Alberto Zamboni è tornato alla Galleria di Savinio, Il Segno di Roma per presentare Ovunque fino al 26 novembre 2009.

  • Man Ray - ritratto di Juliet Brown
    Articolo di: 
    Alberto Balducci

    Il newyorkese Man Ray, amico di Duchamp e dei dadaisti, fu un simbolo di creatività e amore per la vita: ci ha lasciato opere che trasudano passione disinteressata e divertita sperimentazione, realizzate con quasi ogni mezzo creativo. Anche nella fotografia, fu maestro e pioniere. Una summa concisa e pregnante dei suoi risultati in quest’arte ci è offerta dal ciclo completo delle 50 fotografie che ritraggono sua moglie Juliet, in esposizione presso il Lu.C.C.A. fino a Dicembre.