Montepulciano 42°. L'ascensione e l'estasi nel Bolero

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Concerto di Chiusura Roland Böer - foto Irene Trancossi

Il 42° Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano si è concluso il 30 luglio scorso con il tradizionale concerto in Piazza Grande, dedicato al tema di questa edizione Contemplazione ed Estasi. Tre i direttori che si sono alternati nella direzione, la piazza gremita di pubblico ha lungamente applaudito gli interpreti.

Il concerto è stato aperto da Contemplazione di Alfredo Catalani (1853- 1893) conosciuto più come compositore di melodrammi, il più famoso è La Wally (1891), che fu molto apprezzata non solo da Arturo Toscanini, che lo stimava e chiamò così una delle figlie, ma anche da Gustav Mahler che diresse l'opera ad Amburgo. Contemplazione è un notturno orchestrale in cui violini hanno il ruolo di protagonisti nell'esposizione di una meditativa e ampia melodia, che evoca quelle belliniane che tanto affascinarono Verdi e Wagner. Il tema melodico dolce intenso si spegne in un'atmosfera incantata di pura estasi. Harish Shankar, giovane direttore malese, che si sta affermando e ha già collaborato con il Royal Northern College of Music, ha guidato la RNCM Symphony Orchestra, la sua interpretazione ha reso bene le caratteristiche del brano, che hanno messo in luce l'abilità degli archi e, in particolare dei violini.

L'Ascension è la prima grande opera sinfonica di Olivier Messiaen (1908 -1992), che la compose a venticinque anni, pur appartenendo al periodo giovanile ha già in sé quegli elementi che rendono il musicista francese così unico e diverso dagli altri musicisti del secolo scorso. La profonda fede cattolica è alla base del suo intenso misticismo che si fonde al simbolismo che permea tanta parte della cultura francese. Messiaen si dedicò alla riscoperta degli antichi “modi”, le scale musicali usate nell'antichità e nel medioevo e a quelle indiane, aspetto che conferisce alla sua musica una cromia e una varietà ritmica raffinata e seducente. L'Ascension ha come sottotitolo Quatre Méditations symphoniques pour orchestre, il loro contenuto è basato sui versetti di testi sacri, dal Vangelo secondo Giovanni, dalla Messa dell'Ascensione, dal Salmo 46.

È come un antico affresco medioevale che espone le verità della fede, non secondo una liturgia ma come percorso  spirituale. La Majesté du Christ demandant sa gloire à son Pére (il versetto illustrativo è «Pére, l'heure est venue, glorifie ton File, afin que ton Fils te glorifie», la preghiera sacerdotale di Cristo dal Vangelo secondo Giovanni), la prima Méditation è un lungo e intenso inno religioso, affidato solamente al gruppo dei fiati. La seconda Méditation, Alléluias sereins d'une ame qui destre le cielNous vous en supplions, o Dieu... faites que nous habitions aux cieux en esprit» è il versetto, dalla Messa dell'Ascensione) ha una diversa atmosfera timbrica, il tema è affidata prima i legni che intonano all'unisono il tema dell'Alleluia; poi il corno inglese ne espone un altro,in dialogo con gli altri legni, i temi poi alternano con un variegato accompagnamento degli archi con iridescenti effetti timbrici.

L'Alleluia sur la trombette, alleluia sur la cymbaleLe Seigneur est monté au son de la trompette.... Nations, frappez toutes des maines; célébrez Dieu par des cris d'allégresse!»citazione, dal Salmo 46) quello più sinfonico, permeato da una grande tensione ritmica, è l'unico che impiega tutta l'orchestra richiamandosi alla grande tradizione orchestrale francese. Messiaen fu anche organista e nella scrittura della partitura, alterna i vari settori dell'orchestra come se scegliesse i diversi registri dell'organo, in un seducente gioco di colori timbrici; quando traspose L'Ascension per l' organo, riscrisse tutta la terza Meditation che invece ha una scrittura orchestrale. Il finale, Prière du Christ montant vers son Père (la citazione dalla preghiera sacerdotale del Vangelo secondo Giovanni: «Père,... j'ai manifeste ton nom aux hommes... Voilà que je ne suis plus dans le monde; mais eux sont dans le monde, et moi je vais à toi») è una trasfigurazione lentissima, ieratica e rarefatta suonata dai soli archi, ridotti nel numero e divisi in più voci strumentali. Marco Angius è un pregevole e sensibile interprete di musica contemporanea, ma questa esecuzione non ci ha coinvolto, ci è sembrata  senza anima.

La seconda parte del concerto è stata diretta interamente da Roland Böer e si è aperta con l'esecuzione de Le poème de l'extase di Aleksandr Skrjabin (1872-1915). Anche Skrjabin fu in un certo senso un mistico, affascinato dalla teosofia in particolare dal problema dell'estasi, come stato spirituale nel quale si fondono anima ed universo. Il musicista si pose il problema di esprimere l'estasi non solo filosoficamente ma anche poeticamente e in musica. Le poème de l'extase non è un'opera di "musica a programma" ma nonostante la sua aspirazione mistica e filosofica la musica del Poema è una “forma sonata” di grandi proporzioni in cui si susseguono un'introduzione, l'esposizione dei temi, il loro sviluppo, la ripresa variata e la coda finale. L'orchestra di dimensioni mahleriane consente al compositore una variegata tavolozza timbrica che consente alla sua fervida creatività ritmica e melodica di dispiegarsi in una partitura che affascina l'ascoltatore e così è stato anche grazie all'appassionata e attenta direzione di Roland Böer che ha trascinato l'orchestra.

Il Bolero di Ravel è stato la scintillante conclusione del concerto, il brano, una raffinata esercitazione orchestrale è molto amato dal pubblico che ha a lungo acclamato tutti gli interpreti. Roland Böer ha colto nel segno, ha concepito un programma che ha permesso ai giovani della RNCM Symphony Orchestra di mettersi alla prova, superandola  con un esito positivo, proponendo composizioni di grande spessore interpretativo. Il suo triennio di direttore artistico si conclude con un grande successo, non solo di pubblico ma con la crescita professionale dei giovani sotto la sua guida autorevole. La tenacia e la passione con cui si è dedicato al Cantiere nella fedeltà al Manifesto di Henze, la cura attenta che dedica ai giovani interpreti sono elementi preziosi che hanno arricchito e determinato la riuscita del 42° Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano.

Pubblicato in: 
GN40 Anno IX 4 agosto 2017
Scheda
Titolo completo: 

42° CANTIERE INTERNAZIONALE D'ARTE
Contemplazione ed Estasi
Direttore artistico e musicale Roland Böer | Coordinatore artistico Giovanni Oliva
dal 14 al 30 luglio 2017

Montepulciano 30 luglio 2017
21:30 | Piazza Grande
CONCERTO DI CHIUSURA    
RNCM SYMPHONY ORCHESTRA

Harish Shankar
Marco Angius
Roland Böer
direttori
 
Alfredo Catalani,   Contemplazione (1878)
 
Olivier Messiaen,   L'ascension (1933)
Quattro meditazioni sinfoniche per orchestra
 
Majesté du Christ demandant sa gloire à son Père
Alléluias sereins d'une âme qui désire le ciel
Alléluia sur la trompette, Alléluia sur la cymbale
Prière du Christ montant vers son Père
 
Aleksandr Skrjabin,   Le poème de l'extase, op.54 (1908)
 
Maurice Ravel       Bolero (1928)