Santa Cecilia. Gerhaher conclude il ciclo per Mahler

Articolo di: 
Livia Bidoli
Christian Gerhaher e Gerold Huber

Il concerto del 18 novembre 2011 in Sala Sinopoli dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è il quinto di questa ultima tornata su Mahler ed il suo centenario dalla morte (1860-1911). Protagonisti sono i suoi acclamati ed amati Lieder con due interpreti di primo piano, che formano una coppia stabile in esecuzione ed incisioni per le etichette maggiori: Christian Gerhaher baritono e Gerold Huber al pianoforte. I Lieder sono scelti dalla raccolta Lieder eines fahrenden Gesellen, da "Des Knaben Wunderhorn" e dalle poesie di Friedrich Rückert. 

Il concerto è come al solito diviso in due parti: la prima riguarda i quattro Lieder eines fahrenden Gesellen (Canti di uno in cammino), composti tra 1884 e 1887; e la prima serie di sei Lieder dalla collezione "Des Knaben Wunderhorn" (Il corno magico del fanciullo), tratta dai volumi pubblicati tra 1805 al 1808 da Clemens Brentano e Achim von Arnim. Composti tra 1887 e 1891, i Wunderhorn-Lieder furono pubblicati nella raccolta generica nel titolo Lieder und Gesänge (1892) per voce e pianoforte; qui si sottolinea che anche i Gesellen-Lieder trassero il materiale dalla raccolta di Brentano-von Arnim. 

La meravigliosa prova di Christian Gerhaher – allievo di Dietrich Fischer-Dieskau - che, sebbene indisposto, ha mantenuto l'impegno preso con il pubblico e con l'Accademia, inizia con il primo dei Gesellen-Lieder: Wenn mein Schatz Hochzeit macht (Quando il mio tesoro farà le nozze), un tratto ovattato al piano lo contraddistingue mentre dolcissima si inerpica la voce, carezzando le parole, riferite a Mahler stesso deluso dal rifuto alla sua corte da parte della soprano Joanna Richter. Il secondo Lied si muove sulle stesse naturalistiche alture – che il piano evidenzia con tocchi rapidi - del cammino del viandante alla ricerca di sé stesso Ging heut' morgen übers Feld (Me ne andavo stamane sul prato) eppure lieto di andarsene per il mondo ("Guten Tag! Guten Tag!ist's nicht eine schöne Welt? Buongiorno! Buongiorno! Non è davvero bello il mondo?, traduzioni a cura di Sergio Sablich). 

Cambio di registro per il terzo Lied, Ich hab' ein glühend' Messer (Ho una lama rovente): con circospezione si muove la voce di Gerhaher su questa discesa tagliente con accenni funebri. Torniamo all'idillio amoroso ma tormentato: in Die zwei blauen Augen (I due occhi azzurri) si nota un nucleo reminescente e quasi corale che culmina in una risoluzione funebre. Quest'ultimo insieme al secondo Ging heut' morgen übers Feld sono prima materia per la Prima Sinfonia di Mahler (spunti poetici, melodia e parte dell'orchestrazione). Rimandiamo ai Proms di Londra del settembre 2010 per il confronto diretto (Gustav Mahler Jugendorchester; Direttore Herbert Blomstedt).

I Lieder provenienti da "Des Knaben Wunderhorn" (i primi sei nella prima parte del concerto e gli ultimi quattro nella seconda) mettono in luce con maggiore chiarezza quanto la struttura tradizionale del lied classico-romantico fosse lontana dal concetto che ne aveva invece Mahler. È anche per questo che alcuni rientrarono nelle composizioni della II, della III e della IV Sinfonia: Urlicht (Luce originaria) nella II; Das Himmische Leben (La vita celestiale) rielaborato viene recepito nell'ultimo movimento della IV; Es sungen Drei Engel (Cantano tre angeli) nella III e Das irdische Leben (La vita terrena) nel terzo movimento nella incompiuta Decima. Li abbiamo citati, sebbene non previsti nel concerto, perché aiutano l'ascoltatore e capire quanto i Lieder stessi siano la prima, fervida rivoluzione di Mahler a costruzione della sua musica.

I Wunderhorn-Lieder iniziano con Wer hat dies Liedlein erdacht (registrazione del 1979 – spesso vengono interpretati da un soprano - Brigitte Fassbaender mezzo-soprano e Dietrich Fischer-Dieskau baritono; Rundfunk-Sinfonieorchester Saarbrücken condotta da  Hans Zender) e continuano con l'epitaffio fintamente giocoso per un cuculo Ablösung im Sommer (Cambio della guardia in estate) di cui prende il posto il più degno usignolo: lo Scherzo della Terza Sinfonia trae da qui alcuni dei suoi motivi centrali. I seguenti quattro (Ich ging mit Lust durch einen grünen Wald/ Um schlimme Kinder artig zu machen/ Rheinlegendchen/ Der Schildwache Nachtlied) si fanno più austeri e intimi e la voce di Gerhaer anche su questi ultimi svetta lirica. Il tenore è cambiato ormai per tutte le liriche e si ode un intenso rimpianto affiorare da tutti: i ritmi danzanti sono contrassegnati poi da dissonanze ed alcuni, come Ich ging mit Lust durch einen grünen Wald (Allegro me ne andavo per un verde bosco), coincidono, per struttura ritmica e motivica, con il Gesang.

La seconda parte si apre ancora sui Wunderhorn-Lieder immergendosi ancora più pervicacemente in quelli dal tono più aspro e dai contrasti più evidenti, oppure rilasciando triste e tormentate note la cui levità nemmeno il pianoforte riesce a dissuadere dal naufragare nelle speranze disattese. Le ottime traduzioni di Quirino Principe ci fanno da supporto nel declinare le liriche mentre musicalmente, alcune, sembrano adombrare il tocco lisztiano delle sue Nuages gris, sia per timbro sia per l'andamento complessivamente lento e dai toni umbratili e nostalgici.

I Lieder tratti dalle poesie di Friedrich Rückert sono intensamente mahleriani, nel senso più alto di corrispondenza pura con l'originario tessuto che lo innerva, nelle note direttamente emergenti dalla sua interiorità, e lui le predilige fra tutte come coniate per diventare Lied. I toni patetici, sopraffini anche nel canto di questa seconda parte che nota un Gerhaert più stanco (ricordiamo l'indisposizione) ed il compagno pianista Huber che lo sostiene per simbiosi empatica, fanno affiorare ostinati come crome reiterate per sfociare prima nel Lied dedicato ad Alma Liebst Du um Schönheit (Se ami una cosa perché è bella, 1902); poi in Ich bin der Welt abhanden gekommen (Ormai non mi ha più il mondo, 1901), parabola che nel senso più assoluto riflette il sentire che s'ode ovunque nella musica di Mahler, ed il cui motivo affine lo si può riconoscere nell'Adagietto della Quinta Sinfonia.

Riportiamo a chiosa l'ultimo verso come a salutare Mahler in questo doveroso excursus: “Nell'alto del mio cielo vivo solo, nel mio amore, nel mio canto io riposo” (Ich leb allein in meinem Himmel/In meinem Lieben in meinem Lied, trad. Quirino Principe).

Per l'ascolto consigliamo per Deutsche Grammophon (2010) i Des Knaben Wunderhorn (più l'Adagio dalla Decima) con Gerhaer: Boulez sul podio della Cleveland Orchestra e la versione precedente del 1999 con Anne Sophie Von Otter e Thomas Quasthoff con Abbado che dirige i Berliner Philarmoniker. Invece i Mahler Lieder con Huber al piano sono incisi da Sony Classic (2009). La maggior parte delle incisioni di Gerhaher, in particolare con Huber con cui l'afflato è eccezionale, sono pubblicate da Sony. 

Pubblicato in: 
GN3 Anno IV 21 novembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Venerdì 18 novembre 2011 Sala Sinpoli ore 20.30

Stagione di musica da Camera 2011-2012

I Lieder di Mahler
CHRISTIAN GERHAHER baritono
GEROLD HUBER pianoforte

Lieder eines fahrenden Gesellen
Wenn mein Schatz Hochzeit macht
Ging heut' morgen übers Feld
Ich hab' ein glühend' Messer
Die zwei blauen Augen

Lieder da "Des Knaben Wunderhorn"

Wer hat dies Liedlein erdacht
Ablösung im Sommer
Ich ging mit Lust durch einen grünen Wald
Um schlimme Kinder artig zu machen
Rheinlegendchen
Der Schildwache Nachtlied
Lied des Verfolgten im Turm
Das irdische Leben
Zu Straßburg auf der Schanz'
Wo die schönen Trompeten blasen

Lieder da poesie di Friedrich Rückert
Blicke mir nicht in die Lieder
Ich atmet' einen linden Duft
Um Mitternacht
Liebst Du um Schönheit
Ich bin der Welt abhanden gekommen