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Il 1° giugno Marilyn Monroe avrebbe compiuto novant'anni, se fosse sopravvissuta ai drammi e ai traumi di una vita tumultuosa, in un altro mondo e in un'altra realtà. Forse, per la sua fama e non certo per altro, la morte a trentasei anni è stata provvidenziale, visto che più di ogni altra diva e attrice passata e presente è diventata ed è rimasta un'icona.

Palazzo Madama a Torino ospita, fino al 19 settembre prossimo, nei locali della Corte medievale, la mostra Marilyn Monroe La donna oltre il mito, per raccontare l'attrice, la diva e la donna attraverso molte foto che ripercorrono la sua carriera ma anche con 150 oggetti personali, tra vestiti, scarpe, bigiotteria, accessori, trucchi, documenti, lettere, appunti, provenienti dalla sua casa a  5th Helena Drive in Brentwood, California, parte dell'eredità di Marilyn a Lee Strasberg, suo maestro di recitazione e mentore.

Tra le foto, di scena e ritratti, si segnalano quelle scattate da autori come Milton Greene, Alfred Eisenstaedt, George Barris e Bernt Stern, presente con l'ultimo servizio della diva, realizzato per Vogue poco prima della sua morte.
Un modo per rivivere la sua vita e il suo mito, per chi era giovane allora, e per è nato dopo per capire come mai oggi Marilyn continua ad essere ovunque, sui poster, sulle t-shirt, sulle borse, sui magneti da frigo.